Settembre 2018- Pagina 43

Blitz della polizia a Borgo Aurora

Un blitz della polizia a Torino è stato effettuato ieri sera in corso Principe Oddone nel Borgo Aurora. Sequestrate una quarantina di dosi di eroina, crack e cocaina che erano  nascoste tra le aiuole. Il quartiere è molto “caldo” per quanto riguarda lo spaccio e la criminalità e da tempo sono attivi comitati e associazioni di cittadini che chiedono l’intervento delle istituzioni. Nell’operazione di polizia cinque stranieri sono stati accompagnati all’ufficio immigrazione per la verifica della regolarità loro posizione in Italia.

La Mole e la luna

Una suggestiva immagine serale del monumento simbolo di Torino, scattata per il Torinese da Maria Siragusa

 

Mondiali Tiro Campagna, i piemontesi convocati per l’evento iridato di Cortina


Foto Augusto Bizzi – Archivio

La nazionale italiana di tiro di campagna è da oggi a Spormaggiore (Trento) per l’ultimo raduno in preparazione ai Mondiali di specialità. Il collegiale si concluderà lunedì 3 settembre e nella stessa giornata gli azzurri arriveranno a Cortina, teatro dell’evento iridato dal 4 al 9 settembre. Sono ufficiali i convocati e nella lista – 18 arcieri Senior e 10 Junior suddivisi nelle tre divisioni olimpico, compound e arco nudo – compaiono anche diversi arcieri piemontesi. Nell’olimpico Senior c’è il torinese Marco Morello (Aeronautica Militare/Iuvenilia), mentre nell’olimpico Junior figura l’altra torinese Aiko Rolando (Arcieri Iuvenilia). Nel compound Senior vestiranno la maglia azzurra Giuseppe Seimandi e Irene Franchini, in questi giorni agli Europei targa, entrambi tesserati per Fiamme Azzurre e Arcieri delle Alpi; nella stessa divisione Junior è convocato Alex Boggiatto (Ar.Co. Arcieri Collegno). Piemonte presente anche nello staff tecnico della nazionale, con il Responsabile Tecnico di settore Giorgio Botto e il tecnico Matteo Fissore (l’elenco di tutti gli arcieri convocati e dei membri dello staff a questo link).

Anziani e fine dell’estate: innovare con progettualità

In Piemonte gli anziani, così definiti per età anagrafica (dai 65 anni in su), sono il 25,1% della popolazione (dati ISTAT 2017). Ora, con l’aumentare dell’aspettativa di vita, si distinguono due fasce d’età: gli anziani giovani (quelli fino ai 75 anni d’età) e gli anziani veri e propri. Il 48,7% delle famiglie composte da persone sole sono anziani di 65 anni e più, di cui il 17,0% delle persone ha un’età compresa fra i 65 e i 74 anni; il 20,7% delle persone fra i 75 e gli 84 anni; l’11,1% persone con più di 85 anni (dati Istat 2015). “L’esperienza di solitudine – afferma Barbara Rosina (Presidente Ordine Assistenti Sociali del Piemonte) -, connotata da profonda sofferenza, non può lasciare indifferenti le istituzioni, i servizi sociali, come neanche i comitati di quartieri, l’associazionismo, i vicini di casa. Diversi però sono i fattori che concorrono, accanto alla solitudine, verso una riduzione del benessere e della qualità di vita delle persone anziane: la crisi economica e lavorativa che ha comportato in diversi casi la fuoriuscita dal mercato del lavoro prima dell’età pensionabile; la configurazione della famiglia come mononucleare (composta cioè da una sola persona); il perpetuarsi di un welfare familistico in cui “i nonni” sono ancora gli unici ad essere da un lato deputati alla cura dei nipoti, dall’altro detentori di un bacino economico a cui i giovani è negato il raggiungimento”. “Occorre agire per individuare progetti volti alla socializzazione, incrementare ruolo attivo dell’anziano nella società tutta (contesti intergenerazionali), incoraggiare protagonismi, non solo legati all’associazionismo, e aumentare le opportunità formative (Life Long Learning)”.

 

(foto: il Torinese)

La storia (a lieto fine) dell’elefante Maya

Tra i parchi zoologici riconosciuti dalla legge in Italia, circa una cinquantina, il Safari Park Lago Maggiore (Pombia-Novara) si impegna a portare avanti i progetti legati alla tutela degli animali


