Maltempo. Cavaletto, segretario +Europa Torino: “Basta con gli slogan”

 “Frane ed esondazioni sono fenomeni naturali, ma i danni aumentano con l’incuria e con l’assenza di pianificazione, si avvii una pianificazione territoriale e si sblocchino investimenti”.

Dall’alluvione del 1994 ad oggi troppo spesso siamo andati sott’acqua. La colpa non è soltanto del riscaldamento globale, ma dell’abbandono del territorio da parte dell’uomo e delle istituzioni, che oggi riprenderanno a parlare dell’incuria di versanti e fiumi per poi dimenticarsene tra pochi giorni.

La normativa post alluvione del 1994 prevedeva, tra i vari aspetti, la realizzazione delle vasche di laminazione sul corso del Tanaro: un provvedimento utile per gestire le fasi di piena sui corsi d’acqua, diminuendone gli impatti. Sono state realizzate? Sono previste anche per altri corsi d’acqua? Perché se, come pare, la risposta è quella di dragare i fiumi o cementificarli come e più di quanto è stato fatto per decenni, allora ci troveremo presto in situazioni ancora peggiori.

Come +Europa Torino chiediamo di smetterla con gli slogan e con le risposte semplici: servono una pianificazione territoriale e degli investimenti sulla prevenzione degni di questo nome. Le responsabilità della politica e, in ultima analisi, dell’uomo sono enormi.

Marco Cavaletto

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