Novembre 2018- Pagina 51

Tav, Ucid a favore

UCID Torino ha inviato ai presidenti delle associazioni produttive torinesi la propria adesione alle iniziative a favore della TAV, come da Consiglio Direttivo svoltosi martedì 30 ottobre 

Cari Presidenti, come credo sappiate l’UCID è l’Associazione che da settanta anni in Italia riunisce imprenditori e dirigenti di ispirazione cattolica. Il nostro impegno quotidiano è volto ad assicurare la centralità della persona, un comportamento etico e di utilità sociale delle nostre imprese secondo i dettami della Dottrina Sociale della Chiesa. Solitamente non entriamo in questioni politiche avendole delegate alle Vostre Associazioni, alle quali le nostre imprese sono iscritte, ciascuna per la propria competenza. Riteniamo però che in questo momento sia necessario far sentire la voce di tutti coloro che non condividono l’attuale gestione della città che, dopo aver buttato alle ortiche una opportunità forse unica come la ripetizione del sogno olimpico, adesso sembra schierarsi contro la linea ad alta capacità ferroviaria. Siamo convinti che queste non siano le posizioni della stragrande maggioranza dei nostri concittadini, i quali guardano come noi ad un futuro migliore per i propri figli, ad una riqualificazione industriale e turistica del Piemonte, al mantenimento e alla crescita delle tante eccellenze che ci distinguono e su cui i nostri padri hanno avuto la capacità di credere e di investire per svilupparle.Anche il Vangelo di Matteo nella famosa Parabola punisce chi, avendo ricevuto dei Talenti da custodire, anziché tentare di svilupparli li ha sotterrati, sperando che rimanessero inalterati. Per questo motivo giunga a tutti voi l’adesione dell’ UCID Torino alla protesta che avete rappresentato nei giorni scorsi e alle modalità che deciderete di attuare per portarla avanti in futuro.

Alberto Carpinetti Presidente UCID – Torino e Consiglio Direttivo all’unanimità

Albero cade sull’auto, morti due torinesi

Giuseppe Rosso di 74 anni, e Miriam Curtaz di 73, due pensionati di Villarbasse sono morti sul colpo  a causa del crollo  di un albero sulla strada regionale di Lillianes, in Valle d’Aosta, presso Gressoney. Si trovavano su un’auto che è stata colpita da un castagno, abbattutosi improvvisamente per il maltempo. L’Ansa informa che è stata anche  mancata per poco una seconda macchina  con una famiglia a bordo rimasta fortunatamente illesa.

 

(foto archivio)

Muore a 37 anni soffocato da un boccone di cibo

Alle  Molinette di Torino è morto il 37enne  ricoverato da tre giorni dopo essere rimasto soffocato da un boccone di carne. Si tratta Alessandro Caligaris,  street artist  torinese, che era a cena con la fidanzata in una  trattoria di San Salvario, quando gli è andato di traverso un boccone. In un locale vicino c’era un medico, che gli aveva praticato una prima manovra di emergenza.
   

Basket in campo contro il cancro

La Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro e la Fiat Torino, nell’ ambito della charity partnership che hanno avviato, lanciano una iniziativa per sostenere la lotta ai tumori femminili in occasione del prossimo incontro casalingo del campionato di basket tra la formazione gialloblù e l’AX Armani Exchange Milano, in calendario il 4 novembre prossimo al PalaVela di Torino. L’iniziativa sarà presentata in una conferenza stampa venerdì a Candiolo.Saranno presenti: Allegra Agnelli, Presidente della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro e Antonio Forni, Presidente Fiat Auxilium Torino

Cairo ad Agnelli: “Scuse per Superga”

“Ho chiesto le scuse di Andrea Agnelli per gli striscioni contro Superga. Lui mi ha detto di averle già fatte, ma io sono convinto vadano reiterate in maniera chiara ed inequivocabile. E’ una bruttissima pagina, serve rispetto.  Il Grande Torino era una squadra straordinaria, ragazzi con il mondo ai piedi e la vita in mano”. Così il presidente del Torino, Urbano Cairo, a margine della presentazione del Giro d’Italia, a proposito della vicenda degli striscioni  esposti dai alcuni  tifosi della Juventus. 