Uno di questi si chiama SOS Elefanti Onlus, una fondazione senza fini di lucro istituita nel luglio 2011 con lo scopo di promuovere la conservazione degli elefanti del Borneo. La missione di SOS Elefanti Onlus è quella di fornire supporto tecnico e finanziario ai programmi di gestione e protezione degli elefanti presenti nelle loro rispettive aree. SOS Elefanti si occupa inoltre dell’assistenza nella gestione di zone protette per elefanti e del supporto alle iniziative di riproduzione in cattività e ai programmi di ricerca condotti nei Paesi di origine dell’elefante del Borneo. Una parte dell’incasso dell’ingresso al parco viene destinata proprio al finanziamento di SOS Elefanti per l’acquisto di equipaggiamento, nutrimento e tutto ciò che è necessario per la tutela e la conservazione degli elefanti. Grazie a SOS Elefanti Onlus, lo scorso giugno al Safari Park Lago Maggiore è arrivata Maya, un bell’elefante femmina di razza indiana, la più comune delle quattro sottospecie di elefante asiatico che arriva a misurare fino a 6,5 m di lunghezza per 3 metri di altezza e 5 tonnellate di peso.
Classe 1968, Maya sembra portare dentro lo spirito e il carattere forte di chi lotta per conquistare i propri diritti… e lei ci è riuscita! Liberata a Marsiglia, Maya è arrivata in Italia al Safari Park Lago Maggiore denutrita, con un’artrosi agli arti posteriori ed una brutta infezione all’arto posteriore destro. Da subito nutrita e curata, Maya ha ora una casa e tutto l’amore che fino a pochi mesi fa gli è stato negato. Grazie ad SOS Elefanti nuove stalle e alloggi sono stati costruiti per ospitare Maya, un luogo accogliente in cui si può muovere in tutta libertà senza essere disturbata dal pubblico. In futuro, solo
quando Maya sarà pronta, altri elefanti che come lei non sono stati fortunati nella vita, arriveranno a
farle compagnia. Lo staff esperto di Safari Park Lago Maggiore che già negli anni passati si è occupato delle cure e del reinserimento nel proprio habitat di alcune specie animali (ricordiamo il caso delle tigri siberiane Drako e Kuma), sta riservando a Maya una dieta a base di verdure ed integratori che in poco tempo la renderanno più forte. Safari Park Lago Maggiore non ha voluto comunicare immediatamente l’arrivo di Maya per tutelarne  la sua incolumità e per proteggerla dall’occhio curioso di un pubblico che, seppur affettuosamente, non vede l’ora di conoscerla e di fare il tifo per lei. Maya ha bisogno dell’appoggio e dell’incoraggiamento di ognuno di noi! Presto sarà attiva una pagina a lei dedicata sul sito www.safaripark.it. Seguitela anche sulla pagina Facebook del parco: @pombiasafaripark. E non dimenticate gli hashtag #sosteniamomaya #soselefanti.

Poli, crescono le preimmatricolazioni

Si conferma il trend positivo degli studenti che scelgono il Politecnico di Torino: sono 12.400 (+4% rispetto al 2017/18) e sono sempre più preparati. Negli ultimi cinque anni i preimmatricolati sono cresciuti del 50%

 

Sempre più studenti scelgono il Politecnico di Torino per il proprio percorso di studio, confermando un trend ormai pluriennale; per il 2018/2019 è stata raggiunta la quota di 12.400 iscritti ai test per i corsi di Ingegneria, Architettura, Design e Pianificazione dell’Ateneo, con un incremento globale del +4% rispetto allo scorso anno.

 

Per quanto riguarda gli aspiranti ingegneri, il numero dei preimmatricolati provenienti da Regioni italiane diverse dal Piemonte e dall’estero continua a essere superiore rispetto a quello dei residenti in Piemonte: sono il 60% e arrivano dalle Regioni storicamente più legate all’Ateneo come Sicilia, Puglia, Lazio, Liguria, Sardegna, Calabria.

 

I Paesi stranieri più rappresentati sono la Turchia e la Cina: in quest’ultimo Paese per il terzo anno consecutivo sono state organizzate sessioni in loco del test di ammissione, un’azione mirata a incentivare la partecipazione ai test d’ingresso da parte degli studenti stranieri che risiedono in Paesi geograficamente più lontani. Nonostante l’introduzione della soglia minima e del test obbligatorio anche per chi ha studiato all’estero, per quest’anno il numero degli studenti stranieri che intendono iscriversi al Politecnico si mantiene in linea con lo scorso anno. Fra i corsi di laurea in crescita, nell’area dell’Architettura spicca Design e Comunicazione Visiva con+18,5% rispetto allo scorso anno; nell’area dell’ingegneria invece Ingegneria Aerospaziale (+18%),Ingegneria Biomedica (+16%), Matematica per l’ingegneria (+15%), Ingegneria Chimica e Alimentare(+14%), Ingegneria Gestionale (+13%). Gli iscritti al test nazionale per l’accesso al corso di laurea in Architettura sono 674, sostanzialmente in linea con lo scorso anno.

