Il sistema delle Rsa in Piemonte, 787 strutture, avrebbe mostrato più che in Lombardia le sue carenze: ora urge cambiarne il sistema, integrandolo con la cura domiciliare, anche per evitare, che, in caso di nuova ondata, tornino a diventare dei lazzaretti.
E’ quanto affermano ii responsabili regionali di Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil, in una conferenza stampa tenutasi davanti al Convitto Principessa Felicita di Savoia, una delle Rsa che ha registrato il più alto numero di decessi da coronavirus, sarebbero 82. “Non si dovranno mai più prendere gli anziani, metterli in una Rsa e dimenticarli. Bisogna capire meglio cosa è accaduto, considerando che vi è anche un 20% di Rsa Covid free”
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