Ottobre 2017- Pagina 26

Il valore della vita nelle missioni umanitarie

Il convegno celebra il 35 esimo anniversario delle missioni civili e militari italiane

 

Il 35 esimo anniversario delle missioni umanitarie civili e militari italiane verrà celebrato a Torino con un convegno dal titolo “Il valore della vita”, che si terrà sabato 14 ottobre prossimo, dalle 8. 30 alle 14, a Villa Raby in corso Francia 8, sede dell’ Ordine dei Medici. Si tratta di una preziosa occasione in cui saranno coinvolti in un’unica sede i vertici della Sanità militare, della Sanità civile e della Protezione civile regionale, insieme alle istituzioni. Verrà montata una tenda dell’ospedale da campo militare del Reparto Sanità “Torino”, ex Taurinense, e sarà anche presente lo Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze, che esporrà, con vendita su ordinazione, i prodotti realizzati con ricetta artigianale e originale con cui venivano allestiti gli zaini del primo Novecento, come creme, cioccolata, enocordial. Saranno anche presenti le Poste italiane con uno speciale annullo postale e una cartolina creata apposta per l’evento, che vuole creare una sempre più stretta collaborazione e un protocollo d’azione comune tra gli Enti, per far fronte ad una eventuale maxi emergenza per calamità naturali o disastri per mano umana, che vedeno mettere fuori uso gli ospedali civili. Il convegno si propone di illustrare e informare sugli schieramenti dell’Ospedale militare da campo, in atto e conclusi, durante 35 anni di missioni umanitarie internazionali italiane, condotte dal 1982 al 2017. Ci si propone anche l’obiettivo di illustrare gli aspetti logistici di organizzazione gestionale e di controllo dei reparti sanitari attualmente operativi e di illustrare l’esperienza dei medici militari in interventi di emergenza nei Teatri operativi (morti e feriti per esplosioni di Improvised Esplosive Device IED) o per colpi di arma da fuoco, facendo anche conoscere la nuova figura del “soccorritore militare”, specializzato in manovre salvavita, su spazi estremamente ampi, via elicottero o stradale.

 

Mara Martellotta

“Autunno caldo” con massime sui 30 gradi. Aumenta la siccità

Questo  fine settimana vedrà le temperature raggiungere fino  30 gradi in Piemonte. Nelle scorse ore sono stati registrati 27 gradi nell’Alessandrino  e 25 nel centro di Torino, le previsioni indicano un nuovo  aumento per sabato e domenica. Lo zero termico resterà per alcuni giorni attorno ai 4.000 metri di quota, con assenza totale di piogge e venti molto deboli. Più intensa la siccità con  massimo  grado di pericolo per gli incendi boschivi.

 

(foto: il Torinese)

Alta Val di Susa: motoslitte anche dopo le 23

Le motoslitte potranno circolare anche dopo le 23 in alta Val di Susa. Il Consiglio di Stato ha infatti accolto il ricorso contro il regolamento dei Comuni olimpici, che ne limitavano l’uso. Lo stop implica “un significativo ostacolo al diritto di raggiungere la propria abitazione”. Il ricorso era stato presentato da Marco Boglione,  proprietario della Robe di Kappa, con altri villeggianti di Colle Bercia, zona d’inverno raggiungibile solo con le motoslitte. Il Tar  aveva respinto l’istanza cautelare chiesta dagli avvocati Francesco Saverio Marini, Ulisse Corea e Roberto Cota, l’ex governatore del Piemonte tornato a svolgere l’attività forense. Ma i giudici di Roma hanno ordinato al Tar del Piemonte di fissare una nuova udienza. Le amministrazioni ora dovranno modificare il regolamento. “Nessun privilegio – sottolinea  all’Ansa Roberto Cota – è stato solo fatto valere il diritto di raggiungere la propria abitazione”.

