Marzo 2019- Pagina 4

Troppi clienti pregiudicati, sospesa licenza bar in via Nizza

Nei giorni scorsi, è stato notificato al titolare di un bar ubicato in via Nizza 23/f, da personale del Commissariato Barriera Nizza, il provvedimento di sospensione della licenza di Pubblica Sicurezza per 15 giorni emesso dal Questore di Torino Francesco Messina.
Nell’ambito di un controllo straordinario del territorio effettuato nelle scorse settimane, i poliziotti avevano riscontrato la presenza nel bar di diversi avventori con precedenti di polizia a carico.
Già in altre 4 circostanze nel corso del 2018 e del 2019, personale della Polizia di Stato aveva riscontrato, nel corso dei controlli effettuati, la presenza nel locale di persone con precedenti di polizia. Lo scorso febbraio, gli agenti avevano deferito all’Autorità Giudiziaria locale un cittadino marocchino, presente nel locale durante uno dei controlli, trovato in possesso di sostanza stupefacente, marijuana e cocaina.Considerato che il locale è frequentato da persone pregiudicate e pericolose per la sicurezza dei cittadini e per l’ordine e la sicurezza pubblica, il Questore ha emesso un provvedimento di chiusura per l’esercizio.
M.Iar.

ITALIA QUART'ULTIMA IN EUROPA PER L'USO DI INTERNET

I dati Eurosat rilevano che gli italiani si sono piazzati solo quart’ultimi in Europa per l’impiego di internet, con il 74% di connessioni rispetto all’85% degli europei. Il web è utilizzato dagli italiani soprattutto per le email (57%), per vedere video (52%) e per i social network(46%). Gli  europei nel complesso usano internet in particolare per la posta elettronica (73%), poi per cercare informazioni su beni o prodotti (70%), per guardare video (57%) e social (56%).Sono i danesi  i più in rete d’Europa  con il 98% di utenti tra i 16 e i 64 anni) seguiti da lussemburghesi (97%) e olandesi (95%), invece i più disconnessi dei 28 Paesi sono i bulgari (65%).

"Noi…non erano solo canzonette"

Da “Volare” al magico Mundial del “Bernabeu” la musica (ma non solo) racconta alla “Promotrice” di Torino un pezzo memorabile di Storia d’Italia
 
