Ottobre 2017- Pagina 20

Marino (PD) Appendino: garantismo è imprescindibile, ma da M5S atteggiamento non accettabile

“Rispetto all’avviso di garanzia ricevuto dalla Sindaca Appendino, e coerentemente con quanto ha sempre sostenuto il Partito Democratico, urge ribadire la necessità di attendere che la procura compia le proprie indagini e giunga ad una conclusione. Sarebbe impensabile e ingiusto, oggi, chiedere un qualsivoglia passo indietro da parte della Sindaca”. Ad affermarlo è Mauro Maria Marino, Presidente della Commissione Finanze e Tesoro del Senato ed esponente del Partito Democratico “Ciò non toglie che l’atteggiamento da Giano bifronte mantenuto dal Movimento 5 stelle sul tema degli avvisi di garanzia sia, quantomeno, discutibile. Altrettanto discutibile è il tentativo odierno, da parte di Luigi Di Maio e Danilo Toninelli, di cercare di creare parallelismi tra la situazione finanziaria ereditata dal Comune e l’assenza dell’indicazione, obbligatoria in termini di legge, di un debito da 5 milioni nel bilancio della Città, nella speranza di riuscire a reindirizzare eventuali “colpe” laddove non ne esistono. Il Movimento si conferma, ancora una volta, una perfetta macchina di disinformazione”

Un premio ad Arcobaleno AIDS di Torino

Teatro e medicina narrativa per aiutare le donne HIV-positive a vincere le paure e lo stigma: premiata l’Associazione Arcobaleno AIDS di Torino al Community Award di Gilead Sciences, concorso nazionale per organizzazioni no profit

Milano, 17 ottobre 2017 – Raccontare la propria condizione e “liberare” il proprio io, attraverso il confronto di gruppo e la messa in scena della propria esperienza. Si può disegnare così, oltre che con un giusto approccio terapeutico, un efficace percorso di recupero del proprio Io e del proprio valore di persona per le donne che hanno contratto l’infezione da HIV. La convivenza con questa malattia richiede infatti un sostegno che associ la necessaria cura farmacologica al benessere psicologico. Parte da queste evidenze l’originale progetto Dalle storie di vita al teatro di psicodramma. Una ricerca-azione rivolta a donne HIV-positive dell’Associazione Arcobaleno AIDS di Torino. Una progettualità innovativa e “su misura” per la donna con HIV e che sarà realizzata nel corso dei prossimi 8 mesi grazie al finanziamento di 20.000 euro ricevuto al Community Award Program, Bando di concorso promosso in Italia dalla società biofarmaceutica Gilead Sciences per selezionare e premiare i migliori progetti di assistenza e supporto al paziente proposti da Associazioni pazienti e Organizzazioni no profit del Paese.

 

Il progetto si propone di raccogliere e analizzare le storie personali di donne HIV positive, pazienti dell’ospedale Amedeo di Savoia di Torino polo di riferimento regionale per la diagnosi e la cura delle malattie infettive. L’analisi delle storie, ottenute tramite interviste, porterà all’individuazione delle principali tematiche in relazione all’infezione da HIV: dal vissuto personale, al significato attribuito alla malattia e all’esperienza ad essa legata. Le informazioni raccolte guideranno l’elaborazione di successive attività di psicodramma, piccole pieces teatrali con cui favorire la messa in scena delle situazioni e dei vissuti emergenti dalle storie autobiografiche al fine di favorire una migliore gestione della malattia. E’ prevista anche la formazione degli operatori incaricati della raccolta e dell’analisi delle storie. Per condividere il progetto e i suoi risultati con la comunità scientifica nazionale e internazionale, verrà realizzata un pubblicazione scientifica sui modelli di conduzione dei gruppi utilizzati specificamente per le donne con HIV, evidenziando altresì i temi emersi dalle narrazioni.

 

“Questo premio, oltre a renderci orgogliosi, ci permette di proseguire su un percorso che da tempo come Associazione Arcobaleno AIDS portiamo avanti – sottolinea Caterina Di Chio, coordinatrice del progetto –. Con il progetto, che segue altre esperienze espressamente mirate all’utilizzo dello strumento dello psicodramma per favorire una maggior attenzione alla sessualità in donne di etnie diverse, saremo in grado di approfondire meglio la sieropositività nel genere femminile e offrire strumenti di gestione dell’infezione”.

