Tullio Regge e l’Infinito. Infinito per Tullio Regge è stata una parola-chiave. Uno dei più geniali dei fisici italiani della generazione venuta dopo Enrico Fermi ha sempre puntato il suo sguardo oltre gli schemi, oltre i confini dell’intelligenza umana. I suoi studi sulle onde gravitazionali proseguiti da Kip Thorne hanno vinto i questi giorni il Premio Nobel per la fisica.
La mostra “L’Infinita curiosità. Un viaggio nell’universo in compagnia di Tullio Regge”, promossa nell’ambito del Sistema Scienza Piemonte con il sostegno della Compagnia di San Paolo e curata da Vincenzo Barone e Piero Bianucci, è ospitata a Torino fino al 18 marzo 2018 nel palazzo dell’Accademia delle Scienze (Via Accademia delle Scienze 6) e indaga l’universo – dall’infinitamente piccolo all’estremamente grande – attraverso le due grandi teorie della fisica del Novecento, quella della relatività generale e quella della meccanica quantistica. Il progetto “L’infinita curiosità. Un viaggio in compagnia degli chef” è un omaggio al grande fisico e alla mostra in corso. Parte da essa e da essa prende il nome. Un omaggio al genio torinese dotato di un’ironia straordinaria, una perenne voglia di scherzare, di giocare, di ridere, di sorprendere, di conoscere e di capire. Utilizzare il linguaggio dell’alta cucina per raccontare la mostra è la sfida lanciata a 7 grandi chef stellati del Piemonte che hanno reinterpretato in chiave gourmet gli studi di Tullio Regge: Matteo Baronetto, Antonino Cannavacciuolo, Michelangelo Mammoliti, Christian Milone, Alfredo Russo, Davide Scabin, Mariangela Susigan. Dall’infinitamente piccolo all’immensamente grande i 7 chef stellati hanno giocato con i grandi temi della fisica per raccontare, attraverso i loro piatti, l’universo di Tullio Regge, avvicinando due mondi, accogliendo l’invito di Tullio Regge a giocare con la scienza, rendendola accessibile a tutti. Regge ha cambiato la divulgazione in Italia e questo progetto vuole essere un omaggio al suo genio. Regge amava contaminare scienza, arte, design… con umorismo, ironia, arguzia, satira, polemica. Proprio a questo si sono ispirati gli chef per realizzare i loro piatti.
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I 7 chef hanno realizzato 7 piatti che accompagneranno la mostra, da Ottobre a Marzo, in un divertissement che è al tempo stesso gioco e scoperta. Perché, come diceva Regge “la scienza è sempre gioco. Il gioco di capire come funziona il mondo”.
– Dal 6 al 20 Ottobre. Matteo Baronetto, Ristorante Del Cambio: Insalata piemontese
– Dal 10 ottobre al 10 marzo 2018. Antonino Cannavacciuolo, Cannavacciuolo Bistrot di Torino: Battuta di Fassona piemontese, maionese di nocciole, tartufo estivo, salsa al Parmigiano.
– Dal 20 ottobre al 5 novembre. Michelangelo Mammoliti, Ristorante La Madernassa: Open your mind.
– Dal 7 al 22 novembre. Mariangela Susigan, Gardenia: Primo impatto.
– Dal 21 Novembre al 5 Dicembre. Alfredo Russo, Dolce Stil Novo: Spazio – Tempo – Curvo.
– Dal 6 al 20 febbraio. Davide Scabin, Combal.zero: Cyber Egg.
– Dal 20 febbraio al 10 marzo. Christian Milone, Trattoria Zappatori: Limone. Diverse sfumature.
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Nella foto dell’Istituto San Paolo: Da dx: Alfredo Russo/Dolce Stil Novo – Marco Valentini/Trattoria Zappatori – Marangela Susigan/Gardenia – Michelangelo Mammoliti/La Madernassa – Davide Scabin/Combal.zero – Matteo Baronetto/Del Cambio – Pino Savoia/Bistrot Cannavacciuolo
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