Un ponte di cultura ai Musei Reali

Venerdì 2 e sabato 3 novembre alle 17 sono in programma due visite guidate alla Cappella della Sindone, recentemente riaperta al pubblico

Per il ponte di Ognissanti, i Musei Reali di Torino offrono un fitto calendario di eventi e appuntamenti. 
Nell’ambito del programma Conosci i Musei Reali? Giovedì 1 novembre alle 17 in Galleria Sabauda il percorso guidato Riconoscere i santi condurrà il pubblico alla scoperta delle storie dei santi raffigurati in pittura, per riconoscerne l’iconografia e capire la funzione che le loro immagini avevano nella cultura artistica e nella vita dei fedeli.

Venerdì 2 e sabato 3 novembre alle 17 sono in programma due visite guidate alla Cappella della Sindone, recentemente riaperta al pubblico.

Per Halloween ai Musei Reali, in collaborazione con l’Associazione Terra Taurinavenerdì 2 novembre alle 15 al Museo di Antichità è previsto l’appuntamento Halloween: la vera prodigiosa storia, dedicata alla scoperta dell’antica origine celtica di Halloween, la sua cultura e le sue tradizioni. Secondo la leggenda, durante le tre notti tra il 31 ottobre e il 1 novembre i Celti celebravano il passaggio dall’anno vecchio a quello nuovo: erano le notti di Samonio, in cui il contatto tra umano e divino era possibile e agli spiriti era consentito tornare a frequentare le persone e i luoghi cari in vita. I bambini saranno coinvolti nell’atmosfera di festa con giochi e racconti e istruiti al rito dell’accensione del fuoco sacro. L’ingresso e l’attività sono gratuiti per i bambini.


In occasione di Artissima e della Notte delle Arti Contemporaneesabato 3 novembre la mostra Tutti gli “ismi” di Armando Testa nelle Sale Chiablese è aperta straordinariamente in orario serale 19-23 (prezzo speciale di 6 Euro, la biglietteria chiude alle 22). L’esposizione accoglie alcuni deipersonaggi più celebri dei mondi di Testa: dall’ “uomo moderno”, al logo senza tempo Punt e Mes, dall’ippopotamo Pippo ai divertenti caroselli abitati da Carmencita e Caballero e gli sferici extraterrestri del pianeta Papalla. L’allestimento, che include manifesti del primo periodo fortemente pittorici, quadri, fotografie, serigrafie e sculture, approfondisce i topoi ricorrenti, come quello degli animali o delle dita. Ricco anche il gruppo di materiali ispirati al cibo, tema a cui l’artista si dedicò fin dalla fine degli anni Sessanta del Novecento, precorrendo ancora una volta i tempi.
Il 4 novembre, giornata di apertura gratuita dei Musei Reali, la mostra Il testamento del Capitano. I giovani e la Grande Guerra tra illusioni e realtà allestita in Biblioteca Reale è aperta straordinariamente dalle 10 alle 16 (ultimo ingresso alle 15,30). Documenti e testimonianze dalle raccolte della Biblioteca Reale e da collezioni private illustrano dalla seconda metà dell’Ottocento al primo conflitto bellico il contesto sociale di generazioni che furono testimoni di eventi epocali. 
Nello stesso giorno, alle ore 17, in concomitanza con la Festa dell’Unità Nazionale e la Giornata delle Forze Armate, la visita tematica Il duca, il principe, l’imperatore. Le armi e le storie dei grandi condottieri sarà condotta in Armeria Reale dal curatore Giorgio Careddu per illustrare le figure di tre grandi strateghi militari: saranno illustrate al pubblico le armature del duca Emanuele Filiberto di Savoia, la corazza indossata dal Principe Eugenio di Savoia Soissons nella battaglia di Torino del 1706 e la spada cinta da Napoleone Bonaparte nella campagna d’Egitto e durante la battaglia combattuta a Marengo. La visita è compresa nel biglietto di ingresso.