 

Il progetto dell’Associazione Arcobaleno AIDS, proprio per le sue caratteristiche di unicità e la sua capacità di offrire un modello replicabile in altre realtà, è stato selezionato dalla Commissione Giudicatrice del Community Award, composta da Massimo Andreoni, Professore Ordinario di malattie infettive dell’Università di Roma Tor Vergata e da Marco Simonelli, Esperto in programmi e finanziamenti per attività HIV/AIDS nei paesi in via di sviluppo. Arcobaleno AIDS si è distinta oltre che per l’originalità del progetto e la sua replicabilità, anche per la sua concreta realizzabilità e per l’impatto dell’iniziativa sulle donne sieropositive, criteri considerati dalla Commissione nella selezione e nel finanziamento dei progetti. Ha pesato inoltre nell’attribuzione del premio anche la lunga esperienza dell’Associazione nell’ambito della medicina narrativa e dell’utilizzo del sociodramma come strumento psicologico nel trattamento delle patologie croniche di natura infettiva.

 

La scelta del progetto dell’Associazione torinese è avvenuta tra i 25 presentati da altrettante Associazioni pazienti e Organizzazioni No Profit del paese. Insieme a quello di Arcobaleno Aids ne sono stati premiati altri 14.

 

Per saperne di più sull’Associazione Arcobaleno Aids: www.arcobalenoaids.it

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Community Award Program

Il Community Award Program è arrivato quest’anno alla sua 6a edizione. Con questo Bando vengono selezionati e premiati i migliori progetti proposti da Associazioni pazienti e più in generale da Organizzazioni No Profit italianie che, secondo il giudizio di una Commissione giudicatrice indipendente, dimostrino di avere ricadute positive sulla qualità di vita e sull’assistenza terapeutica delle persone affette da HIV, Epatiti e patologie oncoematologiche (Leucemia Linfatica Cronica e Linfoma Follicolare). Nei sei anni del Bando sono stati presentati 147 progetti e le Commissioni Giudicatrici di ogni Edizione ne hanno selezionati e premiati in totale 63, 15 solo quest’anno. 4 i criteri con cui vengono valutati i progetti: 1.contenuto, 2.obiettivi e fattibilità, 3.originalità e innovatività, 4.esperienza del proponente nell‘ambito tematico del progetto. Nel corso dei 6 anni sono stati assegnati oltre 1.200.000 euro, di cui oltre 340.000 quest’anno. Per saperne di più: www.communityawardprogram.it.

 

Gilead Sciences

Gilead Sciences è una società biofarmaceutica basata sulla ricerca e impegnata nella scoperta, sviluppo e commercializzazione di terapie innovative in aree terapeutiche nelle quali vi siano ancora esigenze mediche non soddisfatte. Con ogni nuova scoperta e ogni molecola sperimentale, cerchiamo di migliorare in tutto il mondo l’assistenza ai pazienti affetti da malattie potenzialmente letali. Le aree terapeutiche sulle quali ci concentriamo comprendono HIV/AIDS, malattie epatiche, ematologia e oncologia, malattie infiammatorie e respiratorie e patologie cardiovascolari. Gilead è presente in Italia dal 2000 e collabora attivamente con i partner istituzionali, scientifici, accademici, industriali e delle comunità locali per sviluppare e rendere disponibili le terapie ai pazienti italiani.

Primo (H)-Open day al Mauriziano per la Giornata della Menopausa

Servizi gratuiti clinico-diagnostici e informativi alle donne per promuovere il benessere in menopausa consultabili sul sito www.bollinirosa.it

Onda, Osservatorio Nazionale sulla salute della donna, promuove il primo (H)-Open day dedicato alle donne in menopausa. Dal 18 al 22 ottobre gli oltre 110 ospedali con i Bollini Rosa che hanno aderito all’iniziativa apriranno le porte alla popolazione femminile con consulenze, colloqui, esami strumentali, conferenze e info point per promuovere il benessere in menopausa. Venerdì 20 ottobre 2017 l’ospedale Mauriziano di Torino offre gratuitamente alla cittadinanza una giornata di visite ginecologiche (fino ad esaurimento posti), presso l’ambulatorio menopausa 5A piano terra. Per prenotazioni obbligatorie contattare il numero 011 5082384 dalle ore 9 alle ore 13.

