Torniamo a parlare della legge regionale sul gioco d’azzardo, molto restrittiva in Piemonte, che rischia di compromettere l’esistenza di aziende del settore che operano correttamente e impiegano moltissimi lavoratori
Andrea Tronzano, consigliere e vice capogruppo di Forza Italia a Palazzo Lascaris si era impegnato per apportare alcune modifiche al testo in vigore. Nei giorni scorsi, nonostante l’appello delle aziende del gioco lecito, che temono per la propria sorte e per i propri lavoratori per la severità delle norme nei loro confronti, nell’aula del Consiglio regionale non sono stati accolti i suoi emendamenti per la modifica dell’attuale legge sul gioco. “La Regione – spiega Tronzano -mantiene inalterata la legge sul gioco, anche a fronte di valutazioni, riflessioni, appelli e attenzioni a non svuotarla dai suoi contenuti principali: la prevenzione, l’informazione e la cura del Gap”. In Consiglio regionale abbiamo provato a cambiare quelle parti che molti organi dello Stato hanno definito inefficaci e che rischiano di mandare in fumo migliaia di posti di lavoro e il sacrificio di centinaia di imprenditori – aggiunge Tronzano – Ma non siamo riusciti, purtroppo, a convincere i nostri colleghi consiglieri. E’ un’occasione persa per mettere insieme salute e libertà di impresa. Ma io credo sia una battaglia giusta e quindi non mollo!” Ci sono state timide aperture di alcuni esponenti della maggioranza e Tronzano ha allo studio nuove iniziative per portare avanti la sua battaglia a favore del gioco lecito, dando ascolto alle aziende del comparto che impiegano migliaia di persone.
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