La musica come colonna sonora della nostra vita. Non “musica leggera”, dunque, ma Musica e basta. Non “canzonette”, ma Canzoni. E, come in questo caso, d’Autore. Pienamente imbevute nel sociale, pagine di storia, fitte di lacrime e sorrisi, di gioie e dolori, di amore e odio. Com’è la vita. Com’è la storia. Com’è quella, lunga un quarto di secolo, raccontata nella suggestiva mostra itinerante, partita da Torino alla “Promotrice delle Belle Arti” e che al Valentino si fermerà fino al prossimo 7 luglio, per poi girovagare in altre piazze italiane. Dalle braccia aperte come a voler spiccare il volo e giacca bianco-panna di Mimmo Modugno che il primo febbraio del ’58 porta alla vittoria di Sanremo (in coppia con Johnny Dorelli) il suo “Volare – Nel blu dipinto di blu”, fino all’“urlo guerriero” di Marco Tardelli e alla Coppa del trionfo mondiale sollevata al cielo da Paolo Rossi nella magica notte dell’11 luglio dell’’82 all’Estadio “Santiago Bernabeu” di Madrid, la mostra “Noi…non erano solo canzonette” vuole essere una grande rappresentazione della nostra esistenza collettiva racchiusa in quei ventiquattro anni, esplorati interpretati e trasmessi, con tutta loro carica di emozioni, sentimenti e poesia, dalla Musica d’Autore. Quella capace di sottolineare cambiamenti repentini ed epocali, in grado di far muovere e scendere in strada un popolo agguerrito o esultante com’era quello– fatte salve le debite distanze- del “Quarto Stato” di Pellizza (cui s’ispira con geniale rispetto il logo-immagine della mostra realizzato da “Matteo Vilardo Studio”) guidato, anziché dai due contadini e dalla donna col bimbo fra le braccia, niente meno che da “Mister Volare”, da Lucio Dalla e dalla grande Mina, fra le braccia un bel mazzo di fiori, forse sanremesi. Curata da Gianpaolo Brusini, Giovanni De Luna, Lucio Salvini (con la partecipazione di Fabri Fibra, Giorgio Olmoti e Omar Pedrini), la rassegna è prodotta da Bibibus Events con il supporto di Intesa San Paolo e propone una playlist di 100 brani musicali, frutto di un’attenta selezione, di certo non esaustiva ma comunque in grado – da Peppino di Capri a Francesco Guccini, da Patty Pravo a Fabrizio De André – di trasmettere anche a chi non c’era, il senso profondo di quella musica e di quegli anni. Ad accompagnare i brani musicali, fruibili attraverso l’audio diffuso nelle varie sale o in cuffia o grazie agli speacker direzionali per i filmati d’epoca, troviamo una cinquantina di grandi fotografie provenienti in gran parte dalla Sezione fotografica dell’Archivio Storico di Intesa San Paolo, insieme a memorabilia di nostalgica memoria e ad opere video arrivate dagli archivi delle Teche Rai e dall’Archivio Nazionale del Cinema d’Impresa di Ivrea. L’iter espositivo è organizzato in senso cronologico e tematico in 12 aree. Dal Modugno re di Sanremo, si passa ai Buscaglione e ai Carosone (che stoppano definitivamente gli echi musicali del lungo dopoguerra), per poi toccare i temi della grande immigrazione verso il Nord, il mutare del profilo delle città e delle campagne accompagnati dalla voce di Giorgio Gaber, gli anni del “Boom” e l’avvento del consumismo (“Carosello”) con pezzi di Mina, Gino Paoli e Peppino di Capri. Nella sezione “Abbronzatissimi”, c’è tutto l’entusiasmo per la conquista del tempo libero e delle vacanze di massa, mentre in “Pensiero stupendo” e ne “L’esercito del Surf” troviamo le voci dell’emancipazione femminile e giovanile. Al finire degli anni ’60, arrivano le rivendicazioni sociali e i movimenti studenteschi, messi in chiaro risalto dalla sezione “C’era un ragazzo che come me”, subito seguita dalla contrapposizione laici e cattolici con “Dio è morto” e dal tema delle lotte operaie di “Contessa”. Gli anni ’70 ci proiettano d’un balzo nella tragica atmosfera del terrorismo (La locomotiva”), camminando su un tappeto che riproduce l’interno della Banca di piazza Fontana, dopo la strage. Proseguendo si arriva alla “Musica ribelle”, alla travolgente “Febbre del sabato sera” e al rapimento di Aldo Moro con l’uccisione della sua scorta, tre giorni dopo la prima italiana del film di Travolta. Il lungo viaggio termina agli inizi degli edonistici anni ’80, con le note di “Splendido Splendente” e la voce di Donatella Rettore. Nell’82, la vittoria mondiale degli azzurri del calcio a Madrid. Era l’11 luglio. A Torino il concerto dei Rolling Stones fu anticipato quel giorno alle 15, per permettere agli italiani di assistere alla finale Tv delle 20. Al termine del concerto, Mick Jagger apparve sul palco con la maglietta azzurra n. 20 di Paolo Rossi, annunciando profetico: “Questa sera vincerete 3 a 1”. E così fu. E l’Italia, in trionfo e in festa grande, tornò a riempire le strade, a strombazzare e a vociare, dimenticando problemi e grigiori, agitando bandiere ed entusiasmo alle stelle. Cambiando, ancora una volta, faccia. E speranze e attese.