La menopausa è una tappa fisiologica nella vita della donna e rappresenta un momento particolarmente delicato per le profonde modificazioni fisiche e patologiche ad essa correlate.

Le reazioni e le modalità di risposta a questo grande cambiamento dipendono da numerosi fattori che possono influire in modo rilevante sulla qualità e sul benessere della donna. Fondamentale è il ruolo della prevenzione primaria e di una valutazione generale dello stato di salute per identificare situazioni di rischio e definire strategie efficaci di prevenzione e cura.

“Onda è da sempre impegnata nella promozione della salute e del benessere della donna. La menopausa merita un’attenzione speciale per la molteplicità dei cambiamenti fisici, psicologici e sociali che comporta in una donna”, spiega Francesca Merzagora, Presidente di Onda.L'(H)-Open Day è un’iniziativa già sperimentata per varie patologie, in cui gli ospedali del Network Bollini Rosa che vi aderiscono aprono le porte alla popolazione, mettendo gratuitamente a disposizione diverse tipologie di servizi. Quest’anno abbiamo deciso di realizzare per la prima volta anche una giornata dedicata alla menopausa con l’obiettivo di promuovere il benessere della donna in questa fase della sua vita”.

I servizi offerti sono consultabili sul sito www.bollinirosa.it, dove è possibile visualizzare l’elenco dei Centri coinvolti con indicazioni su date, orari e modalità di prenotazione. Negli ospedali aderenti e sul sito www.ondaosservatorio.it sarà disponibile un dépliant informativo dedicato al benessere intimo ed in particolare al problema dell’Atrofia Vulvo Vaginale, che interessa circa la metà delle donne in menopausa e che ha un impatto negativo sulla quotidianità e sull’intimità di coppia.

L’(H)Open day menopausa gode del patrocinio di Associazione Senonetwork Italia Onlus, Società Italiana di Cardiologia (SIC), Società Italiana di Cardiologia Geriatrica (SICGE), Società Italiana di Endocrinologia (SIE), Società Italiana Ginecologia Terza Età (SIGITE), Società Italiana Ginecologia e Ostetricia (SIGO), Società Italiana Menopausa (SIM), Società Italiana di Oncologia Ginecologica (SIOG), Società Italiana dell’Osteoporosi del Metabolismo Minerale e delle Malattie dello Scheletro (SIOMMMS), Società Italiana di Psichiatria (SIP), Società Italiana di Reumatologia (SIR) ed è reso possibile anche grazie al contributo incondizionato di Shionogi.

L’Atrofia Vulvo-Vaginale è ancora più critica nelle pazienti con un trascorso di tumore al seno, in quanto per coloro che sono state soggette a terapia ormonale il trattamento oncologico comporta l’induzione sostanziale della menopausa e, di conseguenza, la manifestazione in forma molto severa dei sintomi tipici della patologia, anche nelle donne più giovani“, sottolinea la Sen. Maria Rizzotti, Vice Presidente Commissione Igiene e Sanità, Senato della Repubblica. “Considerando che il tumore alla mammella rappresenta la neoplasia femminile più diffusa, con un incremento di rischio parallelo all’avanzamento dell’età, per queste donne l’AVV ha un forte impatto sulla qualità della vita e sulla vita di coppia. Con la convinzione dunque che sia necessario dare un contributo concreto a queste donne, nei mesi scorsi ho depositato in Senato una Mozione che impegna il Governo a promuovere adeguate iniziative di sensibilizzazione ed informazione sull’AVV, sia nei casi di menopausa fisiologica che di quella indotta nelle donne con una storia di tumore al seno“.