La tradizione del “Sedano rosso”

Si è tenuta ieri sera, giovedì 12 ottobre, la Cena di Gala del Sedano Rosso di Orbassano. Una serata ormai tradizionale nel calendario eventi della Città che ha visto, in questa edizione 2017, alcune importanti novità. Protagonisti assoluti dell’evento, infatti, non solo il Sedano Rosso, ma anche Orbassano e gli orbassanesi: la cena si è tenuta presso la Scuola Gramsci (via Frejus 67), per riportare questo evento su Orbassano, con la preparazione culinaria della ditta CAMST.
Durante la serata è stata presentata la prima edizione del “Trofeo Simone corre con noi”, la Gara podistica che si svolgerà domenica 15 ottobre in occasione della Fiera del Sedano Rosso. Un’occasione per ricordare Simone Gribaudo, il giovane orbassanese scomparso due anni fa che spesso partecipava a questa competizione.
Premiate inoltre le realtà commerciali che, sul territorio di Orbassano, si contraddistinguono per la longevità dell’attività con passaggio di proprietà di generazione in generazione all’interno della stessa famiglia: in particolare, sono stati individuati otto esercizi la cui data di fondazione è antecedente al 1950 (nella foto).
– Sbodio Gioielli, fondata nel 1884
– Reale Maria Luigia, rivendita pane, fonadata nel 1886
– Caracciolo calzature, fondata nel 1905
– Variglia Ferramenta, fondata nel 1900
– Guercio Faidate, fondata nel 1919
– Marocco Piante e Fiori, fondata nel 1921
– Chiavassa Lavorazione Metalli, fondata nel 1947
– Novarese edicola cartolibreria, fondata nel 1949
Particolare riconoscimento, inoltre, alla Gelateria Golosia, che si è distina al Festival Internazionale del Gelato 2017 ricevendo una speciale menzione come “Miglior talento”.
Presente alla serata anche il Capitano delle Frecce Tricolori, l’orbassanese Franco Paolo Marocco.

Per una corretta spesa pubblica

Il conto giudiziale è un nuovo strumento di controllo e indirizzo della spesa pubblica. Per approfondire questo istituto, il Consiglio regionale del Piemonte organizza per la prima volta in Italia una tre giorni di studio, alla quale parteciperanno il presidente Mauro Lause alcuni dei più importanti esperti a livello nazionale.

Mai come nell’attuale momento storico è avvertita l’esigenza da parte dei cittadini contribuenti a che sia garantita la correttezza delle gestioni finanziarie e patrimoniali degli enti pubblici. La centralità del tema sta conducendo ad un rinnovato interesse per gli istituti di “contabilità pubblica” e più in generale per l’ordinamento contabile le cui regole sono state profondamente trasformate a seguito delle riforme costituzionali e dei vincoli sovranazionali ed internazionali. Ne deriva la crescente attualità del giudizio sui conti che, pur rappresentando il nucleo storico della giurisdizione contabile, non sempre ha ricevuto adeguata attenzione da parte della comunità scientifica. Oggi, l’entrata in vigore del d.lgs. n.174 del 2016 (codice della giustizia contabile) e l’indubbia complessità applicativa delle nuove norme rendono ineludibili la ripresa del dialogo e del confronto tra la giurisprudenza e l’accademia. Ciò non solo nell’interesse degli operatori, ma soprattutto nell’interesse della collettività che esige un rafforzamento di tutti gli strumenti a presidio della corretta gestione delle risorse pubbliche. Il convegno intende dare a questo obiettivo una prima risposta.

***

L’appuntamento, realizzato in collaborazione con l’Ordine degli Avvocati di Torino, l’Ordine dei Dottori commercialisti ed Esperti contabili di Torino e il Dipartimento di Giurisprudenza è il 19, 20 e 21 ottobre a  Palazzo Lascaris, via Alfieri 15 – Torino. Prenotazione obbligatoria entro il 17 ottobre fino ad esaurimento posti tel. 011 5757.211 – 357, mail: rel.esterne@cr.piemonteLa partecipazione al convegno assicura 2 crediti formativi a sessione per gli Avvocati e 1 credito l’ora per i Commercialisti e Revisori.