Gianni Milani

“Noi…non erano solo canzonette”
Promotrice delle Belle Arti, v.le Balsamo Crivelli 11, Torino; tel. 011/5790095 o www.mostranoi.it
Fino al 7 luglio
Orari: tutti i giorni, 10/19
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Nelle foto

– Logo-immagine mostra, Matteo Vilardo Studio
– Domenico Modugno a Sanremo, 1958
– Frigorifero con modella, 1965, Archivio Publifoto Intesa
-Fabrizio De André al Palalido di Milano, 1979, Photo Renzo Chiesa
– Miny Molly al Cantagiro, 1968, Archivio Publifoto Intesa
-Esplosione di lacrimogeni durante gli scontri fra dimostranti e forze dell’ordine, Archivio Publifoto Intesa

 

A Mirafiori la città dell'industria 4.0

L’iter del Manufacturing Technology Center, che sorgerà  in corso Settembrini 178, nelle superfici Tne di Mirafiori, ha formalmente preso il via oggi e si prospetta come il quartiere generale dell’industria 4.0. E’ stato infatti firmato l’accordo di programma tra Politecnico, Università, Regione, Comune di Torino e Camera di Commercio per sbloccare le risorse destinate a due centri, uno per la manifattura e l’altro per l’aerospazio in corso Marche. Saranno investiti  38 milioni di euro. Dalla Regione 30 milioni per l’edificazione e la ristrutturazione degli immobili, dal Politecnico 7,5 per i diritti edificatori, la progettazione e la riqualificazione delle aree, mentre 500 mila euro sono stati aggiunti dalla Camera di Commercio. Il Politecnico realizzerà i due centri e si insedierà sulle relative aree.
   

Monetine addio? E i commercianti possono arrotondare

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori
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Niente più monetine da 1 e 2 centesimi di euro, dal 1° gennaio la Zecca dello Stato non ne conierà più di nuove. In Italia ne circolano ancora parecchie, per un valore stimato in 7 miliardi di euro (ed un florido mercato di collezionisti a caccia soprattutto delle monete più rare, spesso preziose). L’addio ai ‘bronzini’ comporterà un modestissimo risparmio per le casse pubbliche (1,87 mln l’anno, il costo di produzione) e non produrrà effetti sull’inflazione. Mentre avrà ripercussioni sugli arrotondamenti nei negozi. Viene infatti sancito anche il diritto per commercianti ed esercenti al dettaglio di arrotondare al momento di ricevere un pagamento in contanti. L’importo, cioè, si può correggere al multiplo di cinque più vicino: per cui, 6 euro e 77 centesimi si arrotonda a 6 euro e 75, 6 euro e 78 centesimi si arrotonda a 6 euro e 80. Nel caso in cui invece un prezzo dovesse essere pagato tramite carta di credito, bancomat e simili, questa regola non si applicherà perché il pagamento elettronico rispecchierà quanto previsto, senza arrotondamenti. Non si tratta di una grande rivoluzione, anche la grande distribuzione ci arriva preparata, che ha sempre considerato con franchezza il centesimo alla stregua di una moneta scomoda, che occupa spazio e dà soltanto noia, con arrotondamenti di fatto che venivano già spontaneamente attuati.
 

