Il Comune di Torino, attraverso la pagina Facebook di Torino Click, invita i cittadini a segnalare “la presenza di persone senza dimora che, per qualunque motivo, si trovino in situazione di evidente difficoltà e abbiano bisogno di aiuto, telefonando alla Polizia Municipale al numero 011.0111 oppure inviando una mail ai servizi sociali della Città all’indirizzo adulti@comune.torino.it ” E’ l’invito rivolto ai torinesi dall’assessora comunale al Welfare, Sonia Schellino, affinché – grazie a una più stretta collaborazione tra cittadini e servizi pubblici, associazioni di volontariato, organizzazioni del privato sociale e forze dell’ordine – si possa intervenire tempestivamente per aiutare coloro che vivono quotidianamente in strada in condizioni difficili e di marginalità, evitando per quanto possibile che accadano fatti come quello che si è verificato nelle scorse notti nel giardino Madre Teresa di Calcutta. La responsabile delle politiche sociali comunali ricorda anche che nelle prossime settimane scatterà il piano invernale di Palazzo Civico che prevede il rafforzamento dei servizi per i senza dimora, con il raddoppio dei posti letto in strutture di accoglienza notturna e l’incremento delle attività finalizzate al sostegno e all’inclusione. Mentre, per quanto riguarda il lavoro svolto in strada, è previsto il potenziamento della Boa Urbana Mobile (il servizio itinerante notturno che contatta, monitora e offre assistenza) e dei servizi dell’ambulatorio sociosanitario “Roberto Gamba” di via Sacchi 49, a poche centinaia di metri dalla Stazione ferroviaria di Porta Nuova e gestito in collaborazione con l’Asl. “Con il rafforzamento delle attività per il periodo invernale – spiega Sonia Schellino –, dalla seconda metà del mese di novembre alla fine di marzo l’Amministrazione comunale intende attivare un insieme di azioni che, accanto all’indispensabile potenziamento dei servizi di accoglienza notturna, permettano non solo di tutelare e di offrire una risposta ai bisogni primari degli homeless, come un luogo coperto e pulito dove passare la notte e qualcosa da mangiare, ma anche di accompagnarli con progetti che li sostengano lungo un percorso di affrancamento dalla condizione di senza dimora, aiutandoli a uscire da un modo di vivere che, per i più diversi motivi e spesso non per scelta propria, li colloca in una condizione di estrema marginalità”.
(foto: il Torinese)
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