Senza dimora. Grimaldi (LUV): “Tamponi a tutti”

“Perché accedano alle strutture, apriamo le foresterie militari”

“Abbiamo firmato l’appello per chiedere al Comune di prendere in carico le persone che bivaccano davanti a piazza Palazzo di Città e in Piazza d’Armi e ci siamo uniti, ancora una volta, al grido di allarme di tanti operatori sanitari, associazioni e soggetti del terzo settore che chiedono da tempo una riposta per i senza dimora, che in questa crisi vivono una condizione di estrema difficoltà.

Per loro restare a casa non è possibile” – dichiara il Capogruppo di Liberi Uguali Verdi, Marco Grimaldi, in particolare in merito alla vicenda dello smantellamento (prorogato ma avvenuto il 3 maggio) del campo allestito dalla Città di Torino con la Croce Rossa Italiana e la Protezione Civile nell’ambito del “Piano di Inclusione Sociale – area 5 (azioni ed interventi di rete per l’inclusione sociale dei cittadini in condizioni di marginalità estrema)”.

“Parliamo di 96 uomini, 12 donne e altre 30 persone che dal mattino del 4 maggio si sono ritrovati in strada senza alcuna alternativa e hanno cercato riparo in piazza Palazzo di Città, mentre altri sono rimasti in Piazza d’Armi” – prosegue Grimaldi.- “È inutile scandalizzarsi perché restano all’aperto in condizioni sanitarie rischiose, se le istituzioni non fanno tutto il possibile per restituire condizioni dignitose a tutti loro”.

Al momento la gran parte degli aiuti alimentari ricevuti sono frutto della solidarietà di movimenti, singoli cittadini e organizzazioni del terzo settore. Le condizioni igieniche si aggravano quotidianamente, considerato inoltre che i bagni degli esercizi commerciali non sono agibili, né sono stati aperti i bagni pubblici in prossimità.

“È vero” – aggiunge Grimaldi – “che il Comune ha disposto una convenzione con strutture esterne e l’ampliamento dei posti, ma c’è un problema: l’accesso a questi luoghi è comprensibilmente vincolato a un tampone negativo. Come potranno i senza dimora inserirsi nelle graduatorie se la Regione non si fa subito carico di effettuare loro un doppio tampone? E poi possiamo fare molto di più per aumentare i posti per la notte: le foresterie militari sarebbero idonee e, dalle informazioni ricevute dalle associazioni, alla caserma Riberi (ex ospedale militare) ci sarebbero già una trentina di posti liberi, altri 50 alla caserma di Bardonecchia e 100 posti sarebbero poi disponibili all’Hotel Blu di Collegno. Che cosa aspettiamo a verificare e utilizzare questi luoghi per l’isolamento fiduciario e la quarantena di chi una casa non ce l’ha? L’Unità di Crisi aiuti il Comune a trovare delle soluzioni adeguate”.

Leggi qui le ultime notizie: IL TORINESE

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Articolo Precedente

FIPAV e Politecnico di Torino lavorano per il ritorno in campo

Articolo Successivo

Sotto le macerie della politica si registrano nuovi movimenti

Recenti:

IL METEO E' OFFERTO DA

Auto Crocetta