Settembre 2018- Pagina 23

Filo lungo filo un nodo si farà

Storia, Leggende e Prodotti dell’Artigianato Tessile 24^  Edizione

21, 22 e 23 settembre 2018  

ECOMUSEO VILLAGGIO LEUMANN

 Corso Francia 313 – Collegno 

L’Associazione Amici della Scuola Leumann organizza, dal 21 al 23 settembre 2018, la 24a edizione di “Filo lungo filo, un nodo si farà” presso l’Ecomuseo Villaggio Leumann di Collegno (TO).L’iniziativa, nata nel 1995 per valorizzare il Villaggio Leumann come documento di assoluto valore nell’ambito dell’Archeologia Industriale torinese e come momento di riflessione e incontro tra artigiani tessitori e studiosi dell’arte tessile, anno dopo anno ha testimoniato e continua a testimoniare l’impegno, a volte quasi eroico, di perpetuare un patrimonio storico artigianale che rischia di andare perduto.Filo lungo filo. un nodo si farà raccoglie in sé grandi potenzialità di far riscoprire al grande pubblico un’arte antica come l’uomo, l’arte del tessile a mano e di restituire dignità al lavoro di tanti artisti artigiani.Il Convegno di quest’anno, che avrà luogo il 21 settembre, dalle ore 17 alle 20 ed è dedicato alla FIBER ART, la mostra-mercato, le mostre e la sfilata di abiti realizzati dagli espositori, rappresentano momenti significativi del percorso creativo perseguito con costanza e determinazione da chi ogni anno viene a Leumann a presentare i propri manufatti, a volte vere opere d’Arte.L’iniziativa, che rientra tra gli eventi della Settimana della Cultura promossa da UNI.VOC.A., viene realizzata con il patrocinio della Città di Collegno, della Regione Piemonte e della Città Metropolitana di Torino e la collaborazione del Coordinamento Tessitori, di Diffusione Tessile e dell’Alfatre Gruppo Teatro.Sabato 22 e domenica 23 settembre sono previste visite guidate al Villaggio Leumann.

 

Per informazioni:

Associazione Amici della Scuola Leumann   Onlus di Volontariato Culturale

Corso Francia 345 – 10093 Collegno (To)

tel. 347 3596056 www.villaggioleumann.it e-mail: info@villaggioleumann.it

 

Per un nuovo riformismo

di Giorgio Merlo

Che il destino politico ed elettorale del Partito democratico sia segnato ormai lo condividono quasi tutti. Tranne, forse, gli ultimi reduci che partecipano con devozione e commozione alle kermesse delle feste della ex Unità. Un destino che è il frutto di molte componenti e che, forse, non vale neanche più la pena di soffermarsi con eccessiva insistenza. Ora, il vero nodo politico non è il destino politico ed elettorale di quel partito. Del resto, per chi come noi non ha mai avuto una concezione sacrale o dogmatica o assolutista del partito ma lo ha sempre e solo considerato un mezzo per centrare degli obiettivi politici e sociali, che il Pd cambi, si sciolga, si divida – come auspicano Orfini e ormai moltissimi altri esponenti nei Dem – o decreti semplicemente la sua confluenza in un nuovo contenitore, non importa granché. Quello che, al contrario, resta al centro dell’agenda politica e’ come ricostruire un campo riformista, democratico e di governo alternativo al sovranismo leghista e al populismo in salsa grillina. Senza evocare gli scenari divertenti e fantasiosi di Eugenio Scalfari che disegna un futuro politico con un Pd al 30% dei consensi e un altro partito, cosiddetto “liberal democratico” e sempre creato dal Pd, attorno al 20%, sul tappeto resta il tema di come dare gambe politiche ed ossatura organizzativa a questo campo riformista. E, forse, ha centrato il problema una recente riflessione di Marco Follini quando evidenziava la necessità di una riscoperta attiva e moderna delle singole identità politiche per poi ricostruire insieme una coalizione plurale, inclusiva e autenticamente riformista. Del resto, tramontati i “partiti plurali” ed esauritasi definitivamente la stagione della “vocazione maggioritaria” del Partito democratico, l’unica ricetta credibile per evitare di essere travolti in modo irreversibile dalle forze sovraniste e populiste resta quella di creare una sintesi politica frutto del contributo di tutte quelle culture politiche che sono state forse troppo frettolosamente archiviate e sacrificate sull’altare della rottamazione renziana e della ineluttabilità del “pensiero unico”. Una stagione, quella renziana, e avallata opportunisticamente da tutte le più svariate tribù interne, che tra le molte altre cose ha ridotto i vari filoni ideali che contribuirono a fondare il Pd ad un semplice orpello ornamentale da celebrare nei convegni e poco piu’. Salvo, poi, prendere atto che tramontata la vocazione maggioritaria e distrutto la “cultura della coalizione” il campo riformista e’ apparso disarmato, impaurito e soprattutto incapace di dar vita ad una credibile e seria alternativa politica, culturale e programmatica. E il compito di coloro che oggi non si rassegnano al pensiero unico, al dominio del capo di turno e alla cancellazione della distinzione tra destra e sinistra, tra riformisti e conservatori, tra populisti e popolari, hanno il dovere di rideclinare le culture politiche – a partire dalla tradizione popolare e cattolico sociale e democratica – per contribuire, insieme, a dar vita ad una alleanza politica che sappia di nuovo porsi come guida per un governo democratico e riformista del nostro paese.