 

Particolarmente significativo quest’anno è l’aumento della qualità degli studenti che hanno sostenuto il test nelle sezioni anticipate: il 50% di loro ha ottenuto un punteggio superiore al 50/100 (lo scorso anno era il 40%) il 30% ha raggiunto la soglia di 60 (lo scorso anno era il 23%). Di contro, gli studenti che hanno ottenuto un punteggio inferiore alla soglia del 20% sono solo il 5% (lo scorso anno erano il 10%). Gli iscritti ai test che hanno ottenuto un voto alla maturità pari a 100 e 100 e lode sono il 25% (stabile rispetto allo scorso anno).

 

“Gli studenti e le loro famiglie continuano a scegliere il nostro Ateneo, che offre percorsi di studi riconosciuti a livello internazionale e apprezzati dalle aziende”, commenta il Rettore del Politecnico di Torino Guido Saracco, che prosegue: “A questi ragazzi che entreranno a settembre nelle nostre aule noi garantiremo un modello formativo fortemente innovativo, con percorsi di apprendimento sempre più incentrati sullo studente, per favorirne l’autonomia nello studio e la maturazione di senso critico, capacità progettuale e responsabilità sociale, elementi essenziali per confrontarsi in modo ancora più proficuo con il mondo del lavoro e per rispondere alle nuove sfide poste dalla società. Per questo, proporremo forme flessibili e personalizzate di insegnamento, con modalità innovative e multimediali, e miriamo ad aprire al più presto un Teaching Lab, un centro per il miglioramento continuo della didattica sull’esempio di analoghi centri di molte scuole internazionali”.

 

Il 30 e 31 agosto si svolgerà l’ultima sessione dei test per Ingegneria, Pianificazione territoriale, urbanistica e paesaggistico-ambientale e Design e Comunicazione visiva; il 6 settembre, toccherà invece agli aspiranti architetti sostenere la prova di accesso regolata dal Ministero. Come di consueto i risultati dei test saranno pubblicati sulla pagina personale degli studenti.

 

Longobardi a Moransengo

Si sale dalla statale 590 “della Valcerrina” scendendo in direzione di Cavagnolo (o viceversa percorrendola da Torino in direzione di Murisengo – Casale Monferrato) oppure, sempre in territorio del Comune di Cavagnolo, dopo aver lasciato alle proprie spalle l’abbazia di Santa Fede, e si giunge, dopo alcuni chilometri, all’abitato del Comune di Moransengo.

E’ un centro della Valcerrina astigiana, al confine con la Città Metropolitana di Torino e appartenente alla Diocesi di Sant’Evasio (di Casale Monferrato). La fonia del nome rivela la sua origine longobarda e nei secoli passati il suo territorio è stato fortemente legato alle vicende storiche del Marchesato del Monferrato. Successivamente venne infeeudato ad alcune famiglie dominanti il territorio di Montiglio. Ne costituiscono un elemento fondante la presenza di una antichissima via di comunicazione che da Casalborgone giungeva sino a Moransengo, nonché la sua presenza al Comune di Brozolo che in passato era un centro di certo rilievo. Il paese ha una ripartizione territoriale, che trova riscontro nei documenti storici e vede il capoluogo, oggi centro storico, la “Valle dei Nervi”, oggi diventata Valle Nervi, la regione di Gerbole e la regione di Cerretto. Il territorio è intensamente coltivato a vigneto. Il centro storico si adagia su una lunga dorsale collinare che domina la valle. Al suo ingresso si trova la parrocchiale intitolata ai Santi Agata e Vitale di fattura settecentesca, con la facciata nel caldo colore del cotto. Fuori dall’abitato, su un colle alto sorge il Castello, acquistato nel 1680 dal mercante Andrea Galiziano che poi assunse il titolo di conte. Nel 1704, in seguito all’assedio delle truppe francesi (erano i tempi della Guerra di Successione al trono di Spagna, in cui i Savoia erano impegnati al fianco delle potenze europee dell’epoca contro i franco – spagnoli e nel 1713 e nel 1714, con la pace di Utrecht e di Rastatt, portarono a casa la corona regia) i paese venne saccheggiato ed il castello incendiato. Dopo il sacco il nucleo abitativo si spostò verso l’attuale parrocchiale ed il castello subì radicali trasformazioni che lo portarono ad assumere l’attuale aspetto di residenza signorile. Il maniero, costituito da due corpi uniti ad angolo, di altezza diversa, presenta la parte più interessante nella facciata principale, preceduta da un doppio scalone. Attualmente è proprietà privata. Nel parco la chiesa di San Grato presenta un’abside la cui conformazione la fa risalire al periodo romanico anche se risulta difficile una datazione. Una interessante pubblicazione per conoscere a fondo la storia, anzi le storie collegate alla comunità del comune collinare della Valcerrina astigiana, è “Moransengo – Tra storia e memorie del tempo”, realizzato a cura di Susanna Chiesa e Piero Perdomo con il contributo del Comune, nel 2007. Un ringraziamento particolare per questa “tappa” di Valcerrina Sconosciuta va a Massimo Ghigo e Piera Sesia, rispettivamente sindaco e vice sindaco di Moransengo.

