Il grande cuore di Marika

Riflessioni sull’eccezionale intervento al Regina Margherita

Il viaggio della speranza della 17enne Marika, arrivata a Torino da Belgrado (Serbia), per un trapianto di cuore, si è concluso nel migliore dei modi.

Invece di un trapianto di cuore le hanno risistemato il suo con tecniche che hanno dell’incredibile.

Arrivata dalla Serbia all’Ospedale Infantile Regina Margherita della Città della Salute di Torino con un cuore con un solo ventricolo e la speranza di ottenere un cuore nuovo se ne torna al suo Paese con il suo che oggi torna a funzionare.

Marika, di Belgrado, portatrice dalla nascita di una grave cardiopatia congenita era stata sottoposta nel suo Paese a 2 interventi cardiochirurgici.

Arrivata in condizioni critiche, pareva che solo un trapianto di cuore potesse salvarle la vita. Grazie all’accordo tra il governo serbo ed  il nostro Paese, il caso è stato segnalato al Centro di Coordinamento Trapianti Nazionale che ha lanciato l’appello ai Centri trapianto regionali.

La Cardiochirurgia pediatrica dell’ospedale Regina Margherita della Città della Salute di Torino (diretta dal dottor Carlo Pace Napoleone), raccoglieva l’appello e la giovane vi veniva trasferita dall’ospedale di Belgrado. L

Dopo aver eseguito gli accertamenti ll’équipe della Cardiologia pediatrica (diretta dalla dottoressa Gabriella Agnoletti), cambiava parere e attuava una nuova strategia che con una tecnica innovativa riusciva ad evitare il trapianto.

Per estrema sintesi la tecnica adottata: ricostruito un collegamento diretto tra le vene, che portano il sangue non ossigenato al cuore e polmoni, senza passare per il ventricolo destro praticamente inutilizzabile.

Un ruolo importante è stato svolto anche dall’Associazione Amici Bambini Cardiopatici che, con la presidente Marina De Nardo che ha garantito il supporto logistico alla paziente e ai suoi familiari.

Come dovrebbe sempre avvenire le cose che riescono si fanno “insieme“.

Stavolta è stata cruciale la collaborazione multidisciplinare garantita dalle altissime professionalità mediche ed infermieristiche presenti all’interno del Regina Margherita.

Soddisfatto il Direttore Sanitario della Città della Salute, Giovanni La Valle che ha ribadito l’attenzione con la quale si sta affrontano i problemi della cura dei pazienti nel periodo cosiddetto di transizione (transitional care), tra la fase pediatrica e quella adulta.

“Allo stato attuale”, ha detto il dr   La Valle, “la Città della Salute rappresenta l‘unico esempio regionale e uno dei pochi a livello nazionale nel quale le cardiopatie congenite possono essere curate indipendentemente dall’età del paziente, potendone garantire la presa in carico dall’età pediatrica fino alla transizione all’età adulta”.

Marika durante la degenza ha festeggiato anche i suoi 18 anni. Tanti auguri dalla nostra redazione.

Leggi qui le ultime notizie: IL TORINESE

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Articolo Precedente

Pd: no alle scissioni, sì al nuovo partito

Articolo Successivo

Fontana dei mesi: Agosto e Settembre allo specchio

Recenti:

IL METEO E' OFFERTO DA

Auto Crocetta