Settembre 2017- Pagina 32

Fusion, con la danza le culture si incontrano

A Torino si terrà domenica 1 ottobre il Fusion Dance Festival per il consueto appuntamento annuale offerto da Ladibi.com, la piattaforma internazionale per l’insegnamento di tutti gli stili di danza del mondo. In questa quarta edizione ci sarà una giornata di workshop e show, nella sede del Centro Cultura Contemporanea Metzger, in Via Bogetto, 4/g a Torino. Unica data in Italia a cui non mancare, con gli insegnanti dell’Accademia di Danza Online Ladibi.com e prestigiosi ospiti. Un evento imperdibile per chi è affascinato dalle culture esotiche e per chi ama l’arte e la danza, in tutte le sue forme. Un festival adatto a tutti i livelli ed età, sia agli amatori che ai professionisti del settore, per chi visita l’Italia e per chi la vive quotidianamente.

Assaporare nuovi stili di danza, ci fa capire che non siamo poi così diversi gli uni dagli altri. I muri che ci dividono, sono destinati a cadere per dar spazio ad incontri sorprendenti. Un’occasione imperdibile per condividere la nostra passione, oltre quelle che alcuni chiamano differenzee che noi vediamo semplicemente come doni”  ha spiegato LaDibi, la direttrice del Fusion Dance Festival.

Il festival sarà insomma l’occasione per scoprire culture, tecniche e stili diversi di paesi lontani come sud America, medio oriente, India e Indonesia. Tema di quest’anno, il concetto de ‘Il Bello nell’Arte della Danza’, alla scoperta delle sfumature delle famose zone grigie dove avvengono le trasformazioni, e da cui scaturisce il nuovo.   Le attività del Fusion Dance Festival Tra le tante attività innanzitutto ci sarà il DanceFit, un workout per ballerini studiato da LaDibi che include diverse tecniche tra cui Yoga, Pilates e circuiti ad alta intensità. Poi tecniche per gli appassionati di Tribal Fusion e Latin Dance, con il Gong15 e approfondimenti da 15 minuti. Ospiti del Gong15 Sive Fuxia, insegnante di Belly Dance. Focus: controllo e tecnica per il torace e per l’ATS, il Clan Mabon Ensemble, composto da Manuela Bellodi e Arianna Bosco, allieve di Carolena Nericcio e Sister Studio Fat Chance Bellydance. Focus: tecnica Chorus per la gestione degli spazi del palco. Seguiranno gli approfondimenti separati per stile.

  • Una sala per la Tribal Fusion Belly Dance condotta da LaDibiFocus: tecniche di Danza Indiana e Balinese.
  • Una sala di Latin Dance coordinata da Luka&Luana Fanni, campioni internazionali e protagonisti di Burn The Floor. Focus: la ricerca della bellezza del movimento nello Stile Latino.

Poi ancora ci sarà il Laboratorio Coreografico a cura di LaDibi con cui affrontare il Processo Creativo. Ed infine l’Hafla, il momento di danzare gli uni per le altre, supportandosi a vicenda con entusiasmo.   Reportage Chi vorrà, potrà essere protagonista di video e foto, lasciando la propria testimonianza sull’esperienza perché “condividere l’amore non può che portar bene”.   Programma Domenica 1 ottobre 2017  ore 12.30 – 13.30 CHECK IN ore 13.30 – 19.00 DANZA, WORKSHOP & HAFLA!

  • DanceFit, il Workout studiato e condotto da LaDibi, per Ballerini e Amanti della Danza
  • Gong 15, gli approfondimenti tecnici di Belly Dance con Sive Fuxia e American Tribal Style con Clan Mabon
  • Tribal Fusion, tecniche di Danza Balinese e Indiana con LaDibi
  • Latin Dance con Luka e Luana Fanni
  • Coreografia 
  • Hafla, a celebrazione del tempo trascorso insieme

Per tutte le informazioni su insegnanti e programmi visitare la pagina del Fusion Dance Festival all’indirizzo  www.ladibi.com/#not-only-virtual.   LaDibi.com LaDibi.com è l’accademia online di danza e arti performative, nata per dar la possibilità di studiare a chiunque sia davvero appassionato