“Sant’Apollonia Medical Event”, specialisti a confronto

Venerdì 29 marzo 2019, a partire dalle ore 20, a Torino, a Palazzo Pralormo (Circolo Ufficiali di Presidio in Corso Vinzaglio 6), si terrà la 2^ edizione del “Sant’Apollonia Medical Event”
L’evento è promosso dall’Associazione Nazionale Pemfigo/Pemfigoide Italy, presieduta dal giornalista Giuseppe Formato, e organizzato dalle dottoresse Paola Carcieri e Carmen Fiorella RossoLa serata ha lo scopo di riunire numerosi professionisti di diverse specialità mediche. Parteciperanno non solo i rappresentanti di associazioni mediche, ma anche le non mediche che riguardano pazienti con patologie rare, oncologiche, autoimmuni o di origine infiammatoria. L’evento è dedicato a Sant’Apollonia, martire cristiana venerata dalla Chiesa cattolica e ortodossa, Patrona di tutti coloro che lavorano nell’ambito odontoiatrico e dei pazienti che soffrono per le malattie del cavo orale. Fu martirizzata nel 249 d.C. per “strappamento” dei denti con una tenaglia e rottura della mandibola; secondo altri scritti dopo le torture fu anche legata ad un palo e arsa viva. È la prima volta che in una serata conviviale con tema malattie rare si incontreranno tutti coloro che, in ambito sanitario o non sanitario, saranno chiamati a collaborare con il fine di stimolare una maggior collaborazione tra tutti per il benessere del paziente. Saranno presenti medici di base, odontoiatri, patologi orali, farmacisti, odontotecnici, dermatologi, oncologi, ematologi, chirurghi, infermieri, igienisti dentali, assistenti di studio odontoiatrico, ricercatori, anatomo patologi, nutrizionisti, biologi, reumatologi, immunologi e molti altri. Una serata all’insegna di una cena esclusiva, alla quale parteciperanno duecento persone, ma che basterà per far comprendere che la parola d’ordine dovrà essere la multidisciplinarietà. Al momento conviviale farà seguito una relazione del dottor Guido Bellocchio, che, oltre ad essere un odontoiatra, è anche docente all’Università di Milano e presidente dell’associazione ‘Naturalmente Dentisti’, egli si occupa di medicina omeopatica, omotossicologia e medicine non convenzionali; il titolo sarà: “Una nuova strategia per la modulazione del processo infiammatorio – Un viaggio tra tradizione e innovazione”. Nel corso della serata ci sarà anche una lotteria con primo premio a sorpresa, oltre ad altri trenta secondi premi importanti e di grande valore. Parte del ricavato della lotteria sarà devoluto a due associazioni. La prima è UNADV, un’associazione costituita da volontari che in quanto membri attivi impegnati nelle attività di protezione civile necessitano di un aiuto per sostenere l’acquisto di un mezzo idoneo da destinare al trasporto di anziani e disabili indigenti. La seconda è Stella Polare onlus, una comunità di diversamente abili che è completamente autogestita e non ha nessun sussidio da istituzioni ma solo dalle famiglie stesse e che ha ricevuto una sede per attività di recupero dei ragazzi nei pressi dell’aeroporto di Caselle a Torino, che necessita di lavori di adeguamento e allestimento dei locali. L’evento prevede anche una sfilata di uniformi militari e sanitarie della Prima e Seconda Guerra Mondiale, descritte e contestualizzate dal collezionista dell’ UNAVD che le custodisce in una realtà museale di Torino, nata da poco e con diverse necessità strutturali. A presentare le divise, il Capitano Commissario della CRI (Croce rossa Italiana), Franco Lucia, guida storica autorizzata della città di Torino, Guardia d’Onore al Pantheon di Roma, e membro del Direttivo dell’associazione UNADV (Unione Nazionale Associazioni di Volontariato e Protezione Civile).
 
(foto in alto: MuseoTorino)

 

