“Truffa aggravata”. Questa è l’accusa nei confronti dei componenti del consorzio di sviluppo agrosilvopastorale “Frè – Pian Gioè” di Balme, comune del torinese delle Valli di Lanzo
I soggetti coinvolti, secondo la ricostruzione dei Finanzieri della Tenenza di Lanzo Torinese, avrebbero precostituito una situazione di apparente possesso, da parte del consorzio, dei requisiti essenziali per l’erogazione di un contributo regionale per la realizzazione di una strada forestale, ma che in realtà l’ente non possedeva.
Da una serie di approfondimenti dei Finanzieri sono emerse diverse anomalie sui flussi di pagamento intercorsi tra un imprenditore incaricato dei lavori, ed i membri del consorzio stesso, il tutto finalizzato appunto, ad ottenere, senza averne i requisiti, i contributi pubblici.
La truffa, che ha visto i sodali incassare oltre 140.000 euro di soldi pubblici, ha coinvolto come detto un imprenditore edile locale, i componenti del consorzio “Frè – Pian Gioè” ed un altro soggetto. Sette le persone denunciate alla Procura della Repubblica di Ivrea per “truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche”; rischiano sino a sette anni di carcere.
Il fatto è stato segnalato alla Procura Regionale della Corte dei Conti di Torino.
La tutela delle risorse dello Stato e degli altri Enti pubblici ed il contrasto alle frodi alla pubblica amministrazione sono compiti prioritari per la Guardia di Finanza, che ricorda come tali comportamenti, che danneggiano tutti i cittadini, contribuiscono a far aumentare i costi dei servizi pubblici.
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