Leonardo , il bimbo di due anni morto all’arrivo in ospedale a Novara, è stato picchiato, secondo quanto sostiene la Procura che ha disposto il fermo della madre, di 22 anni, e del compagno, di 23 anni. Sono entrambi accusati di omicidio volontario pluriaggravato. Lui è nel carcere di Novara lei , incinta, è ai domiciliari. Secondo gli inquirenti il bambino era “martoriato da lesioni multiple” e il quadro è di “maltrattamenti pregressi”.
Don Bosco davanti alla sua Basilica
Una immagine notturna scattata da Vincenzo Maiorano, della statua dedicata a san Giovanni Bosco, di fronte alla basilica di Maria Ausiliatrice
Arte nel giardino segreto
Nella giornata del 23 maggio la Questura di Torino organizzava un’operazione mirata al contrasto dello spaccio in alcune delle aree della città notoriamente afflitte dalla presenza in strada di pusher, spesso particolarmente aggressivi e resisi responsabili di comportamenti violenti, per lo più di origini centrafricane
In particolare, personale dei Falchi della Squadra Mobile arrestava M.D., cittadino senegalese classe ’82, con numerosi precedenti in materia di stupefacenti. Questi deteneva in casa dosi di crack già confezionate e pronte per lo smercio, oltre che 3.000 euro in contanti verosimilmente frutto dell’illecita attività.
Poco dopo, un’altra pattuglia dei Falchi scovava un appartamento abitato da 7 nigeriani, due dei quali (M.O. e G.O., entrambi classe ‘92) intenti a confezionare dosi di sostanza stupefacente da destinare allo spaccio. Quest’ultimi, già pregiudicati (G.O. in particolare era detenuto in carcere fino ad una settimana prima), venivano arrestati in quanto trovati in possesso di 600 g. di marijuana. Un altro inquilino, irregolare veniva accompagnato in questura per avviare il procedimento di espulsione. Nella circostanza veniva, inoltre, identificato un uomo destinatario di un provvedimento di sottoposizione a libertà controllata cui è stata applicata la relativa misura.
Nel frattempo, personale del Commissariato Centro individuava l’abitazione di un altro spacciatore nigeriano, L.O., anch’egli ventisettenne, che deteneva 1 kg di marijuana. L’uomo, intuita la presenza degli operatori, tentava una rocambolesca fuga attraverso i balconi dell’edificio ma veniva bloccato ed arrestato.
In serata, infine, un trentaduenne gambiano veniva arrestato per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio durante un servizio ad alto impatto dell’Upgsp, con la collaborazione del Reparto prevenzione crimine e del Reparto mobile. In tale contesto, si procedeva inoltre al controllo di una ventina di soggetti nigeriani che bivaccavano in zona corso Giulio Cesare/Lungo Dora Savona, dodici dei quali accompagnati in questura per essere identificati ed accertare la loro regolarità sul territorio nazionale.
Gli spacciatori ricevevano solo su appuntamento
Proseguono i servizi ‘ad alto impatto’ nei quartieri Aurora e Barriera di Milano, disposti dal comando provinciale carabinieri di Torino. Dopo i 5 arresti di 3 giorni orsono, giovedì 23 in serata è stata individuata una centrale di spaccio in un appartamento in via Biella del quartiere Aurora. Nella rete dei militari sono finiti un marocchino ed un italiano di 35 e 30 anni, arrestati per detenzione di 8 chili di hashish, suddivisi in panetti, tutti con il marchio ‘Bob’ e 155 datteri di analoga sostanza.. Il market della droga è stato localizzato dai motociclisti del Nucleo radiomobile di Torino ma per l’intervento si è fatto ricorso a carabinieri in borghese della compagnia di Venaria perché non conosciuti in zona specialmente dalle vedette (garantivano ininterrottamente l’attività criminale per tutto il giorno). Gli spacciatori ricevevano solo su appuntamento telefonico ed esclusivamente clienti da loro conosciuti per cui i carabinieri hanno fatto irruzione nell’appartamento approfittando dell’uscita di un acquirente. Per la perquisizione negli scantinati di pertinenza dell’alloggio è stato chiesto il supporto anche di un’unità cinofila della polizia di Stato che si trovava in zona per altro servizio. La coppia di pusher una volta scoperta ha cercato di evitare le porte del carcere offrendo stupefacente e seimila euro in contanti ai carabinieri per fare loro ‘chiudere un occhio’, peggiorando soltanto la loro situazione. Per questo motivo, infatti, risponderanno anche di istigazione alla corruzione.