Il verde che purifica

Non solo belle e decorative, ma anche utili e protettive. Le piante sono una risorsa magnifica per la salvaguardia della nostra salute, sono in grado di catturare infatti alcune sostanze dannose per il nostro organismo, eliminare cattivi odori, come quello delle sigarette, mantenendo l’aria di casa salubre. La loro funzione ornamentale, come le notevoli proprietà balsamiche   che aromatizzano i nostri ambienti, fanno di questi organismi vegetali dei fedeli compagni che ricambiano cure e attenzioni con apprezzabili cortesie che favoriscono la salute. Anche la Nasa si è interessata a questo tema confermando la capacità di alcune piante di eliminare fino al 73% delle sostanze tossiche presenti nell’aria. Ogni pianta svolge un compito specifico nella sua azione depurativa per esempio l’Azalea, pianta dai meravigliosi colori originaria del Giappone e della Cina, filtra la formaldeide. L’Edera, il vivace rampicante verde, assorbe l’odore lasciato da pitture e inchiostri, ma anche il benzene contenuto nei detersivi. Inoltre è una pianta che arreda moltissimo soprattutto se si ha spazio per farla crescere ed espandere sulle pareti. L’Anthurium, dalle foglie a forma di cuore e fiori colorati e bianchi, può rimuovere una importante dose di ammoniaca ma anche di toluene (impiegato per il trattamento di vernici e colle) e xilene (solvente per gomme e cuoio). Il Ficus Benjamin, molto utilizzato negli appartamenti ma anche negli uffici oltre che per la sua piacevolezza anche per la sua facilità nella cura, è tra i migliori agenti nella rimozione degli allergeni provocati dalla presenza di mobili e tappeti. L’Aloe Vera, pianta africana facilissima da coltivare: poca acqua e tanta luce, è in grado di eliminare ben il 60% del benzene contenuto in vari prodotti in uso quotidianamente come i detergenti chimici. Non dimentichiamo inoltre le sue proprietà medicinali, è infatti un antinfiammatorio, un cicatrizzante, un idratante ma anche un antibatterico e gastro protettivo. Il Falangio, molto resistente e indicato per chi non ha propriamente il pollice verde, filtra anche l’ossido di carbonio oltre al benzene e alla formaldeide. La Palma di Bamboo, piccola e graziosa pianta che produce piccoli fiori e frutti, è molto utile per combattere le esalazioni di trielina, un pericoloso agente cancerogeno spesso usato nei prodotti sintetici per il lavaggio a secco e nei solventi. Infine la Dracaena, conosciuta come il Tronchetto della Felicità, oltre a filtrare l’aria dalle sostanze nocive già citate, è abile a ridurre l’ansia, la tristezza e lo stress. E’ molto utile anche contro il mal di testa e il bruciore agli occhi e grazie alla sua capacità di assorbire anidride carbonica mentre emette ossigeno ha effetti positivi sulla concentrazione e sulla produttività.
 

Maria La Barbera


 

Nuoto: Finali di Europa Cup femminile

Il mese di marzo a Torino si chiuderà all’insegna dell’acqua, dello sport di altissimo livello e del grande spettacolo. Da venerdì 29 a domenica 31 si svolgeranno in contemporanea la Final Six di Europa Cup di pallanuoto femminile e i Campionati Italiani Assoluti Invernali di tuffi, ospitati rispettivamente dal Palazzo del Nuoto (via Filadelfia 89) e dalla piscina Monumentale (corso Galileo Ferraris 294). A poche decine di metri di distanza, in due degli impianti simbolo del movimento natatorio piemontese, si ritroveranno quindi le migliori nazionali femminili di pallanuoto a livello continentale e i migliori tuffatori in ambito nazionale, per tre giorni di gare – a ingresso gratuito– tutti da seguire.


Europa Cup – Final Six

L’Europa Cup di pallanuoto femminile è giunta all’ultimo atto. Le finali di Torino vedranno in campo le sei migliori nazionali del Vecchio Continente: Italia, Ungheria, Olanda, Russia, Spagna e Grecia, qualificate attraverso due gironi preliminari i cui incontri si sono disputati a partire da novembre. Italia e Russia, prime dei gruppi B e A rispettivamente, sono ammesse di diritto alle semifinali in programma sabato 30 marzo. Le azzurre attendono la vincitrice della partita tra Spagna e Olanda, la Russia sfiderà invece la vincente del match tra Ungheria e Grecia. Entrambi i quarti di finale sono in programma venerdì.
 
Domenica si giocheranno invece le finali per il primo e per il terzo posto, importanti di per sé e perché daranno accesso alle prime tre classificate alle finali di World League, a giugno a Budapest. L’Ungheria è già qualificata all’evento in quanto paese ospitante, di conseguenza un’eventuale passaggio delle magiare nelle semifinali di Torino consegnerebbe automaticamente alle altre tre semifinaliste (e quindi all’Italia) il biglietto per Budapest. La vincitrice della World League staccherà poi il primo pass per le Olimpiadi di Tokyo 2020.