I Giochi della Gentilezza

Il 21 e 22 Settembre si svolgerà, in tutta Italia, la 3° edizione della Giornata Nazionale dei Giochi della Gentilezza, ricorrenza ideata nel 2016 dall’Associazione Culturale Cor et Amor per festeggiare la gentilezza e favorire la diffusione della sua pratica, ponendo particolare attenzione a bambini e ragazzi. La gentilezza rappresenta una delle strade che si possono percorrere per raggiungere la felicità ed allora aiutiamo bambini e ragazzi ad essere felici, circondandoli di gentilezza, a casa, a scuola, nello sport e nel tempo libero; dei bambini felici oggi, saranno degli adulti felici domani, capaci di avere una visione più positiva della vita e della società. I Giochi della Gentilezza consentono di rendere pratica la gentilezza, permettendone l’allenamento; come ci si può allenare per migliorare le prestazioni in un disciplina sportiva, lo si può fare anche con la gentilezza, per vivere più felicemente. Le caratteristiche di un Gioco della Gentilezza: consente di conoscere ed allenare la pratica della gentilezza; si svolge con materiali semplici, di facile reperibilità ed economicamente accessibili; può essere ideato e proposto da chiunque; è facilmente riproponibile; tiene in considerazione il benessere e la crescita (cognitiva, emotiva e motoria) della persona. La partecipazione alla Giornata Nazionale dei Giochi della Gentilezza è gratuita, la ricorrenza è libera da sponsor. Possono partecipare singole famiglie, oppure gruppi di famiglie, classi (dall’asilo nido alle scuole primarie di primo grado), o interi istituti comprensivi, associazioni sportive con i propri settori giovanili, associazioni culturali, gruppi ricreativi, biblioteche, musei, gruppi scout, ludoteche, oratori…. I partecipanti devono scegliere un Gioco della Gentilezza a cui giocare (tra quelli condivisi su giocopediadellagentilezza.it , inventati dagli stessi partecipanti, oppure giochi già esistenti, come quelli sportivi, ad esempio la pallacanestro, la pallavolo, il calcio, gli scacchi, il rugby, o tradizionali per esempio bandiera, il gioco delle stauine), comunicare la propria partecipazione, in autonomia, compilando il form su giornatanazionaledeigiochidellagentilezza.it e durante le giornate del 21 e 22 settembre giocare all’attività ludica prescelta, con gentilezza (per esempio prestando attenzione al rispetto delle regole di gioco, accettando il risultato con serenità, provando empatia e gratitudine per gli altri giocatori per avere giocato insieme…), a conclusione del gioco i giocatori ed i conduttori dovranno dedicare del tempo a riflettere su cosa apprezzare dell’esperienza ludica e di gentilezza vissuta. Durante le giornate potrà essere previsto lo svolgimento di un Gioco della Gentilezza anche nell’ambito di iniziative, eventi, feste già programmate. I partecipanti che lo vorranno, a conclusione della Giornata Nazionale dei Giochi della Gentilezza, potranno inviare via email a 22settembre@igiochidellagentilezza.it , oppure tramite whatsapp al 328.2955915, immagini, video, pensieri scritti riguardanti il l’esperienza ludica vissuta, contribuendo a creare una memoria comune e condivisa della ricorrenza. Per questa edizione sono