 

gm – www.cr.piemonte.it

Incendi boschivi, rischio massimo. E la siccità non demorde

Dal 10 ottobre è nuovamente in vigore in Piemonte lo stato di massima pericolosità per gli incendi boschivi: a dichiararlo il settore Protezione civile e antincendi boschivi della Regione sulla base delle condizioni meteorologiche previste

I cittadini sono pertanto tenuti alla dovuta attenzione ed al rispetto delle regole richiamate nel provvedimento, secondo le quali a meno di cento metri dal bosco sono vietate le azioni che possono determinare anche solo potenzialmente l’innesco di incendio: in particolare accendere fuochi, usare apparecchi a fiamma o elettrici per tagliare metalli, motori, fornelli o inceneritori che producono faville o brace, accendere fuochi d’artificio, fumare, disperdere mozziconi o fiammiferi accesi, lasciare veicoli a motore incustoditi a contatto con materiale vegetale e combustibile o compiere ogni altra azione operazione che possa creare comunque pericolo di incendio. Le violazioni sono punite anche penalmente. È anche utile ricordare che la collaborazione dei cittadini può essere decisiva nel segnalare tempestivamente al numero di soccorso 115 dei Vigili del Fuoco e al numero unico di emergenza 112 anche le prime avvisaglie di un possibile incendio boschivo. Fornendo informazioni il più possibile precise, si contribuisce in modo determinante nel limitare i danni all’ambiente, consentendo a chi dovrà operare sul fuoco di intervenire con tempestività, prima che l’incendio aumenti di forza e di capacità distruttiva. La cessazione dello stato di massima pericolosità sarà determinata quando cesseranno le condizioni meteorologiche di rischio.

 

VP- www.regione.piemonte.it

www.regione.piemonte.it/protezionecivile/

I prossimi eventi al “Pannunzio”

MERCOLEDI’ 18 OTTOBRE – “IO, TRAFFICANTE DI VIRUS.

Una storia di scienza e di amara giustizia”

di Ilaria CAPUA

Mercoledì 18 ottobre alle ore 17,30, nell’Aula Magna del Rettorato dell’Università di Torino (v. Verdi, 8), il Centro “Pannunzio” organizza la presentazione che Mattia FELTRI, giornalista de “La Stampa”, farà in dialogo con l’autrice, del libro di Ilaria CAPUA, Direttore del “One Health Center of Excellence for Research and Training” dell’Università della Florida,“IO, TRAFFICANTE DI VIRUS. Una storia di scienza e di amara giustizia”, Rizzoli Editore.

Ilaria Capua, virologa italiana di fama mondiale pluripremiata e riconosciuta da tutta la comunità scientifica, viene indagata in Italia per un presunto traffico di virus e vaccini. Un’accusa vergognosa accompagnata da una campagna stampa infamante, che cade dopo anni di linciaggio mediatico con un proscioglimento. La vicenda, lunga e dolorosa, l’ha costretta a lasciare l’Italia per gli Stati Uniti per continuare a fare con serenità il suo lavoro. Così l’Italia ha perso uno dei suoi cervelli migliori.

Introduce Giuseppe PICCOLI presidente del Comitato scientifico del Centro Pannunzio. Coordinamento di Benedetto CARELLA.

 

VIAGGI

24 – 26 NOVEMBRE 2017

VIAGGIO A VICENZA PER LA MOSTRA SU VAN GOGH,

VISITA DELLA CITTA’ ED ALLE VILLE VENETE

a cura della prof. CLAUDIA DE FEO

PROGRAMMA DEL VIAGGIO

1° GIORNO – Venerdì 24 Novembre: visita guidata alla mostra di Van Gogh e passeggiata nel centro storico di Vicenza