Primo appuntamento con letture dalla Romania con Laura ed Emilia Rotari
https://www.comune.chieri.to.it/biblioteca/storie-mondo-2019
Lo scorso 16 maggio i componenti del Consiglio comunale dei Ragazzi hanno incontrato la giunta della Città di Venaria Reale per presentare il progetto realizzato durante il loro “mandato”: B.O.B. (Battle of Bins), il gioco di società che educa all’ecologia divertendosi
L’idea nasce da una domanda dei ragazzi del CCR: «Come sensibilizziamo i cittadini su un tema a noi caro come il ciclo dei rifiuti?». Inizialmente sembrava difficile da realizzare, ma l’entusiasmo dei giovani Consiglieri comunali ha saputo prevalere. Grazie anche al coordinamento dei tutor del progetto, è così nato un gioco da tavolo. Ma come dev’essere un gioco? I ragazzi lo sapevano bene e hanno messo in pratica la loro esperienza: dev’essere divertente, innovativo, competitivo, che affronti i concetti di riutilizzo, riduzione, riciclo e recupero dei rifiuti. Nel percorso che ha portato alla realizzazione del prototipo del gioco, realizzato esclusivamente con materiale riciclato (una scatola per le pizze, carta di vario genere, plastiche) e prove anche “fisiche”, i consiglieri hanno incontrato l’Assessore all’Ambiente prima e il Sindaco e all’Assessore alle Politiche Educative poi, insieme al resto della giunta comunale. Nel contenuto della scatola anche un tabellone, il dado, una clessidra, l’immancabile segnapunti, segnaposti per 8 giocatori, carte-gioco con risposta multipla, carte-gioco con domande Vero o Falso, carte probabilità, carte imprevisti e carte sfide. Un gioco che promette divertimento e formazione, riflessione, ricerca e conoscenza, di un tema, quello dei rifiuti e del riciclo in genere, tanto caro ai ragazzi e utile anche per sensibilizzare gli adulti che ora dovranno, stimolati dai Consiglieri comunali in erba, essere più attenti alla raccolta differenziata e all’Ambiente come bene comune. La grafica e il video sono stati concepiti e coordinati con i giovani della Factory della Creatività della Città di Venaria Reale, insieme all’Ufficio Stampa e Comunicazione, trasformando il disegno iniziale in un logo più accattivante. Tutte le componenti del gioco sono prodotte con materiali di riciclo: ad esempio carta per le schede-gioco, cartoncino per il tabellone, sughero od oggetti di riuso per le pedine, la scatola della pizza come contenitore. Un gioco che non si può dire che non sia ecologico! La prossima azione del CCR sarà perciò coinvolgere soggetti che siano disponibili per andare oltre il prototipo e valutare come portarlo a conoscenza di tutta la cittadinanza. Un chiaro appello ai venariesi, alle scuole, a chi nel territorio si occupa di rifiuti e ambiente.
Immigrazione. Problema di tutti
Stando ad una giornalista tedesca, fra i molti problemi che l’Italia ha è che noi abbiamo il Papa. Francamente l’aforisma l’avevo già sentito, ma penso sia molto più datato e non di appartenenza della teutonica giornalista. In effetti, da noi ogni problema, serio o meno serio viene, sempre interpretato in chiave religiosa e quindi, a maggior ragione, il problema della migrazione non viene mai affrontato in modo equilibrato, ma sempre come scontro fra fazioni.Se da un lato le frontiere sono bloccate come un colabrodo, le riammissioni di migranti da Germania, Francia e Austria superano di gran lunga il numero degli sbarchi, via mare.Germania, Austria e Francia rimandano in Italia un numero di migranti superiore a quelli che vi sbarcano. Infatti dalle verifiche risulta che da gennaio a maggio 2019 sono sbarcati in Italia 857 migranti. Dalla Germania, nello stesso arco di tempo ben 710 “Dublinanti” a cui vanno aggiunti quelli rispediti indietro dall’Austria e dalla Francia sono stati rispediti indietro.I cosiddetti “Dublinanti” sono i migranti sbarcati in l’Italia, poi passati nei paesi confinanti attraversando la frontiera di Ventimiglia, Bolzano e via di seguito e intercettati dalla polizia e identificati in base alla banca dati europea delle impronte digitali (Eurodac).Se si scopre che sono arrivati in Italia questi migranti vengono rispediti indietro, verso il paese di primo sbarco. Germania, Austria e Francia legittimamente l fanno in forza del trattato di Dublino, che impone che i migranti chiedano asilo e restino nel paese di sbarco. Trattato – ingiusto – che l’Italia non ha mai ottenuto di modificare. Nel 2018, la Germania ha trasferito in Italia un totale di 2848 persone (fonti del ministero tedesco) e non sembra ci sia inversione di tendenza. Sempre le statistiche del governo federale riportano che nei primi 11 mesi del 2018, su 51.558 casi esaminati, la Germania ha chiesto ad altri paesi dell’Unione europea di riprendersi i migranti che vi erano arrivati dal resto d’Europa e per l’Italia si è trattato di riprendersi un migrante espulso su tre. In particolare il ministro tedesco Horst Seehofer ha insistito per accelerare le “restituzioni.La morale: sui migranti sono tutti d’accordo quando si tratta degli altri (Italia), meno quando si tratta di Germania, Francia, Belgio, Olanda ecc.
Tommaso Lo Russo
L’apparecchiatura è stata acquistata dal Distretto Rotary 2031 con il ricavato dello spettacolo di beneficenza andato in scena nel mese di ottobre al Teatro Alfieri di Torino
Il Resuscitation Trolley – come ha spiegato il Direttore del reparto di Neonatologia dott. Daniele Farina – è un prodotto semplice ma molto utile, che permette di avere a disposizione un set completo di strumenti per il primo soccorso di neonati con distress respiratori.
“Un regalo alla sanità torinese – dichiara Riccardo Petrignani, Presidente del Rotary Club Torino Ovest – e ad un ospedale che rappresenta una vera e propria eccellenza in Italia. Un piccolo gesto concreto che testimonia l’impegno costante del Rotary, che contribuisce con i propri interventi ad aiutare il territorio ed i suoi molteplici bisogni”.