La Regione a sostegno del welfare per superare l’emergenza

La Regione Piemonte, oltre alle azioni e agli strumenti ordinari  a sostegno di cittadini e attività ha deciso di attivare una serie di misure straordinarie, così da fornire un ulteriore supporto alla comunità piemontese per superare l’emergenza sanitaria.

“Ho ritenuto indispensabile, in questo momento di grave crisi, non solo sanitaria ma anche economica – dichiara l’assessore al Welfare Chiara Caucino –  l’estensione delle misure di sostegno alle aziende private per l’attivazione di progetti di lavoro agile, in risposta alla domanda di conciliazione dei tempi vita/lavoro. Rendiamo possibile questa misura attraverso l’utilizzo delle risorse residue del voucher di conciliazione, a valere sul Fondo sociale europeo (FSE) di 2,6 milioni di euro, in aggiunta a quelle già originariamente presenti, per oltre 4,5 milioni di euro complessivi”.

Il 5 marzo scorso si è infatti concluso il Bando regionale “Progettazione e attivazione di interventi di welfare aziendale”, il cui obiettivo è lo sviluppo di un virtuoso sistema di welfare piemontese, coinvolgendo il tessuto imprenditoriale locale nella progettazione e attivazione di interventi di benessere aziendale e territoriale.

“Si tratta di un intervento – prosegue Caucino – oggi molto importante perché permetterà alle imprese che hanno presentato domanda entro i termini previsti, di poter avviare anticipatamente i progetti che prevedono l’attivazione di forme di telelavoro e smart working, indipendentemente dall’eventuale finanziamento del progetto”.

La Misura sostiene progetti di aziende singole o di reti, che implementino servizi strutturati in Piani di welfare, destinati ai propri dipendenti ed, eventualmente, a collaboratori. Sono 43 le imprese piemontesi che hanno aderito al Bando presentando proposte progettuali, ora in fase di valutazione.

“Considerata la rilevanza in questo momento di profonda necessità di aiuti e sostegno – conclude Caucino – l’introduzione nelle aziende del lavoro a distanza, e di altre forme di lavoro flessibile, diventa più che mai indispensabile. La Regione si impegna quindi a mettere a disposizione risorse per finanziare tutte le proposte di buona qualità progettuale”.

 

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