COMMENTARII di Augusto Grandi / “Che nervi quei ragazzi, non stanno fermi mai” cantava Fabrizio Marzi in Epitaffio, su un testo di Walter Jeder. Era il lamento, in realtà orgoglioso e soddisfatto, di tutte le famiglie alle prese con i figli che crescevano e, naturalmente, si agitavano.
L’alternativa materna era: “Sei fermo, non stai bene?”. Ora, invece, sui social compaiono orgogliosi giovani padri e madri (più padri ed è oltremodo significativo) che esaltano la propria prole perché affronta senza problemi la carcerazione ordinata dai dittatorelli dello Stato Libero di Bananas…
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