Partenza da Torino in pullman privato alle ore 7,30 in c.so Stati Uniti angolo c.so Galileo Ferraris (Circolo della Stampa) e trasferimento all’Antico Hotel Vicenza, 4 stelle in pieno centro storico. Pranzo libero e, alle ore 15:30, visita guidata alla mostra su Van Gogh. Tra il grano e il cielo, allestita nell’incomparabile scenario della Basilica Palladiana, «casa regale» dalle tradizionali botteghe d’oreficeria al piano terreno, che ha come nucleo il Palazzo della Ragione d’età gotica e come rivestimento le logge con la caratteristica copertura a carena rovesciata, realizzate da Andrea Palladio. Il percorso espositivo si sviluppa sul fil rouge delle struggenti lettere alla madre e al fratello Théo, “illustrate” da docu-film ambientati nei luoghi che hanno fatto da teatro al tragico cammino di Van Gogh verso la luce e la forza espressiva, nella spasmodica attesa di un successo giunto all’indomani della morte. La qualità e l’unicità delle opere esposte rendono la mostra un’occasione irripetibile per ripercorrere i luoghi e i fatti di un’esistenza intensa e tormentata, densa di creazioni di una genialità terribile, sovente sublime, capace di una percezione d’intensità sovrannaturale, di luci e sfumature invisibili a un occhio normale e della magica iridescenza delle ombre.

Dopo la visita, passeggiata nel cuore del centro storico di Vicenza, Patrimonio Mondiale dell’Unesco: Piazza dei Signori, platea grande medievale dov’era il foro romano, fulcro del sistema delle piazze centrali. Oltre alla Basilica e all’adiacente Torre Bissara, vi prospettano la Loggia del Capitaniato, antica sede del reggente militare della Repubblica di Venezia, incompiuta ma pienamente espressiva della maturità palladiana; Palazzo del Monte di Pietà, che annette nel lungo prospetto la trecentesca Chiesa di San Vincenzo (messa officiata in latino) e chiude il lato settentrionale della piazza, suggerendo con la sua scialbata affrescatura a scene bibliche l’immagine dell’urbs picta rinascimentale.

Come “parete ottica” a ideale limite dell’antica platea, sono due colonne evocative dei poteri, temporale e spirituale, cui s’affidava la città: Colonna del Leone, rimarcante il dominio veneziano, e Colonna del Redentore, sormontata dall’omonima statua. Nell’adiacente Piazza delle Biade resta la porta bifronte del Palazzo del Podestà, creata da Palladio, cui si deve anche il portale della vicina Chiesa di Santa Maria dei Servi.

Cena in ristorante tipico e pernottamento in hotel.

2° GIORNO – Sabato 25 Novembre: visita alle Ville palladiane

Prima colazione in hotel. Partenza in pullman privato per un singolare itinerario alla scoperta di una costellazione di capolavori siglati da Palladio o legati al vasto fenomeno del palladianesimo: residenze signorili e luogo di vita colta e raffinata in campagna, dove si situavano gli interessi della famiglia titolare.

Torino 22-05-2017 Foto Daniele Solavaggione CONCERTO DEL PIANISTA SANDRETTO PER I 50 ANNI DEL CENTRO PANNUNZIO NELL’AULA MAGNA DEL RETTORATO

Sosta a Thiene e visita di Villa Da Porto Colleoni, straordinario esempio di residenza pre-palladiana, unico del suo genere per caratteristiche tipologiche e destinazione funzionale, caposaldo nell’evoluzione delle ville venete. Il fabbricato padronale, immerso nel vasto parco romantico, domina sulla grande corte, cinta da mura merlate. Fra le costruzioni di servizio sono la fattoria, dimora del gastaldo, la colombara, le serre, le sfarzose scuderie e le barchesse porticate. Visita di Villa Godi Malinverni nella vicina Lugo di Vicenza. Opera prima di Palladio, che la cita ne I Quattro Libri dell’Architettura, conserva interni splendidamente affrescati a soggetto mitologico ed è stata set per il film Senso di Luchino Visconti. Di grande interesse sono le cucine, emblematiche della concezione palladiana nella localizzazione dei vani di servizio. Al giovane architetto si deve anche l’armonioso disegno del giardino a emiciclo.

Pranzo in ristorante di tradizione con specialità locali, nella cornice unica e suggestiva delle barchesse di Villa Godi Malinverni.