Massimo Iaretti

 

Peperone in 5 minuti

“Peperò” | 69^ edizione dal 31 agosto al 9 settembre

La Fiera Nazionale del Peperone di Carmagnola lancia un’altra grande novità. Esordisce a livello nazionale il nuovo packaging a valigetta del Consorzio del Peperone, per un asporto semplificato rispetto alle classiche cassette, che conterrà in regalo il ricettario “Peperone in 5 minuti” con 30 idee veloci di consumo a cura di altrettante food blogger italiane. La Fiera Nazionale del Peperone di Carmagnola, la più grande manifestazione fieristica italiana dedicata a un prodotto agricolo, inizia il 31 agosto e proporrà fino al 9 settembre 10 giorni di eventi gastronomici, culturali ed artistici per tutti i sensi e per tutte le età. Un importante evento collaterale è “Il Foro Festival” con il concerto di ERMAL META il 3 settembre.

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Nella fotografia, da sinistra a destra: Il presidente del Consorzio del Peperone Domenico Tuninetti, il Sindaco Ivana Gaveglio, l’Assessorfe Gian Luigi Surra

“Ostia Beach”

Tra i ricordi di questa estate, tragica per il nostro paese per la tragedia del ponte Morandi di Genova, di sicuro mi resterà il matrimonio al quale sono stato invitato ad Ostia. Quando ho ricevuto l’invito insieme al piacere, cosa non sempre scontata, la curiosità per il luogo dove ci sarebbe stata la cena, la “famosa” Ostia. Formalmente un quartiere di Roma, il X* Municipio, come vengono chiamate le Circoscrizioni nella capitale , una città di oltre 230 mia abitanti nella realtà. Negli ultimi anni è diventata tristemente famosa per gli episodi di cronaca legati alla presenza di di una forte , arrogante e violenta malavita organizzata. Così sono entrati , attraverso l’informazione, ed hanno acquisito notorietà i cognomi di alcune delle principali famiglie , Spada, Fasciani ed altre, una vera e propria organizzazione mafiosa. Prima per me era solo il Lido di Roma ed in anni più recenti il famoso video parodia , un vero “cult” con oltre due milioni di visualizzazioni, ” Ostia Beach “. Così nel pomeriggio, una sobria ma , per il meteo, caldissima cerimonia a Maccarese nel Castello di San Giorgio in passato appartenuto , tra gli altri, ai Pallavicini e Ruspigliosi ed ora al Gruppo Benetton il trasferimento ad Ostia. La cena, in un elegante , quasi raffinato, stabilimento balneare con annesso ristorante ed una bella e moderna terrazza. Così a parte un paio di “mise” un po’ eccessive ed il modo per noi folcloristico di accorciare i nomi delle persone , Barbara in Bà, Paola in Pà ed il “mio” Roberto in Robbè con almeno due se non tre “b”, ho guardato il lungomare dall’alto. Durante lo splendido tramonto, prima dell”arrivo delle tenebre, ho potuto osservare quello che, fino ad allora, avevo solo letto sui giornali. A vista d’occhio una muraglia di cemento che per diversi chilometri , sono una settantina gli stabilimenti balneari di cui quasi trenta abusivi, non permette a nessuno la vista del mare . In una città di mare lo stesso non si vede. È così quello che è un bene di tutti , il mare e la spiaggia, e che consente ai privati di fatturare un miliardo e mezzo di Euro non rende praticamente nulla allo Stato. Un numero sterminato di abusi edilizi, colate di cemento, edifici e cabine , non mobili come dovrebbero essere ma permanenti , campetti sportivi e….. di tutto e di più . In alcuni punti l’erosione del mare ha reso praticamente una striscia quella che una volta era una lunga e bella spiaggia di sabbia . Se non prevalesse la ragione verrebbe voglia di tifare e sperare per una grande mareggiata che spazzasse via tutto e ripristinasse l’equilibrio e l’armonia della natura sugli scempi realizzati dall’uomo.

Si traveste da finanziere per lo sconto sull’auto. Ma in concessionaria c’era la vera Gdf

E’ stato denunciato a piede libero dalla Guardia di Finanza  di Pesaro  un dipendente dell’Agenzia delle Entrate di Torino  che si era qualificato come colonnello del Corpo, allo scopo di ottenere una migliore valutazione della propria auto da un rivenditore a Fano. Ma nel negozio c’erano due veri militari delle fiamme gialle per un controllo di routine. L’uomo indossava una polo grigia con stemma e scritta Guardia di Finanza, abbigliamento che ha insospettito i finanzieri.