La sfida è lanciata da una startup torinese, Windtime, che grazie a un finanziamento di Invitalia -Agenzia Nazionale per gli Investimenti, contenderà a Google la corsa a catturare energia dal vento in quota.
Anzichè aircraft con generatori elettrici collegati a terra realizzati dalla Makani, affiliata di Google, Windtime ha brevettato in Cina e Usa l’uso di ”profili rotanti” che agiscono secondo i principi aerodinamici delle pale di un elicottero. Conclusesi positivamente le verifiche teoriche del progetto i primi prototipi saranno operativi entro fine 2019.
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