BATZELLA, (MLI) GIOCO D’AZZARDO PATOLOGICO: “LA REGIONE DEVE INFORMARE TEMPESTIVAMENTE LA POPOLAZIONE”

Dal Consiglio regionale

“VIGILARE SUI COMUNI PER LA CORRETTA APPLICAZIONE DELLA LEGGE”

In Aula ho espresso parere favorevole al “Piano Integrato delle attività di contrasto, prevenzione, diagnosi, cura del Gioco d’Azzardo Patologico”, anche se è arrivato in ritardo rispetto alle previsioni indicate nella legge stessa.

E’ una legge importante, frutto del lavoro condiviso di tutte le forze politiche, che ritengo possa davvero dare una risposta concreta per la prevenzione e il contrasto di una grave piaga sociale e sanitaria che coinvolge tante persone. Persone che si illudono di poter guadagnare denaro con il gioco, e invece si ritrovano a perdere tutto, peggiorando situazioni economiche già gravemente compromesse.

Ora, però, la Regione non deve abbassare la guardia e tenere alta l’attenzione sull’applicazione della legge nella sua interezza. Tanti Comuni, infatti, non si sono ancora adeguati alla nuova normativa per quanto riguarda le ordinanze indicanti le limitazioni degli orari di slot-machine e videolottery, la cui apertura è ora ridotta a otto ore nell’arco della giornata.

Inoltre è necessario che la Regione provveda in tempi rapidi all’avvio della campagna di informazione necessaria per comunicare alla popolazione come funziona il servizio offerto dai Dipartimenti “Patologie delle Dipendenze” delle Asl per chi è affetto da questa patologia.

L’Asl To3, per esempio, assiste un’alta percentuale di questi malati, dispone di un’équipe che lavora con grande professionalità, l’accesso al servizio è diretto e i tempi sono limitati a qualche giorno d’attesa. Inoltre non si paga il ticket ed è previsto il rimborso del biglietto dei mezzi pubblici per i meno abbienti che si rivolgono al servizio.

Purtroppo i giocatori non sono a conoscenza di tutte queste informazioni, e spesso non sono neppure consapevoli di essere affetti da questa patologia. E’ su questo che adesso la Regione deve intervenire: un’informazione a tappeto per prevenire, contrastare e curare il “gioco d’azzardo patologico”. Oltre a vigilare sulla corretta applicazione della legge da parte dei Comuni.

Stefania Batzella

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