CALENDARIO APPUNTAMENTI
– Giovedì 1 novembre alle ore 17 – Visita guidata Riconoscere i santi in Galleria Sabauda
– Venerdì 2 novembre alle ore 15 – Visita e laboratorio per famiglie Halloween: la vera prodigiosa storia al Museo di Antichità
– Venerdì 2 novembre e sabato 3 novembre alle ore 17 – Visita guidata alla Cappella Sindone 
– Sabato 3 novembre, dalle 19 alle 23 – Apertura serale straordinaria della mostra Tutti gli “ismi” di Armando Testa nelle Sale Chiablese 
– Domenica 4 novembre, dalle 10 alle 16 – Apertura straordinaria della mostra Il testamento del Capitano. I giovani e la Grande Guerra tra illusioni e realtà in Biblioteca Reale
– Domenica 4 novembre alle ore 17 – Visita tematica Il duca, il principe, l’imperatore. Le armi e le storie dei grandi condottieri in Armeria Reale
– Domenica 4 novembre dalle 14 alle 18 apertura straordinaria della collezione Gualino, terzo piano della Galleria Sabauda, in collaborazione con l’Associazione “Amici della Galleria Sabauda”.

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MUSEI REALI TORINO

www.museireali.beniculturali.it

Orari

Musei Reali sono aperti dal martedì alla domenica dalle 8,30 alle 19,30 Ore 8,30: apertura biglietteria, Corte d’onore di Palazzo Reale, Giardini

Ore 9: apertura Palazzo Reale e Armeria, Cappella della Sindone, Galleria Sabauda, Museo di Antichità

La Biblioteca Reale è aperta da lunedì a venerdì dalle 8 alle 19, sabato dalle 8 alle 14.

La Sala di lettura è aperta da lunedì a mercoledì dalle 8,15 alle 18,45, da giovedì a sabato dalle 8,15 alle 13,45.

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Biglietti Musei Reali Torino

Intero Euro 12

Ridotto Euro 6 (ragazzi dai 18 ai 25 anni).

Gratuito per i minori 18 anni / insegnanti con scolaresche / guide turistiche / personale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali / membri ICOM / disabili e accompagnatori / possessori dell’Abbonamento Musei, della Torino+Piemonte Card e della Royal Card.

L’ingresso per i visitatori over 65 è previsto secondo le tariffe ordinarie.

Nel biglietto di ingresso ai Musei Reali è compresa la mostra:

– Carlo Alberto archeologo in Sardegna (fino al 4 novembre 2018)

– Il testamento del capitano. I giovani e la Grande Guerra tra illusioni e realtà (fino al 2 febbraio 2019)

Altre mostre:
– Tutti gli “ismi” di Armando Testa (fino al 24 febbraio 2019)
Biglietti per la sola mostra: intero Euro 12 – ridotto Euro 6
Biglietti integrati Musei Reali: intero Euro 20 – ridotto Euro 10
La mostra è accessibile al pubblico dal martedì alla domenica con orario 10-19.

Ingresso e orario biglietteria

presso Palazzo Reale, Piazzetta Reale 1 dalle ore 8,30 fino alle ore 18.