(foto: il Torinese)

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Per maggiori informazioni visitare il sito www.bollinirosa.it o inviare una e-mail a eventi@bollinirosa.it

Di Maio difende la sindaca: “Tv, giornali, partiti e dirigenti, ecco il sistema che attacca Appendino”

Il candidato premier M5S Luigi Di Maio nel suo post sul blog di Beppe Grillo affronta il caso delle indagini sulla sindaca di Torino: “Il Movimento è sotto attacco. Stanno provando ad accerchiarci da tutti i lati:  Tv e giornali, partiti e dirigenti pubblici lottizzati sanno che rischiano di perdere tutto. Oggi questo sistema attacca Chiara Appendino”. E prosegue: “Sono passati a dare addosso a Chiara Appendino, dopo che le due richieste di archiviazione a Virginia Raggi hanno dimostrato che il “caso Raggi-Romeo” era una bolla di sapone, su cui però la magistratura era tenuta a fare chiarezza. Ma da oggi non staremo più zitti, ora si inizia a ribattere colpo su colpo. E’ il momento di metterci la faccia. Io ce la metterò ogni qualvolta ci sarà da raccontare la verità”.

La lunga serie di incidenti nel breve percorso di Chiara

STORIE DI CITTA’  di Patrizio Tosetto

Forse se Chiara si sforza un po’ riesce a raggiungere la sua amica e collega Raggi.  Sia ben chiaro, l’avviso di garanzia non equivale ad una condanna. Ma viene naturale pensare che quando i grillini erano all’ opposizione chiedevano le immediate dismissioni dell’ indagato. Noi non ci sentiamo così Savonarola nel chiederlo. Lasciamo a Beppe Grillo le vesti dell’ incorruttibile.  Semmai ci preoccupiamo della prima cittadina dei torinesi, visto che  voci di corridoio sostengono si senta  molto stressata e troppo sotto pressione. Anzi siamo dispiaciuti per la persona, ma essere sindaco ha oneri ed onori. L’ultimo episodio ha  un indubbio valore politico e Chiara avrà il non bel primato di aver  in poco tempo inanellato  così tanti insuccessi. C’è dell’ altro. Dalle alghe ai mercatini di Natale è stato un susseguirsi di figuracce. Per non parlare di cosa sta succedendo, anzi non sta succedendo, negli uffici comunali. Predisposizione di poche delibere e poi bandi molto confusi, scritti male e contestati al Tar. Ma lei va avanti come un treno, incurante. Noi continuiamo nel fare domande. Ad

esempio:  perché il direttore dell’ Sport è più volte cambiato? Mi risulta che metà degli impianti sportivi sia in disuso o gestito da società che non hanno rinnovato i vecchi contratti.  L’ annunciato giro di vite per il parcheggio selvaggio si è stemperato in una bolla di sapone.

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 E poi arriviamo alla perfezione dell’ incapacità. Aumento del permesso di parcheggio per i residenti in centro. Motivazione: abbiamo bisogno di soldi.  Risultato finale: meno incassi perché non viene rinnovato il tutto.  E quando le comunicano che il Comune ha un mare di debiti verso le sue controllate ha quasi un mancamento. Duro, Chiara, fare la Sindachessa di Torino. Poi non riesce nel tenere a freno i suoi Montanari ne è un campione.  Per  creare nuovi posti di lavoro si schiera contro il G 7 e con i no Tav. Ma il massimo raggiunto dal mondo pentastellato torinese è del consigliere di quartiere che dopo l’omicidio al Suk sostiene orgogliosamente: tutto sotto controllo.
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Ma, cara Chiara Appendino, anche lei sa perfettamente che nulla è sotto controllo. Non si è stupita quando l’Unione Industriale le ha chiesto perché si è rifiutata di fare il G7 nella nostra città . Non vi preoccupate: il turismo si sta sviluppando. Le si è fatto presente che con la decrescita  non si creano posti di lavoro. E lei ha risposto con un dignitoso silenzio. Rimane una sola e unica domanda: reggerà la città i colpi inferti dai suoi errori? Non penso proprio che ce la farà per altri tre anni. Incontro tanti che hanno il rimorso di averla votata e (addirittura) il rimpianto di Piero Fassino. Se e ma non fanno storia ed è impossibile tornare indietro. Come detto non chiediamo le sue dimissioni. Ma le ricordiamo che non è stato il dottore ad ordinarle di fare il Sindaco. Mi perdoni, Sindachessa.  Pensi al bene di Torino tirando le somme dei suoi errori.