diversi i testimonial, che hanno a che fare con la gentilezza, che hanno accettato di sostenere, con il proprio bell’esempio, la ricorrenza: Silvia Selo insegnante della Scuola Primaria di Scampia (Na), Luca Streri economista e presidente dell’Associazione Semi Onlus, papà Livio Ragginocon il piccolo Luca che è stato insignito il bambino più buono d’Italia nel 2016, Iacopo Melio presidente dell’Associazione Onlus Vorrei Prendere il Treno, sostenitore dei diritti delle persone pluriabili, Saverio Tommasi autore di importanti reportage d’inchiesta e di “Siate ribelli praticate Gentilezza”, Cristina Milani Presidente del World Kindness Moviment ed autrice di “La forza nascosta della gentilezza”. Numerosi anche gli enti che hanno già concesso il proprio patrocinio: il Coni Nazionale , il Cip Nazionale, l’Autorità garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza, la Presidenza della Camera dei Deputati, numerose Federazioni Sportive, 6 Regioni (Abruzzo, Piemonte, Valle d’Aosta, Emilia Romagna, Lazio, Puglia), 165 Comuni (tra cui quelli Piemontesi: Provincia di ALESSANDRIA, Comune di AGORDO (Bi), Città di ALESSANDRIA (Al), Comune di ANDRATE (To), Comune di BALMUCCIA (Vc), Comune di BARDONECCHIA (To),  Comune di BOLLENGO (To), Comune di BELLINZAGO NOVARESE (No), Comune di CANDIOLO (To),  Città di CASALE MONFERRATO (Al), Comune di CASARANO (Al), Città di CHIVASSO (To), Comune di CRISSOLO (Cn), Comune di GAIOLA (Cn),  Città di IVREA (To), Comune di LENO (To), Comune di LOZZOLO (Vc), Comune di MADONNA DEL SASSO (Vb), Comune di MARANO TICINO (No),  Comune di MONTEGROSSO D’ASTI (At),  Comune di NOMAGLIO (To), Città di ORTA SAN GIULIO (No), Comune di POIRINO (To), Comune di PONDERANO (Bi), Città di RACCONIGI (Cn), Comune di RIVAROLO C.SE (To),  Comune di SALERANO C.SE (To), Comune di SAMONE (To), Comune di SANT’AMBROGIO DI TORINO (To), Comune di SAN GIUSTO C.SE (To), Comune di SAN SALVATORE MONFERRATO (Al), Comune di SCARMAGNO (To),  Comune di SEDICO (Bl), Comune di SELVA DI CADORE (Bl), Città di TORINO (To), Comune di TORRAZZO (Bi), Comune di TORTONA (Al), Comune di VIDRACCO (To); mentre gli aderenti ad oggi sono 2847. C’è tempo sino al 20 Settembre per compilare il form di partecipazione. Per la Regione Marche sarà l’Associazione C’era una Volta con sede a Monteprandone (AP), presente sul territorio e presieduta da Clelia Spotorno, a coordinare la ricorrenza a livello locale.

Ronaldo festeggia la doppietta. Granata furiosi per la Var

Cristiano Ronaldo sui social esulta per i primi gol targati Juve, contro il Sassuolo battuto per 2-1: “Sono molto felice di aver segnato la mia prima doppietta con la maglia della Juve e soprattutto di aver contribuito a questa importante vittoria della squadra!”.

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Il toro pareggia con l’Udinese per 1-1 ma il d.s. granata polemizza per le modalità di uso della Var: “Siamo stati penalizzati per la decisione di annullare il gol regolare di Berenguer. E non è la prima volta. Valeri – dice Petrachi alla Gazzetta dello Sport –  ha fischiato prima che la palla andasse in rete non permettendo alla Var di essere impiegata, il protocollo prevede il contrario. Perché?”