Trasferimento alle falde del colle di San Bastian e visita di Villa Valmarana ai Nani, celebre per lo straordinario ciclo di affreschi di Giambattista Tiepolo, che dipinse la villa nel periodo del suo massimo splendore artistico, e del figlio Giandomenico. Il nomignolo “ai Nani”, con cui è conosciuta, per differenziarla dalle altre ville della stessa famiglia, è dovuto alle 17 sculture in pietra rappresentanti dei nani, un tempo sparsi nel parco, oggi allineati sul muro di cinta.

Rientro a Vicenza, cena libera e pernottamento in hotel.

3° GIORNO – Domenica 26 Novembre: Vicenza

Prima colazione in hotel. Passeggiata lungo il Corso, “salotto” di Vicenza, antico decumano sul quale prospettano molti palazzi palladiani; «le loro facciate sono le pareti della via intesa come un’architettura aperta, continua, transitabile, il cui soffitto è il cielo».

Visita al Teatro Olimpico, il più antico teatro coperto al mondo, ultima opera di Palladio e sommo capolavoro, le cui forme discendono dalla teoria e dalla storia, tramandando significati di grecità incentrati nella cavea semiellittica e nella scena monumentale, dove si aprono strade di nobile architettura, in prospettive tese e sfuggenti.

Dove un tempo era l’area portuale sorge Palazzo Chiericati, la più scenografica fra le residenze cittadine progettate da Palladio, i cui splendidi saloni affrescati sono sede del Museo Civico. Visita mirata alle preziose collezioni, basilari per comprendere i rapporti fra le arti figurative e l’architettura veneta del ‘500: Paolo Veronese, prediletto da Palladio, e i maestri della Scuola Vicentina, collaboratori ricorrenti dell’architetto. Ricchissime le raccolte di bozzetti e progetti autografi di Palladio e Scamozzi, come le collezioni d’arte, dove emergono P. Veneziano, Memling, Tintoretto, Bassano, Sansovino e i Tiepolo.

Tempo a disposizione per il pranzo libero e visita alla Collezione di icone russe nel barocco Palazzo Leone Montanari, con la scenografica Loggia d’Ercole e l’affrescataGalleria delle Verità. È la più importante raccolta di icone fuori dalla Russia, unica nel suo genere a livello nazionale e tra le prime in Occidente per ampiezza cronologica e tematica.

Al termine delle visite, rientro a Torino in pullman privato ed arrivo verso le ore 20,30 circa.

 

DETTAGLI DEL VIAGGIO

VICENZA – HOTEL CAMPO MARZIO 4*

Il Campo Marzio è un hotel 4* recentemente rinnovato con tutti i comfort, wifi gratuito e un servizio di alta qualità ed è ubicato in pieno centro a 20 metri dalla zona pedonale di Vicenza.

QUOTE DI PARTECIPAZIONE:

In camera doppia : euro 550,00;

Supplemento singola: euro 40,00;

Eventuale assicurazione per rinuncia: euro 18,00.

La quota comprende: 2 pernottamenti nell’hotel 4* indicato o equivalente con trattamento di pernottamento e prima colazione; le tasse di soggiorno previste nella città di Vicenza; 1 cena in ristorante tipico a Vicenza, 1 pranzo nella barchessa di Villa Godi Malinverni; trasferimenti in pullman privato come da programma; guida locale per le visite in Vicenza; nostro tour leader alloggiato nella stessa struttura del gruppo; ingressi come da programma; radioguide per tutte le visite.

La quota non comprende: pasti e bevande non espressamente citati; spese a carattere personale, mance ed extra in genere; tutto quanto non indicato alla voce «la quota comprende».

Numero minimo e massimo di partecipanti: 20 – 30 persone.

ANTICIPO DI 250,00 EURO ALL’ATTO DELL’ISCRIZIONE.

SALDO ENTRO L’11 NOVEMBRE.

Le eventuali assicurazioni per rinuncia vanno saldate al momento dell’iscrizione.