SIRDE 2017 e Torino diventa vetrina

E’ il Seminario Informativo Rappresentanti Distrettuali Eletti e Incoming dei Rotaract di tutta Italia

 

Il Distretto Rotaract 2031 organizza l’edizione 2017 del SIRDE, in programma da venerdì 20 a domenica 22 ottobre prossimi a Torino, una preziosa iniziativa per far conoscere il territorio locale, in occasione del Seminario Informativo Rappresentanti Distrettuali Eletti e Incoming dei Rotaract di tutta Italia. “Fil rouge del weekend spiega il responsabile dellAccomodation Alessandro De Carolis sarà rappresentato da una riflessione sui metodi migliori per servire la comunità; durante l’assemblea plenaria prenderanno la parola le più alte autorità rotariane in Italia, che ricoprono anche importanti incarichi lavorativi e che presenteranno la loro esperienza, suggerendo preziosi consigli per una sempre migliore gestione di azioni di fundraising e di aiuto diretto nei confronti del prossimo”. “Abbiamo scelto per gli ospiti diverse location di eccellenza del territorio torinese aggiunge Alessandro De Carolis tra cui il Grand Hotel Sitea, dove alloggeranno i rappresentanti distrettuali, situato nel cuore della Torino risorgimentale, alle spalle delle centrali via Roma e piazza San Carlo. Farà da magnifica cornice alla cena di gala di sabato 21 ottobre, aperta a tutti i soci rotariani, l’elegante Palazzina di Caccia di Stupinigi, edificata per la caccia e le feste di Casa Savoia da Filippo Juvarra a partire dal 1729, uno dei gioielli monumentali di Torino più belli.

Il weekend ha inoltre l’obbiettivo di raccogliere fondi per il Progetto di Service dei Distretti Rotaract di Italia, Malta, San Marino e Principato di Monaco “Wingbeat: le ali del cuore” che ha lo scopo di realizzare il primo drone ambulanza di Italia. Tale Aeromobile a Pilotaggio Remoto sarà capace di trasportare in tempi record un defibrillatore di circa 4 kg sul luogo di chiamata, localizzata con GPS. Sarà inoltre capace di fornire un importantissimo contributo nelle operazioni specializzate di ricerca e soccorso nelle maxi-emergenze ed in caso di disastri e catastrofi su tutto il territorio nazionale. Il drone avrà inoltre ulteriori applicazioni, quali: missioni ISR (Intelligence Surveillance Reconnaissance), fotogrammetria, ispezione di aree pericolose e fornirà un supporto alle verifiche ed ai rilievi post- evento / incidente. “Il nostro impegno come Distretto Rotaract 2031 – conclude Alessandro De Carolis si è concentrato nell’offrire ai rappresentanti distrettuali la possibilità lavorare e prendere contatto con un territorio come quello torinese molto ricco di tradizioni e di storia, non soltanto sabauda, ma anche romana e egizia, vantando Torino il secondo Museo Egizio al mondo per importanza dopo quello del Cairo. Per questo motivo abbiamo ideato diversi tour, quali quello dal titolo “Torino al gusto Gianduja”, “Nel cuore della storia”, “Da Oriente a Occidente”, nella giornata di venerdì 20 ottobre; quelli dedicati al fascino della vita di Corte e alla scoperta del cinema, con la visita al Museo Nazionale del Cinema, nella giornata di sabato, quando, dalle 14 alle 16, si terranno anche i lavori nazionali, il Rotaract Training Academy Distretto 2031 e la celebrazione del World Polio Day, presso Palazzo Costa Carrù. Domenica, invece, ci sarà la possibilità di uno spazio di riposo, denominato “Riposo del re” presso le Terme Torino”.