 

(foto Luca Tonatto)

 

Il migliore boscaiolo d’Italia arriva dall’Alto Adige

Il migliore boscaiolo d’Italia arriva dall’Alto Adige ed è Karl Ennemoser, che ha raggiunto 155 punti, trionfando nella prove di cambio catena, sramatura e taglio con accetta

Un successo la finale del campionato italiano dei boscaioli e la Fiera Internazionale “Boster Nord Ovest 2018” di Oulx. Oggi, domenica 16 settembre, si è conclusa la nona edizione biennale della fiera dedicata all’economia forestale e alle filiere bosco-legno, un mondo sempre più importante e in continua crescita: un centinaio di espositori, 145 marchi rappresentati, 150 macchinari messi in funzione, 120 tonnellate di legname lavorato, 10.000 mq di area commerciale e poi numerosi convegni, incontri, seminari e visite guidate che hanno animato la fiera.  Il primo bilancio è molto positivo e le aziende sono soddisfatte, come lo sono stati gli esperti boscaioli che, a suon di accette e motoseghe, si sono dati del filo da torcere già a partire dalle 9 di ieri mattina. Seconda posizione nella classifica individuale per il toscano Iagor Toninelli, con 140 punti; il terzo posto se l’è aggiudicato un altro toscano, Stefano Pellegrini, con 130 punti. Nei tre giorni della manifestazione, sono state registrate oltre 8.000 presenze, confermando il flusso del 2016: la pineta di Beaulard è stata ancora una volta la location ideale per la fiera – l’unica in Italia interamente all’aperto e in ambito alpino – volta alla valorizzazione dell’economia forestale e delle filiere bosco-legno. Elena Agazia, amministratore della società organizzatrice di Boster, la Paulownia Italia, è soddisfatta della riuscita dell’evento e contenta che tutto sia andato per il meglio: “L’appuntamento è per il 2020, quando taglieremo il traguardo delle 10 edizioni biennali: grazie alla collaborazione di Regione Piemonte, Città Metropolitana, Comune di Oulx, Coldiretti e Consorzio Forestale Alta a Valle Susa, Boster si conferma il più grande evento italiano nel settore forestale”.Boster è stata una vera festa del bosco, che i tanti visitatori – dall’Italia, dalla Francia e dall’estero – hanno potuto scoprire a Oulx: l’appuntamento è per il 2020.

Mototerapia all’ospedale Regina Margherita

Lunedì 17 settembre 2018 si terrà per la prima volta l’evento FREE STYLE SHOW – Mototerapia, presso l’ospedale Infantile Regina Margherita, in collaborazione con Casa UGI.Il professionista Vanni Oddera si esibirà in numerose e spettacolari esibizioni con la propria moto all’esterno ed all’interno dei reparti dell’ospedale per la felicità dei piccoli pazienti ricoverati. Il primo spettacolo di moto free style si terrà alle ore 10,30 all’esterno nell’area appositamente allestita all’ingresso di via Zuretti 21, vicino al Pronto soccorso, dove accederanno in aree prestabilite i pazienti, i loro familiari ed il personale. Lo spettacolo avrà una durata di circa 15 minuti. Nell’area messa a disposizione verrà inoltre allestita una zona con mini moto per i piccoli pazienti che volessero intrattenersi.A seguire dalle ore 11,30 alle ore 14,30 lo spettacolo proseguirà all’interno dell’ospedale con moto elettriche con percorsi individuati all’interno di alcuni reparti, quali Oncologia degenza e day hospital; Pediatria universitaria; Cardiologia e Cardiochirurgia; Chirurgia media / bassa intensità.Infine nel pomeriggio dalle ore 15 alle ore 16 si chiuderà con il secondo spettacolo all’esterno con moto free style con modalità e durata equivalente alla mattina.