 

Il Palazzo del Nuoto torna a respirare l’atmosfera internazionale a circa tre anni dall’ultima volta. Era il 2016 e il Settebello affrontò in World League la Russia, dopo aver ospitato, nelle due stagioni precedenti, Croazia e Germania. Nel maggio del 2017 i riflettori si accesero nuovamente nell’impianto torinese per la Final Six della serie A1 maschile. Mai però, nel recente passato, Torino ha visto all’opera il Setterosa guidato dal CT Fabio Conti, argento olimpico a Rio 2016, che nella prima fase di Europa Cup ha vinto il proprio girone davanti a Ungheria, Olanda e Francia.
 
Le azzurre si sono aggiudicate cinque delle sei partite disputate e hanno perso soltanto l’ultima contro l’Ungheria, il 5 marzo scorso a Szentes con il primo posto nel raggruppamento già in tasca. In preparazione all’appuntamento torinese le azzurre si sono ritrovate in collegiale a partire da giovedì 14 marzo. L’obiettivo è naturalmente ottenere la qualificazione alla fase finale della World League e avvicinare nel migliore dei modi i Mondiali di Gwangju (Corea), dal 12 al 28 luglio. L’evento iridato assegnerà un’altra qualificazione alle Olimpiadi di Tokyo 2020.
 
Come detto l’Italia debutterà al Palazzo del Nuoto sabato pomeriggio alle 16.30, nella seconda semifinale della giornata, e affronterà la vincitrice del quarto di finale tra Spagna e Olanda. Sarà in ogni caso una sfida di alto livello; le iberiche hanno conquistato il bronzo agli Europei di Barcellona dell’anno scorso e l’argento ai Mondiali di Budapest del 2017, mentre le olandesi sono campionesse d’Europa in carica e nel 2018 si sono piazzate seconde nella World League alle spalle degli Stati Uniti.
 
A Torino sarà presente la Grecia, argento continentale l’estate scorsa e vincitrice della prima edizione dell’Europa Cup, le cui finali si sono disputate nel marzo 2018 in Spagna. La formazione ellenica sconfisse all’ultimo atto la Russia, bronzo olimpico e mondiale in carica e terza anche nelle ultime due edizioni della World League. Nella stessa competizione l’Italia ha ottenuto tre argenti (nel 2006, nel 2011 e nel 2014) e un bronzo (nel 2004, nella prima edizione del torneo). Nelle finali di Europa Cup del 2018 il Setterosa ha chiuso al quinto posto.

 
Di seguito il programma dettagliato delle finali di Torino. Tutte le partite saranno trasmesse in diretta su Rai Sport+HD.
 

Venerdì 29 marzo – quarti di finale
– ore 15.30 Ungheria-Grecia
– ore 17.00 Spagna-Olanda
 
Sabato 30 marzo – semifinali e finale 5°/6° posto
– ore 13.30 (orario da confermare) finale 5°/6° posto tra le due squadre perdenti dei quarti di finale
– ore 15.00 Russia-vincente (Ungheria-Grecia)
– ore 16.30 Italia-vincente (Spagna-Olanda)
 
Domenica 31 marzo – finali
– ore 15.00 finale 3°/4° posto
– ore 16.30 finale 1°/2° posto
 
A partire da mercoledì 27 marzo – ore 19.00 fino alle 21.00 – e negli altri giorni dalle 8.30 alle 19.00 le squadre delle Nazioni effettueranno le sessioni di riscaldamento. Nei giorni delle partite verrà installato un metal detector all’esterno del Palazzo del Nuoto per controlli agli spettatori che accederanno alle tribune. Non sarà possibile introdurre all’interno dell’impianto bottiglie con capacità superiore a un litro, contenitori in vetro o lattine.
 
