Il forte di Casale, simbolo storico ed architettonico del Marchesato del Monferrato sorto nel 1352 ad opera di Giovanni II Paleologo, rimaneggiato nei secoli successivi ma che conserva i resti originari della torre merlata e del cammino di ronda a ponente, da tempo aveva bisogno di un maquillage delle mura esterne invase da una infestante vegetazione. Vi hanno provveduto una ottantina di alpini volontari della Protezione civile, provenienti dall’intero Piemonte, che hanno aderito all’operazione “Castello pulito e sicuro” organizzata dalla società Cosmo con la collaborazione dell’amministrazione comunale. Il faticoso lavoro svolto per estirpare le piante ramificate tra i mattoni ha reso visibile l’imponenza delle mura portando alla luce alcuni particolari, prima invisibili, come la fenditura che serviva alle catene dell’antico ponte levatoio. Molti gli apprezzamenti del presidente della Sezione Ana di Casale Gian Luigi Ravera, sempre vigile ed attivo in ogni evenienza, e del sindaco Titti Palazzetti, in visita al cartiere, nel ringraziare i volontari dell’unità coordinata da Mauro Barbano e gli specialisti alpinisti alla guida tecnica di Luca Pedroni che coraggiosamente hanno scalato le mura.
Giuliana Romano Bussola
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