 

Atteso ritorno (con sorpresa) di Noseda al Regio

Prima stagione concertistica  per il nuovo Sovrintendente della Fondazione, William Graziosi 

Anche quest’anno una ricca stagione concertistica, giunta alla sua ventiduesima edizione, affiancherà, con dodici appuntamenti, la stagione lirica 2018/19 del Teatro Regio di Torino. Reduce dal successo della tournée estiva a Montrux, l’ Orchestra del Teatro Regio, accanto alla Filarmonica di Torino, sarà impegnata in un programma in cui più concerti vedranno anche quale protagonista il coro, con la presenza di ben due Requiem, di Brahms e di Faure’. Il primo sarà inserito nella serata del 27 ottobre, per la direzione del maestro Pinchas Steinberg, ospite delle maggiori istituzioni musicali internazionali, e che vanta un rapporto artistico privilegiato con il teatro Regio. Mercoledì 20 febbraio 2019 il Requiem di Faure’ sarà affiancato alla musica di Petr Il’ic Cajkovskij in un concerto dove Orchestra e Coro del Teatro Regio saranno diretti da Michele Mariotti. Il 17 novembre di quest’anno sarà protagonista di un concerto il compositore e pianista Ezio Bosso, con la sua “Sinfonia Oceans”. Bosso è sicuramente una delle voci più interessanti tra i compositori contemporanei e le sue partiture sono eseguite nei templi della musica classica, quali la Royal Opera House ed il Bolshoj. Il 30 gennaio prossimo sarà presente al Regio Valery Gregiev ed il 18 aprile 2019 Roland Boer con l’ Oratorio “Elias” di Mendelssohn. Il maestro concertatore Sergey Galaktionov, anche violino solista, dirigerà l’Orchestra del Teatro Regio in un ricco programma comprendente brani di Mozart e Sostakovic, tra cui l’intensa Sinfonia da camera op. 110 a, la trascrizione effettuata da Rudolf Barsaj del Quartetto per archi n. 8 op. 110. Lo spartito reca un sottotitolo piuttosto significativo, dedicato alle ” ittime del fascismo e della guerra”, includendo al suo interno molte autocitazioni di lavori precedenti del compositore, quasi che Sostakovic si ritenesse vittima di quelle tirannie. Tra le peculiarità della stagione concertistica la sonorizzazione, già sperimentata da cinque anni, di un film in diretta. Questa volta la scelta si è concentrata su “Il Circo” di Chaplin, che verrà musicato il 4 marzo prossimo sotto l’attenta guida del maestro Timothy Brock. Concerto prenatalizio il 17 dicembre prossimo dal titolo “Profumo di Natale”, in cui Nuno Coelho dirigerà Orchestra e Coro delle Voci Bianche del Regio e del Conservatorio. Jazz ed arrangiamenti saranno poi i protagonisti del concerto che aprirà il nuovo anno, il 14 gennaio 2019, con gli Swingle Singer, con ensemble vocale ed orchestra. Atteso ritorno sul podio, infine, per il maestro Gianandrea Noseda, per un concerto a sorpresa, proposto nella sua formula a sorpresa per il quarto anno consecutivo, sempre accolto molto favorevolmente dal pubblico.

 

Mara Martellotta

CONCLUSA A BRICHERASIO L’ESERCITAZIONE SUL RISCHIO SISMICO

A Bricherasio, in provincia di Torino, si è conclusa nella tarda mattinata del 15 settembre l’esercitazione sul rischio sismico “Terremoto 2018, diamoci una scossa”

La simulazione, durata due giorni, è stata organizzata dall’Amministrazione Comunale di Bricherasio in collaborazione con Anpas Comitato Regionale Piemonte, la Squadra Aib – Protezione Civile Bricherasio, la Croce Verde di Bricherasio, la Polizia Locale, tecnici del settore, la Pro loco e alcuni gruppi sportivi della zona per testare il nuovo Piano comunale di protezione civile e la resilienza del Comune in attesa della colonna dei soccorsi.

Ilario Merlo, sindaco di Bricherasio: «L’esercitazione è andata molto bene, le squadre di volontari del soccorso sanitario e della protezione civile hanno lavorato con professionalità. Il nuovo Piano comunale di protezione civile in linea generale ha funzionato. Alcuni dettagli saranno da sistemare, ma fondamentalmente il sistema ha risposto in maniera corretta. Grande partecipazione da parte della scuola primaria, con la presenza di 200 bambini, e dei cittadini di Bricherasio coinvolti nell’esercitazione sul rischio sismico. La collaborazione con Anpas è stata straordinaria, non solo per il supporto di mezzi e attrezzature di protezione civile e le risorse messe in campo, ma anche per l’esperienza nell’ambito dell’emergenza e per aver dato la spinta giusta nell’organizzare questa esercitazione. Grazie a tutti i partecipanti».