Penalità per rinuncia:

10% dal giorno dell’iscrizione fino a 60 giorni dalla partenza;

30% da 59 a 46 gg. prima della partenza;

50% da 45 a 31 gg. prima della partenza;

75% da 30 a 15 gg. dalla data di partenza;

100% 14 gg. prima della partenza.

 

ISCRIZIONI AL PANNUNZIO

QUOTE SOCIALI 2018:

  • Aderenti € 85 (altro famigliare convivente € 60);

  • Ordinari € 200;

  • Sostenitori € 350;

  • Benemeriti € 600;

  • Giovani fino a 18 anni € 5;

  • Giovani fino a 24 anni € 18.

L’ISCRIZIONE FATTA ADESSO È GIÀ VALIDA PER IL 2018.

La quota può essere versata in segreteria nell’orario di apertura o con:

– bonifico bancario UNICREDIT IT55 E 02008 01048 000100174647. Dall’estero

aggiungere codice BIC SWIFT: UNCRITM1AA1;

– c/c postale n. 32038101, Iban IT55 J 07601 01000 000032038101, intestato al Centro

di Studi e Ricerche “Mario Pannunzio” precisando la causale di versamento.

E’ possibile iscriversi online cliccando www.centropannunzio.it.

Sono graditi i contributi volontari per il Centro.
 

 

Centro Pannunzio – via Maria Vittoria 35H, 10123 Torino

WWW.CENTROPANNUNZIO.IT

NO ZOO: CONTINUA LA PROTESTA A TORINO

Riceviamo e pubblichiamo

ASSOCIAZIONI E CITTADINI UNITI INSIEME IN UNA PROTESTA PACIFICA CHE APRIRÀ UNA NUOVA STAGIONE DI MANIFESTAZIONI Le Associazioni animaliste, ambientaliste e i singoli cittadini che sostengono la battaglia contro la riapertura dello zoo in Parco Michelotti, promuovendo raccolte firme e manifestazioni, incontri e dibattiti, continuano la loro protesta contro questa prigione per animali con tutti gli strumenti legali della lotta non violenta utilizzabili, nelle strade, presso le sedi istituzionali e davanti al Parco Michelotti. “Non molleremo mai. Sappiano le istituzioni e gli operatori privati che intendono costruire un nuovo ghetto per gli animali che, se disgraziatamente dovessero realizzarlo, saremo presenti tutti i giorni dell’anno a spiegare alle persone perché non devono portare i loro figli ad uno spettacolo diseducativo in questo luogo di prigionia e sofferenza di esseri innocenti.” dichiarano congiuntamente i responsabili di ENPA, LAC, LAV, LEAL, LEGAMBIENTE Circolo Aquilone, LIDA, OIPA, PRO NATURA Torino e SOS Gaia. E aggiungono: “E’ dimostrato che si è ancora in tempo a fermare il progetto, pertanto la lotta non violenta contro lo zoo di Torino continuerà fino a quando il problema non esisterà più.” Nel 1987 chiudeva lo zoo di Torino: grazie anche alle proteste della cittadinanza terminava la sofferenza degli animali detenuti nella struttura. Oggi, a trent’anni di distanza, la Giunta comunale di Torino guidata da Chiara Appendino, facendo proprie le decisioni di quella precedente, è intenzionata a portare avanti il progetto del nuovo zoo. Il sito prescelto è ancora il Parco Michelotti, un’area di grande pregio naturalistico sulle sponde del Po nel pieno centro della città, che da trent’anni attende di essere riaperta ai cittadini, e che rischia invece di essere privatizzata. Alcune tra le più rappresentative associazioni animaliste e ambientaliste della città, che da anni combattono un’aspra battaglia contro questo progetto e che nel maggio scorso hanno radunato più di duemila persone in un corteo nazionale per le vie di Torino, hanno organizzato per il 14 ottobre dalle 14 alle 17 in Piazza Gran Madre a Torino un Presidio per dire ancora una volta NO ALLO ZOO. Questo nuovo appuntamento segnerà l’inizio di una nuova stagione di appuntamenti e manifestazioni per continuare la protesta pacifica fino a chiusura totale del progetto.