I figli dei lavoratori Comital: “Non chiudete la fabbrica”

“Scendono in campo” anche bambini degli operai della Comital. Illustrano  le loro paure e le loro speranze nei disegni e nei cartelli che hanno affisso ai cancelli della fabbrica di Volpiano. L’Ansa riporta alcuni dei loro messaggi.  “Vorrei che tutti i lavoratori della Comital tornassero a lavorare. Così sarebbero più felici e anche noi, e non in questo stato di tristezza”. “Mio padre perde il lavoro, io il futuro”.  “Per il mio papà. Spero che torni a lavorare così come tutti gli operai.Ti voglio bene. Non fate chiudere la Comital, fate tornare felici i nostri cuori”. Prosegue intanto 24 ore su 24, da quando il 31 luglio è stata annunciata la chiusura dello stabilimento , il presidio dei 138 lavoratori, per i quali è stata avviata la procedura di licenziamento collettivo per cessazione di attività.

Nuoto per Salvamento: Europei, le gare oceaniche

L’Italia ha chiuso la 17esima edizione dei Campionati Europei di nuoto per salvamento con il primo posto nel medagliere. 50 è il numero record di podi azzurri, 42 a Bruges nelle gare in piscina (22 ori, 13 argenti, 7 bronzi) e 8 a Ostenda nelle prove oceaniche (3 ori, 2 argenti, 3 bronzi). La Nazionale Open (senior) ha vinto la classifica generale, seguita da Germania e Spagna; la Nazionale Youth ha chiuso al secondo posto, alle spalle della Francia e davanti alla Spagna. Protagonisti sia nelle gare in vasca sia in quelle oceaniche gli atleti piemontesi.

– Staffetta torpedo: Italia oro con le donne Silvia Meschiari, Federica Volpini, Laura Pranzo e Alice Marzella e con gli uomini Daniele Sanna, Andrea Niciarelli, Federico Gilardi e Jacopo Musso. Presenti nei due quartetti campioni d’Europa i piemontesi Laura Pranzo, classe 1995 del Centro Nuoto Nichelino, Federico Gilardi e Jacopo Musso, rispettivamente classe 1991 e 1993, entrambi portacolori della Rari Nantes Torino con il primo tesserato da poco anche per le Fiamme Oro. Medaglia di bronzo per le azzurre junior Martina Rossetti, Valeria Cappelletti, Alessia Locchi e Andrea Allais. Andrea Allais è classe 1999 e portacolori della Libertas Nuoto Chivasso.

– Gara nel frangente: medaglia d’argento per Federico Gilardi.

– Staffetta ocean: Italia bronzo con Daniene Sanna (frazione a nuoto), Nicolò Di Tullio (canoa), Andrea Niciarelli (tavola) e Sasha Andrea Bartolo (corsa). Sasha Andrea Bartolo è classe 1994 e tesserato per lo Swimming Club Alessandria.

Suona la campanella per più di mezzo milione di studenti nelle scuole piemontesi

Sono oltre mezzo milione – per la precisione 536 mila –  gli studenti che oggi rientrano  in aula per l’inizio dell’anno scolastico. Atri 14 mila gli iscritti ai percorsi di istruzione e formazione professionale e all’ incirca 100 nel’ apprendistato. L’organico  del corpo docente è di 58.458 insegnanti: di questi oltre 48 mila 500 titolari, con nomina in ruolo di 1.726, mentre gli insegnanti di sostegno sono 10.700: di questi  4.500 in deroga, cifra doppia rispetto allo scorso anno.”L’anno scolastico apre in condizioni di normalità, in modo  più ordinato rispetto allo scorso – cosi l’Ansa riporta le parole del direttore regionale Fabrizio Manca – con il dato positivo di avere esaurito tutte le graduatorie del Piemonte. Iniziamo con la stragrande maggioranza di insegnanti nelle classi e siamo impegnati a concludere le operazioni per le supplenze con la massima celerità. Per quanto riguarda il sostegno abbiamo soddisfatto le esigenze emerse finora per un servizio formativo più inclusivo per tutti”.

