Torinodanza 2018 apre con “Betroffenheit”

Racconto di un trauma vissuto. Realizzato dalla coreografa canadese Crystal Pite. La rassegna  è diretta per la prima volta da Anna Cremonini, in collaborazione con il Teatro Stabile di Torino

 

Il Festival Torinodanza, da quest’anno diretto da Anna Cremonini, che ha preso il testimone da Gigi Cristoforetti, quest’anno gioca d’anticipo presentando, nell’elegante cornice del teatro Carignano, giovedì 15 marzo, l’anteprima di tutta la rassegna, che è in programma alle Fonderie Limone il 17 e 18 maggio prossimi. Si tratta del lavoro dal titolo “Betroffenheit”, creato dalla coreografa Crystal Pite e dall’attore drammaturgo Jonathon Young, entrambi canadesi. Questa anteprima rappresenta un po’ il biglietto da visita della rinnovata edizione del Festival, che si impegna a mantenere la linea tracciata nel passato, ampliandone, però, i confini. Betroffehneit rappresenta, infatti, la fusione di danza e teatro contemporanei, creando un sottile fil rouge tra la stagione di prosa del teatro Stabile e la rassegna Torinodanza. Il termine tedesco oscilla come significato tra le parole sbigottimento, costernazione e vuoto. La radice della parola “treffen” significa ” incontrare” e ” betroffen” vuol dire “essere attento”. Betroffenheit rappresenta, quindi, lo stato di essere stato travolto, scioccato o stordito da un particolare evento, spazio o tempo che nessuna lingua è in grado di descrivere. I dialoghi dell’ uomo con se stesso diventano la colonna sonora di un’ossessione che struttura la coreografia di Crystal Pite, fondatrice a Vancouver della Compagnia Kit Pivot e sperimentatrice di numerose ricerche tra teatro e danza, con inserimento di marionette tra i danzatori.

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Torinodanza inaugurerà il 10 settembre prossimo al Teatro Regio proponendo in un’unica serata due spettacoli piuttosto diversi tra loro, a firma di Sidi Larbi Cherkaoui, dal titolo “Noetic” ed ” Icon”, entrambi prodotti da Goteborgs OperansDanskompani , corpo di ballo dell’opera di Gotenborg, città svedese interessante nella costruzione di un repertorio molto originale in Europa. Cherkaoui diventa, così, artista associato del Festival Torinodanza per i prossimi tre anni di programmazione. Noetic fonda il proprio disegno creativo su elementi aerei supportati da elementi scenici che costituiscono affascinanti geometrie e forme; invece in Icon elementi di argilla danno vita alla scenografia e gli oggetti che ne derivano ancorano pesantemente al suolo forme e movimenti. In entrambi i lavori si celano domande universali. In “Icon” il coreografo si pone la questione del modo in cui la società contemporanea senta la necessità di crearsi sempre nuovi miti, vere e proprie “icone”, per poi distruggerle e sostituirle, in una spirale infinita. In ” Noetic” ci si interroga sul rapporto tra scienza e coscienza, forme fisiche e forme della mente. Il tema della contaminazione sarà al centro di questa edizione del festival, come nello spettacolo pluripremiato “The Great Tamer” di Dimitris Papaioannou, in programma alle Fonderie Limone dal 20 al 22 settembre prossimi, cui si aggiungerà la video installazione “Inside”, che sarà presentata nei nuovi spazi delle Ogr, sempre ad opera dell’ artista greco. The Great Tamer, il grande domatore, si richiama al concetto di Tempo, che, secondo la concezione omerica, agisce come domatore di illusioni. Siamo al crocevia tra danza, teatro ed arti visive, in una creazione che ben riflette la genialità del suo autore, Papaioannou, noto al grande pubblico per aver curato le Cerimonie di apertura e chiusura delle Olimpiadi di Atene del 2004.

 

Mara Martellotta

(foto mm – il Torinese)

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