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Sabato 14 Ottobre 2017, ore 14.00 Piazza Gran Madre, Torino – ENPA, LAC, LAV, LEAL, LEGAMBIENTE Circolo L’Aquilone, LIDA, OIPA, PRO NATURA Torino, SOS Gaia Comitato promotore: c/o SOS Gaia – Piazza Statuto, 15 – Torino – Telefono 011 530846 Facebook: NO AGLI ZOO – www.nozootorino.org – e-mail: comitato@nozootorino.org

Il dottore delle bici è fuori dal tunnel

STORIE DI CITTA’  di Patrizio Tosetto
Vai per far ricondizionare una vecchia bici e ti raccontano una Storia più grande di te. Alberto gestisce un laboratorio di riparazioni. “Bella bici è da molto che non la usi”. Ammetto, è stata troppo in garage.  Ci riuscirai? Quanto costa? Quando riesci a ridarmela? Con mani esperte ed occhio ne fa una diagnosi…” dai, riusciamo a salvarla da morte certa”.  Rientrando in officina la mia inguaribile voglia di fare domande dà il via ad Alberto di raccontare e di raccontarsi. Precisa: vieni dentro che nel mentre parlo lavoro. Alberto Bruccoleri ha alle spalle trenta anni di tossicodipendenza.  Di cui 4 passati a Torino ed Ivrea. In strada.
Quanti anni ? 
49.
Quando hai cominciato?
A 16 anni qualche spinello e poi il buco.
Come mai ?
Cattive compagnie e poi ero incazzato con un padre violento. Scendi sempre giù verso l’inferno che diventa la tua vita.
Come mai sei finito sulla strada?
Una delle conseguenze della tossicodipendenza. 
Ci sei ricascato?
Più volte…sempre dopo delusioni o scelte sbagliate. Ho una figlia adolescente che non riesco a vedere come vorrei. Concepita con una donna sbagliata conosciuta in un centro per tossici.
Sei deluso?
Tante volte, ma la cosa più stupida è lasciar scappare via un donna più giovane di me di venti anni. Bellissima, ora vive e lavora a Roma. L’ho amata tanto. È forse l’amo ancora… Ora devo e voglio guardare avanti.
Ma vivendo per strada non eri assalito dall’ inedia? 
Mi organizzavo. Tenevo al mio decoro lavandomi tutti i giorni. Poi l’attesa per un pranzo o per la cena.
Nel mentre un dolcissimo cane di nome San si è accovacciato sui miei piedi giocando con le stringhe Rassicurato dal nostro dire.
Poi Alberto mi guarda…veramente mi vuoi intervistare?. Non saresti il primo..guarda qua e mi fa vedere ritagli di giornale.
Si assolutamente, finiamo quando ritiro la bici.
Eccomi qua 48 ore dopo.
Ciao Alberto…ciao Patrizio. Anche qui mi chiede di parlare lavorando
Ed insegna il mestiere a due giovani apprendisti Valentina e Giuseppe.
Io inizio: da ” scolaro ” ad insegnante? Troppo buono, mi dice.
Da quanto sono con te?
Da poco. Chi c’era prima non ha avuto la loro costanza o forse sono io che ho un caratteraccio.
Valentina e Giuseppe sorridono annuendo.  Noto la loro maestria nel muoversi in un ambiente ristretto e pieno di arnesi e biciclette. Torniamo a bomba.
Chi ha avuto l’idea di questa piccola officina?
Mio fratello. Avevamo un piccolo gruzzolo di tremila euro che sono stati sufficienti per iniziare. Siamo in Via Tarino, piena Vanchiglia.  Primi ad aprire in zona.
Alcune divergenze…io ho continuato perché il lavoro mi piace.
Ti è servito?
Tantissimo e questa manualità è conciliare da un continuo pensare.
Lavoro ce n’è?
Non manca. Ma otto ore al giorno non bastano.
Ultima domanda: come e perché  sei uscito dalla tossicodipendenza?
Maturando. Devo molto alla nascita di mia figlia. Sono stato in via Leoncavallo, piena Barriera di Milano. Dal gruppo Abele..ma devi averci tu qualcosa dentro per uscirne. Mi permetto con Alberto una  considerazione finale.
Mi raccomando tieniti  ancora delle “vite del gatto ” per il tuo futuro.  Sorride…sicuro Patrizio, non ci casco più”
Patrizio Tosetto