TORNANO GLI ITINERARI URBANI ALLA SCOPERTA DELLA CITTÀ

Dopo il rientro dalle ferie e potendo godere ancora del clima mite di questo periodo, l’Urban Center Metropolitano propone tre nuovi itinerari urbani che daranno la possibilità ai cittadini di scoprire la propria città attraverso luoghi insoliti e prospettive inedite. Il 16 settembre e il 30 settembre torna l’appuntamento con La città condivisa, dedicato alla scoperta di nuove forme di socialità e declinazioni dello spazio attraverso alcune delle più recenti esperienze nell’ambito del co-housing, dell’abitare sociale e dei servizi di quartiere. Il 20 settembre invece sarà la Torino dei luoghi dell’innovazione e di rigenerazione in ambito tecnologico e ambientale ad essere esplorata con l’itinerario Gran Tour città: comunità e innovazione a Torino, nell’ambito dell’iniziativa Gran Tour dell’Abbonamento Musei Torino Piemonte. Le visite in programma: sabato 16 settembre La città condivisa – ore 10,30 mercoledì 20 settembre Gran Tour città: comunità e innovazione a Torino – ore 10 sabato 30 settembre La città condivisa – ore 10,30

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La città condivisa Dalla metà degli anni ’90, Torino ha affrontato i temi della rigenerazione e del recupero urbano avviando sperimentazioni di successo, introducendo nuovi strumenti e facilitando lo sviluppo di una serie di iniziative pilota, spesso promosse in partnership con altre istituzioni pubbliche, fondazioni bancarie e di impresa, imprese sociali e associazioni. Provando a rispondere alla domanda abitativa di chi si trova in una situazione temporanea di vulnerabilità sociale ed economica, e a misurarsi con i temi della multiculturalità, del welfare urbano e dei servizi alla collettività, questo tipo di azioni hanno contribuito alla definizione di una moderna cultura dell’abitare condiviso e dello stare assieme, favorendo la nascita di nuovi luoghi di incontro e di riferimento per i cittadini. Urban Center propone un percorso a piedi e con il trasporto pubblico alla scoperta di nuove forme di socialità e declinazioni dello spazio attraverso alcune delle più recenti esperienze nell’ambito del co-housing, dell’abitare sociale e dei servizi di quartiere. Itinerario del 16 settembre, durata 2 ore. Trasporto con i mezzi pubblici. RITROVO// partenza da Urban Center Metropolitano in Palazzo di Città 8f Numero Zero Luoghi Comuni – Porta Palazzo Luoghi Comuni – San Salvario Lombroso 16 ARRIVO//Casa del Quartiere San Salvario Itinerario del 30 settembre, durata 2 ore. Trasporto con mezzi pubblici. RITROVO// partenza da Urban Center Metropolitano in Palazzo di Città 8f Vivo al Venti Housing Giulia Numero Zero Arte in Stabile ARRIVO//Luoghi Comuni – Porta Palazzo Iscrizioni Entro le ore 18 del giorno antecedente all’itinerario scelto Prezzo: 6 € (incluso il biglietto del tram) oppure 4 € per chi dispone già dell’abbonamento Gruppi di massimo 15 persone Prenotazione obbligatoria.

Per informazioni e iscrizioni scrivere a visiteguidate@urbancenter.to.it oppure telefonare allo 011/5537950

Gran Tour città: comunità e innovazione a Torino L’itinerario, attraverso l’esplorazione e il racconto di alcuni luoghi emblematici, propone un percorso che intreccia le traiettorie dell’open innovation alle esperienze pilota di rigenerazione e trasformazione di parti di città dove la componente innovativa riguarda più da vicino la dimensione tecnologica e ambientale. Gli sforzi compiuti dall’intero sistema territoriale (attori pubblici, attori privati, istituzioni culturali e formative, soggetti economici, settore no-profit e filantropico) nell’arco di questi ultimi anni sono stati premiati nel 2016, con l’assegnazione a Torino del titolo di seconda città europea per l’innovazione. Il premio ha messo in evidenza come le politiche promosse dall’attore pubblico abbiano funzionato come perno intorno al quale si è generato un complesso ecosistema di innovazione, ricco, vario ed articolato. Itinerario del 20 settembre, durata 2,5 ore. Trasporto con il bus RITROVO // partenza Piazza Solferino lato Teatro Alfieri Rinascimenti Sociali Nuvola Lavazza Casa Zera Open Incet Parco Aurelio Peccei Prezzo 14 euro, prenotazione obbligatoria sul sito https://piemonte.abbonamentomusei.it

