La sfortuna di Chiara: tante grane e il colpo di grazia olimpico

MA ANCHE IL PD E’ IN DIFFICOLTA’. MENTRE IL CAPITANO-RAMBO SALVINI MIETE CONSENSI
Diciamo che Chiara Appendino è sfortunata e chiudiamola lì. Visto che pure i dipendenti del Teatro Regio le sono contro. Lei incurante affronta i fischi in conferenza stampa. Chiaretta ci tenta: qui parliamo solo del programma.  E i dipendenti : appunto parliamo del programma farlocco di un Sovritendente che non c’è mai e quando c’ è minaccia ritorsioni con chi non lo asseconda.  William Graziosi non è  torinese . Fin qui nulla di male ovviamente. 19 anni fa faceva il rappresentante di ascensori.  Ed anche qui  nulla di male, ovviamente. Se è stato salutato con fischi e pernacchie qualcosa (purtroppo per lui e Chiaretta) c’ è.  Poi gli applausi che hanno accolto il direttore artistico  Galoppini , direttore da 29 anni e la paura per la mostra Sindachessa diventa terrore. Ostenta la solita e decisamente sospetta sicurezza, parlando a raffica come se si liberasse di un peso finita la frase.  La sfortuna  la perseguita.  Ora manco conosce Pasquaretta, suo ex di tutto a sua insaputa.  Effettivamente si era chiesta chi era quel signore non tanto alto e rotondetto. Ma si sa, il Gabinetto del Sindaco è un porto di mare  con gente che va e gente che ritorna. Il fatto che avessero concordato di restituire i soldi al Salone del Libro è un dettaglio del tutto trascurabile. Tra Teatro Regio e Salone  brutte notizie.  Non è che sullo Sport l’ orizzonte sia migliore. La soluzione sul Basket é la migliore, essendo l’unica. Ripartire dalla A 2 ha anche la sua dignità. Si torna a giocare al Pala Ruffini. 80% l’Uomo arrivato da Sassari e 20% Mole di Basket. Con l’accordo che nel giro di 3 anni sarà tutto in mano ai torinesi.  Qui cominciano i sudori freddi. Intanto con la consultazione on- line oltre 2000 tifosi rispondono sul marchio.  Oramai Auxilium è il  passato finito nel calderone del fallimento con Forni e Feira davanti al Pm.  Sconsolanti le affermazioni di quest’ultimo : come ad non ero tenuto a sapere come avvenivano le riprese fiscali.  Chi firmava o metteva a credito gli F 24 era forse uno sconosciuto che nottetempo si infilava negli uffici del Pala Vela per fare i dispetti. Appendino Sindachessa per caso e Feira ad per caso. Le loro assonanze non finiscono qui.  Entrambi grandi tifosi della Juventus . Molti sono i tifosi smarriti dalla venuta di Sarri come allenatore. Ricordano le sue non lusinghiere dichiarazioni su Juve e tifosi. Passerà la maretta con qualche vittoria e la ferita si sanerà. Vittoria in Europa, s’ intende.  Il campionato italiano, almeno per ora, è una pura formalità.  Ronaldo non è  stato sufficiente e Allegri ha pagato per tutti.  Ma diciamola tutta, Torino ha bisogno come il pane di vittorie per (magari) illudersi di contare ancora qualcosa.  Ora ci si mette anche la giunta regionale.  Un assessore e mezzo di Torino.  Le province la fanno da padrona.  Anche il PD non è da meno. Capogruppo di Alessandria, Domenico Ravetti. Piccola rivincita del biellese  Furia che proprio quelli di Torino non li sopporta più. Del resto come dargli torto.  Tre  anni fa emergeva la Chiaretta a furor di popolo. Ora , mi sa, non esiste più il popolo di Torino.  Risolverò  il problema dei Rom.  Disastro.  Risolverò il problema della viabilità.  Disastro di piazza Baldissera, con l’assessore La Pietra tra le più grandi incompetenti. Sulla chiusura del centro meglio lasciare perdere ed il Vice  Montanari che con la sua decrescita infelice è meglio che non si faccia più vedere. Vien proprio voglia di dire: chi è causa del suo male pianga se stesso.  