Olimpiadi: “Non svendiamoci a Milano”

NAPOLI (FI), APPENDINO CI RIPENSA MA EVITI ULTERIORI DANNI  

     Esiste la concreta possibilità di vedere il nome della città di Torino affiancato a quelli di Milano e Cortina per le Olimpiadi invernali 2026? Se non c’è possibilità alcuna, non si capisce quale significato dare all’incontro dei sindaci di Torino, Chiara Appendino, e di Milano, Giuseppe Sala, nella seconda metà di luglio.
     Una nota diffusa dalle agenzie parla di “possibili convergenze” fra le due città in relazione alle Olimpiadi e alle Atp Finals di tennis, evento quest’ultimo assegnato a Torino. Ora, è facile intuire il rischio concreto che si cela dietro queste convergenze dell’ultimo minuto. Non vorrei, per esempio, che Torino finisse per cedere a Milano alcune partite delle Atp Finals in cambio di poche e anonime briciole degli eventi olimpionici.
Se, invece, da queste convergenze dovesse scaturire l’utilizzo di alcuni degli impianti della Val di Susa, già utilizzati per le Olimpiadi 2006, allora la questione avrebbe un suo fondamento, a patto che la presenza di Torino diventi ufficiale e il nome di Torino venga usato accanto a quelli di Milano e Cortina.
     Il fatto che Appendino torni sui suoi passi è davvero sconfortante. Dopo aver gettato al vento un’occasione preziosa, eviti almeno ulteriori danni quale sarebbe, per esempio, fare da stampella a Milano in cambio, magari, della cessione di importanti partite delle finali di tennis.
Osvaldo Napoli, del direttivo di Forza Italia alla Camera
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