 

Mara Martellotta

Smog, aria pessima sotto la Mole: presto il blocco del traffico esteso anche agli Euro 5

Critica la situazione anche a  Vercelli, con 9 sforamenti consecutivi negli ultimi giorni e 52 in tutto il 2017

La qualità dell’aria a Torino non migliora e sabato il blocco del traffico, in vigore  per i veicoli fino a diesel Euro 4 compresi, probabilmente sarà  esteso agli Euro 5. I dieci giorni consecutivi di sforamento del limite di 50 microgrammi al metro cubo di ‘polveri sottili’, che dovrebbero essere raggiunti giovedì , danno l’avvio a quello che è  il secondo livello, il “rosso”, previsto dalle principali Regioni del nord Italia e adottato anche dalla Città di Torino. L’ Arpa – Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale ha registrato 8 giorni consecutivi di superamento della soglia massima alla stazione Rebaudengo di Torino,  dove dall’inizio dell’anno i giorni con aria molto inquinata sono stati 69 cioè il doppio del massimo consentito di 35. Critica la situazione anche a  Vercelli, con 9 sforamenti consecutivi negli ultimi giorni e 52 in tutto il 2017.

 

(foto: il Torinese)

Con Fazio e senza Giletti questa è la Rai Tv

IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni

Il cambiamento non sempre riesce a premiare. Neppure in Tv dove le rendite di posizione sono molto frequenti e il pubblico in parte e’ fidelizzato.  Il  passaggio dalla rete  3 alla 1 di Fabio Fazio che scherzosamente a Savona chiamano il Fazioso ,si sta rivelando un flop,malgrado Fabio costi tantissimo alla Rai. Fabio e’ il tipico personaggio adatto a Rai 3 e al pubblico di quella che fu Telekabul. Sono ex comunisti che nell’intimo sono rimasti tali e sono caratterizzati da un antiberlusconismo epilettico ( uso l’aggettivo di Emilio Lussu adoperato per gli anticomunisti ) e in precedenza da un rifiuto  viscerale di Craxi considerato un social – fascista .Fazio e la sua degnissima compagna di scena Luciana  Littizzetto, reginetta torinese  delle volgarità e delle banalità più stupide, hanno il loro pubblico che li ama e li segue. Sono lo zoccolo duro di cui parlava Occhetto. Oltre non vanno. Il pubblico di Rai 1 che può avere mille altri difetti ,non accetta l’untuosa faziosita ‘ del Savonese e le chiacchierate scurrili e piene di bile della  ineffabile Lucianina piemontarda nell’accento e poco urbana nei modi. Non ci voleva molto a capirlo. Forse adesso sia Fazio che la Littizzetto e la loro compagnia “selvaggia e matta”, anche se molto conformista e legata al cachet come massimo valore, sono diventati renziani e forse non piacciono neppure più  al loro zoccolo duro. Un altro errore di Rai1 e’ aver allontanato Massimo Giletti,un professionista serio,capace,libero,una sorta di antiFazio . Io lo apprezzo dal tempo in cui era studente al liceo d’Azeglio di Torino e  non si fece intruppare nella contestazione . La sua “Arena “era un ‘arena di dibattito libero in cui si ponevano domande coraggiose e per molti ardue .Ne usciva fuori la pochezza della classe politica odierna . A Giletti si doveva imporre la mordacchia . Le due sorelle Parodi sono piacevoli ma sono visibilmente fragili e si comportano come pesci fuor d’acqua. Anche il pomeriggio domenicale di Rai1 e’ un insuccesso. Giletti e’ un uomo coraggioso,un giornalista incredibilmente  bistrattato dall’Ordine dei Giornalisti ,malgrado sia ,come si dice oggi, uno con le palle , cioè con  una sua autonomia di giudizio.La tv di Stato non ha saputo tenerselo, ma il pubblico continuerà a seguirlo come merita. E’ uno dei pochi torinesi che tenga alto con orgoglio il nome di Torino senza scadere nel provincialismo. Anche solo per questo motivo una rarità .

 