Così cari torinesi avete votato Appendino che non vuole andarsene? Dovete subire ancora  due anni di questo niente impastato col nulla. Ma ad essere onesti non sono solo questi ultimi tre anni la principale causa dei mali della nostra città. Totale subalternità alla Fiat.  Apparente ripresa nel 2006 con le olimpiadi.  Illudersi che il risanamento delle periferie avvenisse per vie  urbanistiche e non architettoniche. Sempre perdenti nel confronto con Milano.  Non solo subalternità della politica.  Enrico Salza ha letteralmente svenduto la Banca San Paolo a Milano. Tollerare zone franche controllate da spacciatori generalmente di colore. Giustificando il tutto: se non ci fossero i consumatori generalmente italiani non ci sarebbero gli spacciatori.  Insomma cialtroni   appartenenti a una  sinistra sbrindellata ed appunto cialtroni che hanno scambiato solidarietà con copertura di questo caos. Caos che si sta mangiando come un cancro la nostra città. Scelte tragicamente sbagliate ma pur sempre scelte.  Giorgetti era preoccupato che la candidatura di Milano e Cortina non passasse. Si è sbagliato. Grande successo di Sala e di Malagò. E Torino sta a guardare e sentitamente ringrazia l’Appendino per questa figuraccia.  Dettaglio: a Cortina hanno già fatto i conti, 14 mila posti di lavoro in più.  Complimenti Chiaretta. In suo aiuto arriva l’ineffabile Castelli. Sostiene di essere per una Tav leggera.  Parole in libertà.  Credibilità  zero. Fin tanto che è la loro credibilità poco ci importa. Purtroppo siamo stati travolti noi torinesi. Il Governatore lombardo Fontana ha ammesso che dopo il rifiuto dell’ Appendino di andare avanti è stato tentato di lasciare perdere. Poi una telefonata con il Veneto Zaia lo ha rincuorato, nessun dissidio. Torino una zavorra ? Proprio così, triste ammetterlo, ma proprio così. E se noi Torinesi non ci diamo una svegliata sarà sempre peggio. Spero che i miei concittadini abbiano passato un buon San Giovanni.  Anche lì con i droni partiti con 45 minuti in ritardo.  La nostra Chiaretta è proprio sfortunata. Ma non finisce qui. A Venaria tutti a casa.  Si rivota.  Potenza dei pentastellati.  Il prossimo Sindaco non sarà pentastellato. B Prima c’ era il vento di Venaria che soffiava su Torino. Ora sembra ci sia il vento della Regione che soffia sia su Venaria che su Torino.  E, udite udite, udite: l’ ex Sindaco di Beinasco lascia il PD.  Uno dei fondatori del nuovo corso della sinistra,  giovane ed intelligente politicamente legato a Giusi La Ganga.  Chiaramente una botta ai vertici del PD, un altro colpo alla credibilità di questo partito.  Zingaretti era proprio partito bene ma, diciamocelo, strada facendo si è ammosciato. Difficile come mestiere, indubbiamente, ha il problema dei renziani a livello nazionale e regionale. E Salvini gongola.  Con un brivido pentastellato che non vuole il e non vuole la destra ed il PD che che combatte la destra e non vuole alcun accordo con i pentastellati. Con il risultato di una  destra vincente sopratutto ai ballottaggi.
Insomma, cose all’ italiana, mentre l’Europa non molla : prima di tutto i conti.  Il capitano Rambo continua nei suoi comizi ma non porta a casa nulla se non aumentare i consensi. Con la Meloni che vuole affondare le navi ong. Urlano, urlano ma non portano a casa niente di niente. In fondo siamo un paese strano.
Patrizio Tosetto
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