Granciu
Alessandro Antonelli, geniale architetto piemontese nato sotto il segno del Cancro ha progettato – tra le numerose geniali, esasperate ed ispiratissime opere – la famosa Casa Scaccabarozzi, comunemente nota come “Fetta di Polenta”. Il lato più stretto dell’edificio di cinque piani misura soltanto 54 centrimetri ed ospita l’unico elemento architettonico possibile, ovvero la canna fumaria. Le finestre della casa si aprono tutte verso l’esterno, all’interno infatti non ci sarebbe stato abbastanza spazio. Vivete questo nuovo mese all’insegna dell’audacia e della creatività ed infine condividetela con chi più amate, così come l’Antonelli fece con la moglie, Francesca Scaccabarozzi, da cui la casa trae il nome ufficiale. Una ufficiosa fetta di polenta ed un bicchiere di vino con gli amici restano una buona prassi per il mese di Febbraio, sempre senza esagerare, il Torinese consiglia di consumarli al sole dei laghi Maggiore e D’Orta, non lontano da Ghemme, città natale dell’Antonelli.
Leun
Si narra che il Conte di Cavour, nato sotto il segno del Leone e considerato da moltissimi il più grande Torinese di sempre, invece di accompagnare il Re al Santuario della Consolata, si fermasse laicamente ad aspettarlo seduto a sorseggiare un Bicerin nell’omonimo locale, attendendone l’uscita ad un tavolo da cui poteva monitorare costantemente l’ingresso del tempio. Quel che non tutti sanno, invece, è che in tempo di Quaresima e di digiuno venisse poi raggiunto da numerosi fedeli che potevano consumare la bibita energetica e calorica a base di cioccolata, caffè ed alcool, senza considerarla “cibo”. Cari felini, la vostra indole richiede nutrimento e riposo: fate tesoro di queste astuzie e preparatevi ad un carnevale da veri strateghi del benessere. Dato che abitate nella città di Gianduia e non state cacciando nella savana, ricordate però di giocare un po’ tutti i giorni, per tenervi in allenamento, se ne avete bisogno vi metterete a dieta dal mercoledì delle ceneri in avanti.
Vèrgin
“Per un corridore il momento più esaltante non è quando si taglia il traguardo da vincitori. È invece quello della decisione, di quando si decide di scattare, di quando si decide di andare avanti e continuare anche se il traguardo è lontano.” Così parlò Fausto Coppi, vero eroe Alessandrino nato sotto il segno della Vergine. Ascolta queste parole e non farti ossessionare dal traguardo ma riparti di slancio e goditi il tragitto come un novello Kerouac ma soprattutto, se non devi proprio andare troppo lontano, usa la bicicletta e concediti lunghe camminate: fa bene al corpo, alla mente ed all’aria che respiri. Ti suggeriamo di costeggiare il Po sfruttando la lunga pista ciclabile da San Mauro a Moncalieri, passando ovviamente per la Colletta e rendendo omaggio, sul tragitto, al monumento intitolato al Campionissimo.
