Cosi è venuto fuori che Casaleggio decideva vita, morte e miracoli dei 5 stelle. Sai che novità?
Solo i babbioni potevano credere la democrazia in un partito si esercitasse con il voto online. E le baggianate continuano: sinistra e destra sono concetti superati.
Come si è sempre detto e scritto, contenti loro contenti tutti. Chi è meno contento è il PD. Stanno discutendo persino se a Torino sia possibile una alleanza con i 5 stelle. Non hanno smaltito la sbornia di Capodanno? Probabilmente sì, visto che, allo stato attuale, è l’unica spiegazione razionale di una discussione surreale ma tragicamente reale. Si pensava ad una notizia falsa messa in giro dal centro destra per ulteriormente accreditarsi come futuri vincitori. No, è proprio vero. Addirittura c’ è chi, tra i dirigenti del PD propone una sorta di primarie sui contenuti. Politichese che maschera la domanda: ci si allea con i 5stelle? Non si capisce perché il PD si prenda questo mal di pancia. Chi ne approfitta sono i giovani di Forza Italia. Il giorno della Befana tanto carbone per Chiaretta che probabilmente è a sciare. La birichina ha anche Lei diritto di riposare. Tanto, comunque, le cose vanno avanti o non vanno avanti da sole. E poi, diciamocela tutta, che cosa dovrebbero fare di diverso leghisti e berlusconiani se non approfittarsi di questa ghiotta occasione. Chi continua nel masticare amaro sono quelli di Fratelli d’Italia. Da un lato la Meloni assurge alle cronache internazionali. Tra le 20 donne più influenti italiane. Lo sostiene addirittura l’autorevole Times. Dall’ altra la ferita prodotta dal caso Roberto Rosso, che sarà lunga da rimarginare. Sceglie una linea difensiva: meglio passare da ingenuo che da delinquente. Comunque i sodali di Guido Crosetto non mollano, l’ assessorato è nostro e guai a chi ce lo vuole portare via.
Insomma, maretta anche in casa del centrodestra. Poi nel complicare ulteriormente lo scenario arrivano i venti di guerra.
In Libia arrivano i turchi e Trump, pur di essere rieletto è pronto a fare la guerra al mondo intero. Dopo aver scaricato il popolo curdo colpevole di aver sconfitto l’Isis uccide il generale iraniano colpevole anche lui d aver aiutato i curdi contro l’Isis. Colpisce una cosa, la prima intervista diun politico italiano subito dopo l’ omicidio è stata di Massimo D’Alema. Con il suo stile puntuale e dettagliato, dimostrazione pratica che sa di che cosa parla. Chi non sa di cosa sta succedendo è Giggino che con i suoi improbabili ed attillati vestiti che più che un ministro mi ricorda lo storico comico del cinema muto italiano Ridolini. E dopo giorni di silenzio le esternazioni di Giuseppe Conte che ammette di non contare nulla. E peccato che, viceversa , la sapienza di Massimo D’Alema non abbia diretti risvolti pratici . E’ solo pura testimonianza. Rimane il nostro Gentiloni che vuole dare una scossa all’Europa, altra assente in questa tragica vicenda. Ursula von der Leyen tace aspettando la velina della Merkel. L’ Europa non è messa bene, l’Italia non è messa bene come il Piemonte e nel Piemonte il suo capoluogo. Dalle piccole cose di casa nostra alle grandi questioni come la pace. Siamo di fronte ad una crisi che non si risolve. Siamo di fronte ad una crisi che si sta trascinando da più di un decennio aggravandosi sempre più, una crisi epocale. Ma siamo di fronte anche ad una classe dirigente inetta ed incapace. A tutti i livelli, partendo dall’ Europa per arrivare nella nostra regione e nella nostra città.
Patrizio Tosetto
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