Gentiloni e la fiducia sul Rosatellum

foto: Ettore Ferrari

Sulla decisione del governo Gentiloni di porre la fiducia sul Rosatellum ho sentito dire di tutto. Da sempre a sinistra, e nello stesso Pd, si è sostenuto che la questione di fiducia non possa essere posta sulle leggi elettorali, che queste non possono essere scritte con l’obbiettivo di penalizzare questo o quel partito o per favorirne qualcun altro e che, proprio per questo, vanno condivise. Ma da un po’ di tempo a questa parte questa impostazione, che ha rappresentato uno dei capisaldi della cultura politica e istituzionale del Pd è  stata rinnegata. Neppure il centro destra era  mai arrivato a tanto. Il Porcellum venne approvato senza porre la questione di fiducia. Il Pd invece lo ha fatto sia sull’Italicum che sul Rosatellum. Ho provato molta amarezza nell’ assistere alle immagini della Ministra Finocchiaro che annuncia alla Camera che il governo aveva deciso di  porre la questione di fiducia, venendo meno ad un preciso impegno che il premier Gentiloni si prese di fronte al Parlamento. Ma, si sa, gli impegni non hanno più  alcun valore e il più  delle volte vengono disattesi. Come giustamente hanno sottolineato alcuni autorevoli commentatori si è  trattato di un vero e proprio colpo di mano che autorizzera’ i futuri governi   a comportarsi nello stesso modo. A quel punto il Pd non avrà  più alcuna ragione per sollevare questioni di principio perché è  stato lui per primo, e per ben due volte, ad imporre l’approvazione di leggi elettorali con i voti di fiducia e con  l’intento evidente di colpire il M5S ed Mdp come hanno sottolineato insigni costituzionalisti. Sembrano lontani anni luce i tempi in cui Renzi, in corsa per la segreteria Pd, dichiarava che Grillo andava battuto sul terreno politico e non con le leggi elettorali.  Al Parlamento è stato impedito di discutere una legge elettorale che continua a negare ai cittadini il potere di eleggere i propri rappresentanti in Parlamento, che ripropone le pluricadindature, che consentirà la formazione di alleanze ” spurie” che si disintegreranno alla prima occasione. Per non parlare della norma che consentirà a persone residenti in Italia di candidarsi nelle circoscrizioni estere con il chiaro obbiettivo di favorire alcuni ” impresentabili”. Il centro destra è  convinto che il Rosatellum lo favorirà. Berlusconi é  d’ accordo perché per lui le opzioni potranno essere addirittura due: quella di centro-destra o quella dell’ accordo con Renzi. Alfano ha ottenuto quella soglia del 3% contro cui lo stesso Renzi qualche mese fa aveva espresso parole di fuoco. In alcuni dei collegi in cui si voterà con il maggioritario il Pd sosterrà i candidati di Alfano. Salvini è convinto di ottenere un significativo numero di eletti nel proporzionale e di imporre un certo numero di candidati nel maggioritario. Renzi incentrera’ la campagna elettorale sul ” voto utile ” ed è pronto, anzi prontissimo, all’accordo con Berlusconi. Il fatto che lo neghi avvalora semmai  questa ipotesi. Di più : deciderà lui e non gli elettori l’elenco dei deputati e dei senatori da eleggere. La questione di fiducia su un provvedimento  di iniziativa parlamentare e’ stata posta perché il Pd temeva che i suoi parlamentari potessero votare a favore di emendamenti che avrebbero potuto migliorare la legge. Oltre a rappresentare una forzatura gravissima sotto il profilo politico e istituzionale è un atto di sfiducia verso di loro.

 

Wilmer Ronzani