Marco Lumello, responsabile Protezione Civile Anpas Piemonte: «È stata un’esercitazione molto realistica anche grazie alla predisposizione di effetti sonori che hanno simulato il boato del terremoto. C’è stato il massiccio coinvolgimento della popolazione, ed eccezionale è stato il comportamento dei bambini della scuola primaria che, grazie al lavoro fatto dagli insegnanti durante l’anno, hanno messo in pratica i corretti comportamenti da tenere in caso di emergenza. Le procedure di evacuazione della scuola infatti sono state eseguite in perfetta regola. I volontari e dei diversi enti, un centinaio in tutto, hanno collaborato tra loro con forte sinergia. Abbiamo anche pensato a un immediato sistema di ricognizione delle vie del paese e delle frazioni avvalendoci dell’aiuto di ciclisti e del gruppo motociclistico di Bricherasio».

Il 14 settembre in seguito alle scosse di terremoto simulate la scuola è stata evacuata, e come definito dal Piano di protezione civile, le persone coinvolte si sono spostate al punto di ammassamento presso il Salone polivalente di piazza Don Morero a Bricherasio. Si sono testate quindi sia le procedure di evacuazione sia quelle di gestione e consegna dei bambini ai genitori, nonché quelle di apertura e di attività del Coc (Centro operativo comunale) con i relativi compiti e funzioni. Sempre presso l’area del Centro polivalente è stato allestito un campo di accoglienza con la collaborazione di Anpas Piemonte che ha messo a disposizione tende per la segreteria e per il pernottamento di cittadini e volontari, una cucina mobile, la tensostruttura mensa con tavoli e sedie, oltre a materiali e attrezzature di protezione civile. L’esercitazione è stata anche un momento di informazione per la popolazione, soprattutto per i bambini ai quali i volontari Anpas hanno spiegato le diverse attività e le operazioni messe in atto durante l’intera simulazione. L’esercitazione è proseguita anche sabato 15 settembre con l’evacuazione di una palazzina di Bricherasio. È stato chiesto ai residenti di presentarsi al campo di accoglienza, quindi si sono fatti i controlli sui dati anagrafici. Ci sono stati anche una serie di eventi casuali come persone scomparse e imprevisti di varia natura per verificare le risposte messe in atto. Verificate inoltre alcune attività relative ai piani di evacuazione presso la casa di riposo di Bricherasio. Nella notte tra il 14 e il 15 settembre alcuni cittadini di Bricherasio sono stati ospitati al campo di accoglienza per verificare la funzionalità del sistema a livello notturno e le modalità di assistenza alla popolazione. A tutti i volontari impegnati nell’esercitazione è stato offerto un pasto caldo tramite le strutture di Anpas in collaborazione con la Pro loco.persone e di protezione civile.

 

Nuoto per salvamento, le medaglie piemontesi

Ecco il riepilogo delle medaglie conquistate dai giovani piemontesi Andrea Vivalda (Sa-Fa 2000 Torino) e Francesca Pasquino (Nuotatori Canavesani) nelle prove oceaniche dei  Campionati Europei Youth di nuoto per salvamento, disputate tra giovedì e ieri a Kilkee (Irlanda).

www.federnuoto.piemonte.it

ORO – 1
Francesca Pasquino staffetta torpedo (Francesca Pasquino, Giulia Calistri, Elena Spagnolo e Alessia Locchi)

BRONZO – 2
Francesca Pasquino oceanwoman
Andrea Vivalda bandierine

A queste si aggiungono le nove medaglie raccolte dai due nuotatori piemontesi nelle gare in vasca

ORO – 7
Andrea Vivalda 100 manichno pinne e torpedo
Andrea Vivalda 100 manichino con pinne
Andrea Vivalda staffetta 4×25 manichino (Vivalda, Cipriano, D’Angelo e Mattia)
Francesca Pasquino 200 superlifesaver
Francesca Pasquino staffetta 4×50 ostacoli (Fabretti, Spagnolo, Locchi e Pasquino)
Francesca Pasquino staffetta 4×50 mista (Spagnolo, Fabretti, Pasquino e Calistri)
Francesca Pasquino staffetta superlifesaver mixed (Spagnuolo, Fabretti, D’Angelo, Pasquino)