CORSI DI FORMAZIONE BASE E DI AGGIORNAMENTO PER AMMINISTRATORI DI CONDOMINI

Inizia la scuola e anche gli amministratori di condominio ritornano sui banchi, con i corsi promossi da Ape Confedilizia.Sono aperte le iscrizioni per il corso di formazione base e per l’aggiornamento.Il corso di formazione base avrà una durata di 80 ore, articolato su 32 moduli di 2 ore e trenta.Inizierà lunedì 2 ottobre e si svolgerà il lunedì e giovedì dalle 18 alle 20,30. Le iscrizioni si ricevono entro il 25 settembre 2017.Per gli amministratori è fondamentale essere aggiornati e soprattutto professionali con capacità e competenza.Il corso di formazione che prenderà il via venerdì 3 novembre, va in questa direzione. La durata è di 6 moduli di 3 ore e si svolgerà il venerdì dalle 14,30 alle 17,30. Le iscrizioni si effettuano entro il 27 ottobre.

Per info ed iscrizioni segreteria@apetorino.it tel. 011/5214218.

Il Pd di Orlando a casa Bersani

Stavo andando alla Festa dell’ Unità. Una provvidenziale telefonata di un amico mi ricorda che Bersani è in via Oropa. Devio  per Vanchiglietta. Il classico ritardo di Bersani mi dà la possibilità di osservare i presenti che aspettano. Che succede? Giorgio Ardito qui? Poi il professore onorevole Giorgis con Enzo La volta. Esponenti del Pd Orlandiano. Davanti al 35, la sede del Pd locale. Magari sono lì per caso.Trafelata arriva l’onorevole Anna Rossomando. Avvicinandomi chiedo: che ci fate qui? Visita di cortesia per prenotare il giovane La Volta a Bersani?. Con un’ ora di ritardo arriva abbronzatissimo Bersani che attorniato dai giornalisti risponde alle innumerevoli domande e poi visita la spartana sede di Articolo uno. Padrone di casa Walter Catuzzo indomito attivista. Giro. Non mi do’ per vinto. Qui gatta a ci cova.  Tutti i principali esponenti del Pd Orlandiano sono presenti.  Sicuramente la convivenza con Il Fiorentino non deve essere semplice.  Grandi manovre elettorali? Manca poco al voto. Insisto ma ricevo cortesi non risposte e passo alle deduzioni. Deduzioni caute senza voli pindarici, ma si sta muovendo qualcosa di positivo per …diciamo così chi non condivide  Renzi. Ci penso io e  Bersani capisce subito. Interviene e non se ne fa una ragione della “imbellità” dei dirigenti Pd. A suo dire è debole l’azione del governo sia sulla cittadinanza agli stranieri sia sulla tutela del cittadino consumatore . Poi il “cavallo di battaglia “: recuperare il voto di sinistra del nostro popolo che non vota più. Mi permetto di chiedere ai miei vicini: e con Pisapia come la mettiamo? Unità ci chiede il nostro popolo ed unità della sinistra dobbiamo dare al nostro popolo. E gli Orlandiani? Sono schizzati alla Festa, c’ è Minniti. Però sicuramente è tanta politica ma unità con Pisapia e la visita di cortesia …fanno sì che per i renziani aumentino le difficoltà

Patrizio Tosetto

Piazza San Carlo, prova sicurezza superata. Ma la pioggia disturba il concerto di MiTo

Alla fine la barriera psicologica del dramma dello scorso 3 giugno è stata superata con successo, così come l’esame-sicurezza di piazza San Carlo. Al concerto Open Sing di MiTo-SettembreMusica la macchina organizzativa ha funzionato. Controlli minuziosi ai varchi grazie all’uso di metal detector e di personale dell’organizzazione a fare da supporto alle forze dell’ordine, quattro ambulanze, poche transenne per facilitare l’eventuale evacuazione, vie di fuga ben segnalate, ingresso consentito solo dalle 20 in poi. Era vietato portare borse ingombranti e, naturalmente, bottiglie di birra. Peccato solo per la pioggia, che ha limitato l’affluenza a circa 5 mila persone delle 10 mila (capienza massima) previste. Il coro guida ha condotto dal palco gli spettatori che hanno cantato brani di musica classica al riparo dei portici.