Il grande silenzio di San Michele in isola

Una fitta nebbia lattiginosa avvolge Venezia nascondendo calli e canali. Anche la laguna è nascosta sotto quell’umido mantello. La luce dei lampioni si riverbera sui  lastroni  di pietra dei colli Euganei che formano il selciato della Serenissima. Il vaporetto si stacca dal molo delle Fondamenta Nuove e punta verso la prima isola che si affaccia a nord di Venezia. A mano a mano che ci si allontana dalla riva la bruma si dirada un poco e si intravede il rosso dei mattoni dei muri di cinta e il profilo scuro e cupo dei cipressi dell’isola di  San Michele, il cimitero monumentale di Venezia. Un tempo questo lembo di te terra veniva chiamato “cavana de Muran” perché offriva rifugio ai barcaioli diretti a Murano. Oggi è un luogo di pace, serenità e grandi silenzi. San Michele non fu sempre il cimitero della Serenissima. Prima dell’arrivo di Napoleone Bonaparte le salme dei veneziani venivano sotterrate negli spazi adiacenti alla chiesa parrocchiale di appartenenza — come ricordano inizioleti di campi e calli, i lenzuolini sui muri con dipinte le indicazioni stradali — e solamente i benefattori e i nobili potevano avere il privilegio di essere tumulati in chiese o chiostri.E quando non c’era più posto, i poveri resti venivano trasferiti nelle isole della laguna. Con l’editto di Saint Cloud del 12 giugno 1804 (il famoso “Décret Impérial sur les Sépultures”) venne scelta l’Isola di San Cristoforo della Pace, posizionata di fronte alle Fondamenta Nuove, per accogliere la necropoli cittadina. Nel 1837, con un lungo lavoro che si protrasse per molti anni, venne interrato il piccolo canale che divideva San Michele e San Cristoforo della Pace, formando un’unica isola, destinata interamente a cimitero cittadino. Sono molti i personaggi illustri inumati a San Michele. In due recinti sono ospitate le sepolture protestanti e quelle ortodosse, segno della millenaria accoglienza di Venezia verso le altre religioni. Il poeta e saggista americano Ezra Pound è tumulato nel settore evangelico, entrando a sinistra, tra il viale centrale e il muro di cinta. Lì riposa anche il poeta russo Josif Brodskij, Premio Nobel 1987, che a Venezia dedicò le sue Fondamenta degli Incurabili.Nella parte ortodossa s’incontra la tomba di Igor Stravinskij, grande compositore e innovatore della musica di cui si ricordano l’ Uccello di fuoco, Petruska e la Sagra della primavera. Non distante c’è quella del grande impresario teatrale russo Sergei Diaghilev, passato alla storia per aver creato i Balletti Russi, la più rivoluzionaria compagnia di danza del XX secolo, che realizzò una fusione tra danza, musica, arte e moda. Sempre nella parte ortodossa vi è anche un monumento di grande bellezza, collegato a una triste storia d’amore. E’ la tomba di Sonia Kaliensky, giovanissima nobile russa che giunse a Venezia per i festeggiamenti del Carnevale del 1907, dimorando all’Hotel Danieli sulla riva degli Schiavoni. Tra l’allegria generale di una notte di Carnevale, la ventiduenne Sonia si tolse la vita con una dose letale di laudano a causa di una cocente delusione d’amore. Sono davvero tanti gli ospiti illustri dell’isola di San Michele che vanno richiamati alla memoria. Tra questi il musicista e compositore Luigi Nono, gli storici Giulio Lorenzetti e Pompeo Molmenti, l’attore e grande interprete goldoniano Cesco Baseggio, i commediografi Riccardo Selvatico e Giacinto Gallina, i pittori e incisori Virgilio Guidi, Emilio Vedova e Mario De Luigi, lo psichiatra Franco Basaglia, straordinario medico e riformatore al quale venne intitolata la rivoluzionaria legge sulla salute mentale, lo scienziato Christian Doppler, il calciatore e allenatore Helenio Herrera, il “mago” che fece grande l’Inter di Angelo Moratti. Due note curiose meritano un accenno. I veneziani meno giovani ricordano che ancora negli anni ’50 si accedeva al cimitero dall’entrata storica a fronte delle Fondamenta Nuove e il primo novembre di ogni anno, giorno della commemorazione dei morti, veniva costruito un ponte di barche, come quello che viene posizionato per la festa del Redentore, che consentiva di attraversare la laguna e collegava Venezia all’isola. L’altra vicenda riguarda la cartolina con una veduta dell’isola dopo il tramonto che si trovava accanto alle altre immagini illustrate nei chioschi veneziani. La promessa di un appuntamento romantico s’intuiva dalla scritta invitante:”Manchi solo tu!”. Peccato che il luogo non fosse esattamente la “location” più indicata per un rendez-vous sentimentale. Evidentemente chi che le aveva fatte stampare era dotato di uno spirito decisamente burlone. Ma quello scherzo innocente non intendeva certamente mancare di rispetto a chi, veneziano o no, ha fatto dell’isola l’ultima sua dimora.

 

