Quasi 4 mila identificati nei controlli della Polfer

11 persone indagate, 3.393 identificate, di cui 957 stranieri, 231 minori e 681 con precedenti di Polizia. 39 veicoli controllati. 254 le pattuglie impegnate per la vigilanza delle stazioni, 66 impiegate a bordo treno e 9 in abiti civili per attività antiborseggio; 13 i servizi lungo linea e 12 di Ordine Pubblico. Questi i risultati dell’attività settimanale del Compartimento Polizia Ferroviaria per il Piemonte e la Valle d’Aosta. 

 

Gli operatori sono stati impiegati nella settimana di riferimento sia a bordo dei treni regionali, sulla base di servizi specifici di scorta, che nelle stazioni principali. In quelle minori, dove non vi è un presidio di Polizia Ferroviaria, sono stati effettuati specifici servizi di vigilanza e controllo, in particolare nel fine settimana, quando si registra un maggior afflusso di viaggiatori diretti nelle località turistiche balneari del Sud Italia e della Liguria.

 

Questi i risultati operativi:

a Torino, un ventiduenne italiano, residente nella provincia di Cuneo, è stato sanzionato amministrativamente dagli Agenti del Settore Operativo di Torino Porta Nuova per possesso di due involucri contenenti sostanza stupefacente tipo cocaina, celati all’interno del marsupio al seguito;

 

un italiano di 52 anni è stato rintracciato nei pressi del binario 18 della stazione di Porta Nuova, seminudo e in evidente stato di alterazione psico-fisica. Accompagnato presso gli uffici di Polizia è stato emesso a suo carico un Ordine di allontanamento dall’ambito ferroviario fino al 4 p.v.; inoltre veniva sanzionato amministrativamente anche per ubriachezza.

 

Nella provincia di Alessandria gli operatori Polfer in servizio presso la stazione di Novi Ligure hanno denunciato un algerino di 39 anni, senza fissa dimora, per turbativa e interruzione di pubblico servizio poiché, nella stazione ferroviaria di Arquata Scrivia, occupava abusivamente i binari, attraversandoli incautamente, causando l’interruzione della circolazione sulla tratta Alessandria – Genova per 35 minuti. Raggiunta la stazione impresenziata, l’uomo è stato bloccato e accompagnato in ufficio per l’identificazione e dalla consultazione della Banca Dati FF.PP. è risultato inottemperante all’Ordine del Questore di Torino di abbandonare il territorio nazionale.

 

Sempre a Novi Ligure gli operatori hanno denunciato un marocchino di 26 anni, senza fissa dimora, per oltraggio a P.U., vilipendio e danneggiamento. Nella circostanza sono intervenuti su richiesta del Capotreno in quanto il soggetto si era rinchiuso nel bagno del treno. L’uomo, privo del titolo di viaggio, si mostrava da subito nervoso e agitato. Accompagnato presso gli uffici di polizia continuava a tenere atteggiamenti offensivi nei confronti degli operatori, a tratti anche violenti, cercando anche di auto lesionarsi dando testate al vetro antisfondamento presente in ufficio. Richiesto l’intervento dei sanitari, veniva trasportato presso il locale nosocomio in preda ad un forte stato di agitazione. Anche nei locali dell’ospedale riusciva a danneggiare alcuni arredi cercando di guadagnare la fuga dalla finestra e, pertanto, veniva ricoverato d’urgenza. Dimesso il giorno successivo, essendo il soggetto sprovvisto di regolare permesso di soggiorno, veniva posto a disposizione dell’ufficio Immigrazione. Lo stesso soggetto, due giorni dopo, ancora a bordo treno, si è quindi reso responsabile di aggressione e rapina ai danni di un Capotreno, sottraendo violentemente il tablet di servizio durante il controllo dei titoli di viaggio. Prontamente fermato ed identificato, sempre dalla Polfer di Novi Ligure, è stato arrestato e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Visto che per l’occorso il treno veniva soppresso ed i viaggiatori trasbordati su altro convoglio, il soggetto veniva denunciato anche per interruzione di pubblico servizio.

A Vercelli, infine, gli operatori del Posto Polfer della locale stazione hanno denunciato un moldavo di 40 anni, rintracciato a bordo di un Treno Regionale Veloce durante un servizio di scorta, in quanto destinatario di decreto di espulsione del Prefetto di Torino e di un Ordine del Questore di Torino emesso nel febbraio 2019.

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