Le dichiarazioni dei relatori in occasione della conferenza stampa di presentazione dell’evento a questo link

 
Le dichiarazioni di Gianluca Albonico, presidente del comitato regionale FIN Piemonte e Valle d’Aosta
“Torino e il Piemonte si confermano ‘casa’ degli sport acquatici e teatro di importanti eventi sportivi, capaci di unire elevato livello tecnico e grande spettacolo. Per tutti gli appassionati le finali di Europa Cup saranno l’occasione per vedere all’opera le migliori interpreti della pallanuoto femminile a livello continentale, che da Torino partiranno idealmente per il viaggio che potrebbe condurle alle Olimpiadi di Tokyo 2020. Non saranno da meno gli Assoluti di tuffi, che richiameranno in città i più forti atleti della disciplina in ambito nazionale. La speranza è che anche ammirando le imprese del Setterosa e dei migliori tuffatori azzurri tanti giovani piemontesi decidano di intraprendere una delle due discipline, allargando un movimento – quello della pallanuoto femminile e dei tuffi – già assolutamente presente nella nostra regione e animato dalla volontà di crescere. Desidero quindi ringraziare la Federazione centrale e il presidente Paolo Barelli per la fiducia accordataci nell’organizzare questi importanti eventi sul nostro territorio. Grazie anche all’amministrazione comunale e all’assessore Roberto Finardi per il sostegno assicurato alle iniziative del nostro comitato regionale. Un invito, infine, a tutti gli appassionati di pallanuoto, di tuffi e di sport, affinché trascorrano l’ultimo fine settimana di marzo sulle tribune del Palazzo del Nuoto e della piscina Monumentale di Torino, per assistere dal vivo e a ingresso gratuito a un lungo week end di sport di livello internazionale”.

Minaccia di uccidere il padre: "Dammi 10 mila euro"

Minaccia il padre di ucciderlo se non gli consegna almeno 10mila euro, questi non regge e temendo per la propria incolumità chiama la Polizia di Stato e il giovane, un 27enne, finisce in cella per tentata estorsione. Tutto è iniziato domenica sera quando un uomo ha contattato la Sala Operativa della Questura di Vercelli affermando che il figlio lo aveva chiamato minacciandolo di morte se, una volta rientrato a casa, non gli avesse consegnato una cospicua somma di denaro. Già nel pomeriggio il giovane, tossicodipendente noto alle Forze dell’ordine per i numerosi precedenti di polizia e violazioni amministrative in materia di stupefacenti, aveva avuto un litigio con il padre che aveva, perciò, preferito allontanarsi dalla casa nella quale convivono. L’uomo, a seguito della telefonata ricevuta dal figlio e preoccupato per le minacce dello stesso, aveva paura di rientrare in casa e, quindi, contattava la Sala Operativa della Questura che immediatamente inviava sul posto due equipaggi della Squadra Volante. Lo stesso, una volta raggiunto dagli Agenti, raccontava loro di essere ormai da anni minacciato dal figlio per ottenere cospicue somme di denaro e che, in alcune occasioni, lo stesso era anche stato aggredito fisicamente. Il padre aveva deciso di non rivolgersi finora alle Forze dell’Ordine nella speranza di un cambiamento spontaneo del comportamento del figlio ma che, esasperato, non gli restava altra scelta che chiedere l’aiuto della Polizia, anche perché per la prima volta lo stesso notava un’effettiva pericolosità della condotta del ragazzo, tanto da temere seriamente per la propria vita. Il giovane nei giorni precedenti era stato oggetto di numerosi interventi delle “Volanti” a causa del suo comportamento minaccioso nei confronti dei vicini di casa, tanto che uno di essi lo aveva denunciato per le molestie e le minacce ricevute. Accompagnati nell’appartamento, gli uomini della Squadra Volante rintracciavano il giovane in evidente stato di ebbrezza allcolica. Riportato alla calma, il giovane vercellese di 27 anni veniva accompagnato negli Uffici della Questura, arrestato in flagranza di reato per tentata estorsione e condotto su disposizione del Sostituto Procuratore presso la Casa Circondariale di Vercelli. Successivamente il Giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Vercelli. convalidava l’arresto e disponeva per il giovane la misura della custodia cautelare in carcere.

M.Iar.