La mancata firma del Bilancio consolidato da parte dei Revisori dei Conti fa accendere l’allarme rosso sulla salute delle finanze comunali. Non voglio credere che la città di Torino sia destinata al fallimento perché fra chi l’ha amministrata e chi ora la amministra è in atto una logorante campagna di accuse e di controaccuse. La vicenda GTT, con un buco di bilancio cresciuto nottetempo di 25 milioni, è in qualche modo emblematica. Il sindaco Appendino si dice contenta per non aver dato soddisfazione a chi la sollecitava a chiedere il pre-dissesto finanziario ma, a ben vedere, il pre-dissesto, senza interventi radicali e senza un cambio di passo dell’amministrazione, rimane un’opzione sempre in piedi. So di essere monotono, ma io continuo a non vedere alternative alla mia proposta di convocare un tavolo con tutte le forze politiche perché ciascuno si assuma precise e dirette responsabilità per arrivare a una giunta di “salvezza cittadina”. Ci sono le elezioni politiche alle porte, e i partiti sono tutti mobilitati per scambiarsi sguardi feroci nel mercato del consenso elettorale. Se così fosse, a pagarne il prezzo sarà Torino e i torinesi. Mai come in questa circostanza PD e M5s dovrebbero dare prova del loro attaccamento alla città mettendo da parte una rivalità che, al momento, ha portato solo danni a Torino. Forza Italia è un partito sempre più radicato nelle istituzioni perché è nelle istituzioni che si tutelano gli interessi generali.
Osvaldo Napoli, capogruppo di Forza Italia al Comune
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