ARGENTO – 2
Francesca Pasquino 200 ostacoli
Francesca Pasquino 100 manichino pinne e torpedo

Crea vista con gli occhi di uno storico fotografo

La tappa di questo viaggio nella “Valcerrina Sconosciuta” è leggermente paradossale perché il luogo è Crea, sede di Santuario e Sacro Monte, patrimonio dell’Umanità dell’Unesco dal 2004 insieme agli altri Sacri Monti e percorsi devozionali piemontesi e lombardi

Ma è una Crea vista con gli occhi di un casalese diventato famoso nella storia della fotografia per avere inventato il teleobiettivo, Francesco Negri. Si tratta di quel Francesco Negri che, nato a Tromello in Lomellina, nella Provincia di Pavia, il 18 dicembre del 1841, dopo aver frequentato il liceo a Vigevano, si trasferì a Torino, dove conseguì la laurea in giurisprudenza nel 1861. L’anno successivo si stabilì a Casale Monferrato per esercitare l’avvocatura. Accanto a questa sin dal 1863 si occupò di fotografia, studiando processi nuovi riguardanti la fotografia a colori. Per primo adattò alla macchina fotografica uno speciale cannocchiale, creando il teleobiettivo. Era il 1880, che costruito da Koristka a Milano prese il nome di teleobiettivo Negri – Koritska. Fatta questa doverosa premessa su Frnacesco Negri, che ha lasciato anche un ponderoso Fondo alla Biblioteca Canna di Casale Monferrato. Fatta questa doverosa premessa sull’autore, va ricordato anche che Francesco Negri su particolarmente attento ai valori espressi dalla cultura di Casale e del Monferrato e, letteralmente, “amò” Crea. Di qui il Santuario di Crea in Monferrato, apparso una prima volta sulla rivista di Storia Arte Archeologia delle Province di Alessandria ed Asti dell’anno 1902, riprodotto in stampa anastatica integrale anni fa dalla casa editrice Il Portico di Casale Monferrato in una pubblicazione “Santuario di Crea. Arte e Storia nel Monferrato”, arricchito da una prefazione della studiosa (e consigliere regionale negli anni Ottanta) Anna Maria Ariotti e da una ricca appendice di fotografie tratte dalle lastre conservate nel Museo del Santuario di Crea e della Biblioteca Civica di Casale Monferrato. Nel suo scritto l’autore tratta delle origini di Crea andando ad indivuarlo: “Questo Santuario attualmente formato da 23 cappelle, oltre alla chiesa e convento, sorge sul colle che, a forma di elissoide, con direzione da ponente a levante, è fiancheggiato da un lato dalla Valle Stura, dall’altro a mezzodì da quella percorsa dalla linea ferroviaria Casale – Asti. La sua elevazione massima è di 450 metri circa dal livello del mare e di metri 212 dalla stazione di Serralunga di Crea, di dove si parte la strada di più breve accesso al Santuario. Dall’alto del colle la vista è incantevole. Fanno corona le Alpi, dalle marittime alle carniche, e l’Appennino all’orizzonte, la vasta pianura padana a mezzanotte e levante , e la variata sequela dei colli monferrini e torinesi a ponente e mezzodì”. Una descrizione precisa nella quale ci si potrebbe trovare ancora oggi ad oltre un secolo di distanza. Nel suo saggio l’autore descrive poi la chiesa, il santuario, le cappelle ed i romitori, soffermandosi sui tre principali artisti che hanno contribuito alla grandezza del Sacro Monte con le loro opere, Guglielmo Caccia detto “Il Moncalvo”, Giovanni Tabacchetti e Nicola Tabacchetti. Si tratta di un’opera che ha costituito una pietra miliare nella storia di Crea e che era giusto non fare cadere nel dimenticatoio. Sul Santuario e sul Sacro Monte si ritornerà in altre tappe del viaggio in Valcerrina.

Massimo Iaretti