 

(Foto: MiTo – SettembreMusica)

Linea di confine. Spigolature di vita e storie torinesi

di Pier Franco Quaglieni

La scuola al minimo sindacale – Badoglio? No grazie – Lidia Palomba: stile, cultura, amore per la musica – Cravero ed è subito Carru’

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La scuola al minimo sindacale
La ministra Fedeli, assistente sociale e sindacalista, rischia di passare alla storia per essere la peggiore ministra dell’istruzione italiana. Eppure certi ministri Dc cui si deve il disastro del cedimento al ’68 sembravano imbattibili ,come su altro versante lo fu Luigi Berlinguer. Dopo aver proposto un liceo quadriennale, adesso ho avanzato l’idea balzana della scuola media di di due anni. Per lei i programmi di studio sono un optional che si può togliere e mettere da una valigia quando si va in vacanza . I programmi invece sono incomprimibili, se si vogliono svolgere con serietà e adeguato approfondimento secondo i tempi necessari per apprendere ed assimilare  . Un anno in più o in meno cambia radicalmente ( in peggio) la scuola. Possibile che la signora Fedeli sia così digiuna di studi da non capire queste elementari verità ?  Da sindacalista vuole dare anche agli studenti il minimo sindacale ? Possibile che non non sia in grado di cogliere l’ignoranza  immane  che già oggi  regna tra i giovani ? Possibile che non colga le fatiche sovrumane a cui sono sottoposti i docenti ? Le ore di scuola sottratte ai giovani sarebbe un furto a cui non ci sarebbe più rimedio.

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Badoglio? No grazie
L’8 settembre è una data ingloriosa della storia italiana.Quella del maresciallo Pietro Badoglio,nuovo Capo del Governo dopo il 25 luglio 1943,fu una fuga ingloriosa che trascinò dietro la stessa famiglia reale. Non si capisce perché Grazzano ,il paese del maresciallo, continui a onorarlo chiamandosi Grazzano Badoglio. Nel mese di novembre ricorderemo il centenario della disfatta di Caporetto durante la Grande Guerra. Il maggiore responsabile di quella pagina nefasta fu il generale Badoglio che consentì l’avanzata nemica senza sparare un colpo. Eppure passò indenne dalla commissione d’inchiesta e divenne vice del generalissimo Armando Diaz, succeduto a Cadorna a cui venne attribuita la sconfitta. Badoglio era massone ed è certo che tutta la sua carriera sia stata sorretta da questa appartenenza. Sarebbe ora, nel centenario di Caporetto, di cancellare il nome di Badoglio da quello del paese che gli ha dato i natali.Al massimo,gli dedichino la bocciofila dove amava giocare a bocce.

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Lidia Palomba: stile, cultura, amore per la musica