Marco Travaglini

Nathlie Provosty al Museo del Risorgimento

Fino al 6 gennaio 2019

Pittura astratto-concettuale. Morbida ma coraggiosa. Libera di trattenere, nelle ampie evoluzioni del segno, universi reali e mentali in cui giocano ad ampio raggio misteriose trasposizioni di memorie o di esperienze di vita o riflessi dell’anima cui siamo invitati a partecipare senza mai comprenderne a fondo i significati più veri e ben nascosti. Si presenta così l’arte di Nathlie Provosty:“Forme che slittano,l’una dentro l’altra, che dialogano attraverso richiami, echi e riferimenti cromatici oltre che concettuali”. Americana di Cincinnati (Ohio), a Nathlie Provosty, che oggi vive a New York – Brooklyn, il Museo Nazionale del Risorgimento di Torino dedica un’interessante mostra – ritornando così ad omaggiare l’arte contemporanea, nella specifica occasione della XXV edizione di “Artissima” – realizzata in collaborazione con “APALAZZO GALLERY” di Brescia. Per l’artista, si tratta della prima personale europea ospitata negli spazi prestigiosi di un Museo, pur se sue opere fanno già parte delle Collezioni di importanti Musei americani, dal Museum of Modern Art di New York al Colby College e al Farnsworth Museum, entrambi nel Maine, a Waterville e a Rockland. A Torino, nella “Sala Plebisciti” di Palazzo Carignano, la Provosty propone il monumentale lavoro (427 x 488 cm.) “Life of Forms” del 2017, un dipinto formato da quattro pannelli giustapposti, il più grande che mai abbia realizzato ma che, nonostante le dimensioni, continua a percorrere i sentieri di quella soffusa intimità e attenzione particolare ai dettagli che in generale contraddistinguono tutti i suoi quadri. In mostra troviamo anche altre due serie di lavori dell’artista, “Triptych (v)” e “Noon”, che servono a completare e a ben comprendere un breve ma intenso viaggio fra le opere più rappresentative della sua odierna produzione. Su carta o su tela la pittrice racconta in astratto una geografia di “forme” che paiono quasi apparire per caso seguendo voli mentali che sono parte viva del suo mondo. Reale e spirituale. Fra illusione e astrazione. Attraverso cifre stilistiche assolutamente attente alla definizione di dettagli che richiedono sforzi particolari di osservazione, pur   nell’uso parsimonioso e personalissimo di una tavolozza dai “colori estremi”, in cui spiccano– in un alternarsi misurato di luci e ombre – i rossi profondi, come i bianchi pallidi e luminosi e, soprattutto, i neri che più che neri sono la sapiente combinazione di blu scuro, viola e pigmenti vari di carbonio, ove spaziano immagini inattese lasciate galleggiare in fluttuanti magmi materici, alla ricerca di verità narrative non poi così necessarie alla reale comprensione (soprattutto emotiva) del quadro. Di forte suggestione è anche l’allestimento espositivo della rassegna, appositamente studiato per far dialogare le opere pittoriche con un’ambientazione sonora realizzata ad hoc dal musicista Andrea Costa, fondatore del gruppo elettronico “Monuments”, nonché autore di molte colonne sonore. La diffusione musicale è stata infatti calibrata, così da risultare ottimale all’ascolto nel punto preciso di miglior contemplazione delle opere. Allontanandosi da questo punto ideale si otterrà uno sbilanciamento sonoro fra le fonti, esattamente come la visione dell’opera diventerà parziale, o distorta nelle forme, per il mutare della prospettiva. Sabato 3 novembre, in occasione della Notte delle Arti Contemporanee, il Museo resterà straordinariamente aperto fino alle ore 23, con ingresso gratuito a partire dalle ore 18.

Gianni Milani

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“Nathlie Provosty”

Museo Nazionale del Risorgimento Italiano – Sala Plebisciti, via Accademia delle Scienze 5, Torino; tel. 011/5621147 – 5623719 o www.museorisorgimentotorino.it

Fino al 6 gennaio 2019 – Orari: mart. – dom. 10/18; lunedì chiuso

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Photo: Delfini Sisti Legnani e Marco Cappelletti, Courtesy dell’Artista e “APALAZZO GALLERY”

– Nathlie Provosty: “Life of Forms”, quattro pannelli, olio su tela, 2017 

 

Chiamparino: “Di Maio? fa solo propaganda”

Secondo il presidente della Regione Sergio Chiamparino quella di Di Maio è “propaganda pura”, poiché sarebbe impensabile pensare di spostare i fondi per la Torino-Lione sulla linea 2 della metropolitana di Torino. Dice il governatore piemontese: “Esiste un finanziamento europeo per quell’opera, e non si tratta di soldi mutuabili da altre parti, basta contrapporre il trasporto locale con le grandi opere. Bisogna guardare al Paese, non al proprio orticello. Ho visto di Maio che brindava a Marcianise, magari un giorno o l’altro brinderà al primo treno Frecciarossa sulla Torino Lione”.

 

(foto: il Torinese)