quaglieni@gmail.com

Se l’avvocato di successo entra in conflitto con le proprie radici

La cena è una cena. Di solito tra amici. Di solito tranquilla, allegra, un’occasione per lasciare a casa ufficio, problemi, mugugni e affondare una serata nelle risate. Ma non sempre è così. Il teatro e il cinema sembra che di recente facciano a gara nello spremere proprio quelle occasioni per tirarne fuori i succhi più amari. Magari cominciando ad accendere gli ingranaggi con un espediente quasi (o senza quasi) stupido e banale, come la scelta del nome da affibbiare al nascituro (Le prénom, rivoltato poi sotto i cieli di mezzo mondo) o quella di mettere in tavola con le differenti portate anche il proprio cell per vedere davanti a tutti l’effetto che fa (Perfetti sconosciuti). Oppure, partendo da un solo bicchiere di vino, accapigliarsi nella ricerca di mettere una toppa al bisticcio feroce dei due figli delle coppie in questione (Carnage). Magri espedienti che tuttavia negli esempi citati possono dare il via a confessioni e a distruzioni. Ha senza dubbio motivazioni più forti, serie e attualissime la cena che a poco a poco si profila all’orizzonte di Disgraced/Dis-crimini con cui lo Stabile torinese ha aperto la propria stagione al Carignano nei giorni scorsi. Il testo (tradotto da Monica Capuani) appartiene alla penna di Ayad Akhtar, di radici pakistane ma da sempre negli Stati Uniti, vincitore del Pulitzer nel 2013 e di altri premi per questa vicenda a quattro (più il giovane nipote del protagonista colpevole d’accendere la miccia) che vede un avvocato di successo in lotta con le proprie radici e gli insegnamenti che fino a quel punto l’hanno segnato; sua moglie, “bianca, flessuosa e incantevole”, artista newyorkese di quelle che cominciano ad annusare l’aria del successo e innamorata della cultura islamica, un agente/critico/affarista ebreo, che ragiona con rabbia di rapporti israelo/palestiniani e si tranquillizza con le doti artistiche e con il corpo dell’artista, la di lui moglie, afroamericana, che non troverà di meglio che far le scarpe al collega avvocato e sistemarsi come meglio non potrebbe nella buona società. La regia del tedesco Martin Kušej entra perfettamente nelle psicologie dei personaggi, ne scava gli intimi rapporti, divide la vicenda per capitoli intervallati da lunghe zone buie, come tutto il resto inondate da un commento musicale ossessivo, setaccia le parole e i movimenti, tende all’astratto asciugando la scena (di Annette Murschetz, un’immagine certo non uno sviluppo) di ogni elemento per ridurla ad una angolare parete bianca, sporcata di tanto in tanto dalla padrona di casa con insignificanti scarabocchi, e ad uno scricchiolante – per le camminate e gli assaggi sessuali dei protagonisti – pavimento nerastro di carbone. Inevitabilmente ogni cosa muta, come in uno specchio ormai deformato, niente sarà più come prima, gli assurdi convenevoli sulla porta di casa e l’elenco delle portate sanno di estrema assurdità. Ogni cosa inevitabilmente si sporca, nella realtà come nel luogo mentale che si è costruito attorno ai dialoghi, gli attori soprattutto, chiamati a una fatica non da poco, che alla fine si libera con gli applausi, visi e mani e gambe impiastricciati, in questo sconcerto di cambiamenti che nasce dalla lotta, dalle belle maniere in via di distruzione, dalle regole che non possono più essere le stesse. Forse tutto appare volto all’eccesso, ma si può anche essere d’accordo con una simile lettura che raccoglie nell’intimo di ciascuno le parole dell’autore, che universalizza, spingendoci a farle più nostre, a rimodellarle, a ripensarle.  Al centro della scena e della serata si pone un’altra convincente prova di Paolo Pierobon, con lui egualmente provati Fausto Russo Alesi, Anna Della Rosa, Astrid Meloni e il giovane Elia Tapognani.

 

Elio Rabbione

 

Allegri sulla Juve: “Non ho da rimproverarmi niente”

“Sarà una stagione molto bella e avvincente con un calendario da grande suspense nel finale, con i tre scontri diretti in calendario, cose che mi divertono molto. E penso già a marzo, quando ci sarà grande pressione: sarà molto divertente”. Cosi’ l’Ansa riporta le parole di Massimiliano Allegri, alla vigilia di Juventus-Sporting Lisbona di Champions. Il ct bianconero aggiunge: “L’atmosfera nella Juventus è buona, deve regnare l’equilibrio: non possiamo deprimerci soltanto perché abbiamo pareggiato con l’Atalanta e perso in casa con la Lazio. Non ho da rimproverarmi niente, abbiamo  sbagliato l’inizio del secondo tempo con Lazio, 8′ nei quali abbiamo commesso errori di attenzione e di gestione”.

 

(foto: Claudio Benedetto www.fotoegrafico.net)