“World Press Photo”: Lectio di Fabio Bucciarelli

Fu il primo fotografo a immortalare il cadavere di Gheddafi

La sera del 20 ottobre 2011, con un coraggioso click ha fermato la storia e   firmato lo scoop della sua vita. E’ stato infatti il primo fotografo ad immortalare in una casa dei ribelli a Misuraca, con il fiuto e la destrezza del reporter di razza e non pochi rischi per la sua incolumità, il cadavere del Colonnello Muammar Gheddafi. Un’immagine che ha fatto il giro del mondo. Che gli ha dato fama e aperto la strada per i grandi reportages dedicati ai più terribili conflitti e alle crisi umanitarie internazionali. Lui é Fabio Bucciarelli, torinese, 38 anni e una laurea in Ingegneria delle Telecomunicazioni, lasciata quasi da subito a riposare ben nascosta in un cassetto, per dedicarsi alla passione totalizzante per la fotografia. Sarà lui il prossimo ospite di “World Press Photo”, la mostra internazionale di fotogiornalismo portata nel capoluogo piemontese dall’Associazione C.I.ME.Culture e Identità Mediterranee e ospitata, fino a domenica 18 novembre, negli spazi dell’ex-Borsa Valori di Torino. Sicuramente fra i grandi nomi della fotografia italiana, ma anche giornalista e scrittore, Bucciarelli terrà una public lecture, sabato prossimo 10 novembre nel Salone espositivo di via San Francesco da Paola 22. Corrispondente dalla Libia, dall’inizio della guerra civile fino alla morte di Gheddafi, dalla Siria durante la più sanguinosa battaglia di Aleppo, dal Rojava e dall’Iraq nonché dai paesi africani più dimenticati, tra cui il Sud Sudan e il Mali, Fabio Bucciarelli ha trascorso gli ultimi anni fotografando i principali eventi mondiali in Africa, Medio Oriente ed Europa. Nel 2013 il suo lavoro sulla guerra siriana è stato premiato con la “Robert Capa Gold Medal”, rilasciata dall’“Overseas Press Club of America” e il maggior riconoscimento per un fotoreporter, assegnato solo un’altra volta a un italiano, Paolo Pellegrin.  Numerosi gli altri premi conseguiti, nel 2015 Bucciarelli ha fondato a Torino, con altri fotoreporter, la cooperativa MeMo, network per fotografi freelance, e nel 2016 ha pubblicato, per i tipi dell’editrice newyorkese FotoEvidence, il suo primo fotolibro, “The Dream”, inserito fra i migliori del settore per il “Time”.

g.m.

 

Nelle foto
– Fabio Bucciarelli: il cadavere di Muammar Gheddafi all’interno della casa di un ribelle a Misuraca (Luz Photo)
– Fabio Bucciarelli
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