Dieci piccoli neuroni per dieci grandi libri

Un approccio investigativo-scientifico per far conoscere i neuroni, con le loro problematiche e i  danneggiamenti dovuti all’invecchiamento. Questo il fil rouge degli incontri promossi dal professor Luca Bonfanti alla libreria Bardotto

 

“Dieci piccoli neuroni per dieci grandi libri” è il titolo emblematico del ciclo di eventi di divulgazione scientifica promossi dal professor Luca Bonfanti, presso la libreria bistrot Bardotto,  in via Giolitti 28 a Torino.

Si tratta incontri strutturati sotto forma di esperimento investigativo -scientifico ideati da Luca Bonfanti, ricercatore presso l’Università degli Studi di Torino e il NICO – Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi di Orbassano. In questo laboratorio vengono studiati i cosiddetti “neuroni immaturi”, cellule nervose giovani che rimarrebbero allo stato di immaturità nella corteccia cerebrale, sin dalla nascita, costituendo una preziosa riserva in attesa di essere utilizzata per prevenire i danni dell’invecchiamento cerebrale.

“Il settimo appuntamento di questo ciclo che ha preso avvio lo scorso autunno – spiega il professor Bonfanti – sarà martedì 28 gennaio prossimo alle 18.30 presso la Libreria Bardotto, e avrà come titolo “Il neurone fantasma”, tratto dal celebre romanzo “Sette storie gotiche” di Karen Blixen.

Ogni incontro vede protagonista un neurone morto, uno scienziato, un coroner misterioso ed un romanzo; a capo dell’indagine il noto scrittore di gialli Enrico Pandiani. Con l’aiuto di alcuni romanzi si chiamano a testimoniare i maggiori esperti sulla materia cerebrale per capire cause ed indizi nascosti dentro al romanzo, riferiti alla morte di un piccolo neurone. Il libro diventa, così, spunto e, al tempo stesso, luogo in cui si cela sia l’identità dell’assassino, sia l’invisibile collegamento tra la vita dell’uomo e la scienza”.

Nel corso dell’appuntamento sul “neurone fantasma” sarà testimone Angelo Bifone del Dipartimento di Biotecnologie molecolari e Scienze della Salute dell’Università di Torino. Lo scorso 14 gennaio l’evento proponeva l’esperimento investigativo scientifico dal titolo “Il neurone suicida”, con la partecipazione, in qualità di testimone, di Marina Bodo, del Dipartimento di Neuroscienze dell’ Università degli Studi di Torino e del NICO. Federico Luzzati, del Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi dell’ Università degli Studi di Torino e del NICO, è stato il testimone dell’appuntamento del 10 dicembre scorso, dal titolo “Il neurone travestito”, ed il 26 novembre scorso lo è stato il professor Luca Bonfanti, ideatore di questo ciclo, nell’evento dal titolo “Il neurone drugo”.

“Questi appuntamenti – spiega l’ideatore di “Dieci piccoli neuroni per dieci grandi libri “, il professor Luca Bonfanti  – rappresentano dei flash di carattere scientifico-letterario in chiave noir, strutturati in interrogatori ai ricercatori e con la partecipazione attiva del pubblico presente. Si tratta di un format agile, capace di destare interesse in un pubblico eterogeneo nei confronti di una materia, quale quella scientifica che, ancor oggi, spesso, stenta a trovare un’adeguata divulgazione al di fuori delle sedi accademiche o dei circoli di addetti ai lavori. L’aver scelto una libreria come sede degli incontri e, in particolare, l’aver creato una connessione tra scienza e letteratura con il coinvolgimento di un romanzo, vuole dimostrare l’importanza di rafforzare i legami tra il mondo umanista e quello scientifico nella società contemporanea “.

 

Mara Martellotta

Leggi qui le ultime notizie: IL TORINESE

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Articolo Precedente

Oligarchia Italia

Articolo Successivo

La determinante memoria della Shoah

Recenti:

IL METEO E' OFFERTO DA

Auto Crocetta