Nel 2008 venne intitolata, su proposta di chi scrive, una via torinese al musicologo Massimo Mila. Una scelta che sostenni con forza anche per l’amicizia che mi legava al defunto. Ci vollero anni perché la proposta venisse accolta. Se ci fosse stato Castellani invece di Chiamparino, sarebbe stato fatto con rapidità. Fui io a fare la laudatio di Mila prima dell’intitolazione. Ed ebbi persino i complimenti di Novelli che si stupì del mio discorso-si espresse proprio così- forse pensando di trovarsi di fronte ad un buzzurro fazioso. Io non condividevo il pensiero politico di Mila, ma, parlando per conto della Città, feci doverosamente un discorso istituzionale che non doveva stupire. Avrebbe dovuto stupire semmai un discorso diverso. Tanti anni dopo ho pensato a Lidia Palomba per molti decenni una presenza costante nella vita musicale di Torino. Paolo Gallarati scrisse di lei:<<Bionda, alta, elegante, donna di squisita e nobile cortesia, aveva stile , cultura e amore per la musica>>. Docente al Conservatorio come Mila, teneva trasmissioni radiofoniche di successo, scriveva sulla “Gazzetta del Popolo”, era una conferenziera molto seguita. Mila subì un periodo di carcere durante il fascismo e questo fece la differenza incolmabile. Era stato allievo di Monti al “d’Azeglio”, aveva scritto sull’”Unità”, queste erano le altre differenze. Dopo la chiusura della “Gazzetta del Pololo”, “La Stampa” non le consentì di continuare a scrivere come fece con tanti altri, a cominciare dal direttore Torre divenuto direttore di “Stampa sera”. Ma Lidia come storica della musica e musicologa, allieva di Andrea della Corte, era almeno al livello di Mila ,se non superiore. Mila fu anche incaricato all’Università ma al concorso per professore ordinario venne bocciato. Lui trasse vanto da quella bocciatura subita dopo anni di insegnamento. Era anche una donna coraggiosa che non si lasciò mai sedurre dal conformismo. E questo la penalizzò molto. La ricordo amica generosa, leale, aperta. I suoi capodanni erano mitici nella bella casa di Corso Galileo Ferraris, le sue serate estive nell’accogliente villa di Piossasco restano indimenticabili. Andrebbe ricordata come grande torinese benemerita della musica. Più di Mila, a suo tempo troppo celebrato come studioso, anche se oggi totalmente dimenticato.

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Cravero ed è subito Carru’

Il comm. Giuseppe Cravero e la sua splendida famiglia si identificano nel “Vascello d’oro” e la trattoria carruccese si identifica in Carrù, la cittadina dove nacque Luigi Einaudi, come ricorda una lapide molto spartana posta sulla casa nativa. Carrù è la porta delle Langhe e il suo monumento ai buoi che si staglia su un magnifico paesaggio sta a testimoniare la nobiltà contadina di quella terra fondata sul lavoro. Il Bove di Carducci non è retorico ,anche se il Bue grasso di Carrù è destinato più che ad essere premiato a finire sulle nostre mense natalizie. A settembre “Il Vascello” organizza ogni venerdì e sabato un menu speciale con parmigiana di melanzane, risotto, fritto misto, che si affianca a quello tradizionale in cui trionfano i salumi di produzione propria, tanti antipasti assortiti(l’insalata russa va assaggiata), tajarin, gnocchi, agnolotti fatti a mano, bollito misto, finanziera, bassuà, fonduta e tanto altro. E’ il trionfo della cucina piemontese e nel locale si viene accolti spesso con il dialetto piemontese caro a Benedetto Croce. E’ la vecchia trattoria piemontese -venne fondata nel 1887- che è rimasta sè stessa ed oggi è quasi introvabile. Quando in un’occasione particolare parlai al presidente Ciampi che aveva una madre cuneese, di quella trattoria, il Presidente conferì motu proprio la Commenda al merito della Repubblica a Cravero, che per festeggiare offrì una cena sontuosa. Io ancor prima di conoscere Cravero e di diventarne amico, andavo, di ritorno da Bordighera, al “Vascello” con il filosofo Oscar Navarro e il latinista Ciaffi, cuochi dilettanti molto severi nei loro giudizi. Una volta si unì anche il pittore Guido Seborga. A me piace in particolare l’eleganza e lo stile del giovane figlio di Cravero, che sa tener alto il nome di famiglia. Un ragazzo d’oro ,si sarebbe detto al tempo in cui la trattoria venne fondata.

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LETTERE scrivere a quaglieni@gmail.com

 

L’eliporto” Aldo Cavallo”

Ho letto la notizia dell’aeroporto di Villanova di Albenga ridotto a fare da base ad un elicottero. Ben misera fine. Mi ricordo quando a Torino c’era l’eliporto  per Milano in piazza d’Armi .Quante cose avveniristiche  c’erano a Torino, peccato averle perse.

Etienne N.

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L’aeroporto di Albenga ha fatto una fine miserrima. Peggio di così non si poteva. Alcuni ingauni , per dirla con il nome antico della loro terra, sono corti di vista e non capirono l’importanza di uno scalo come quello di cui godono in quanto la piana di Albenga è l’unica in Liguria a consentirlo.  Venerano incredibilmente  le fionde a cui hanno incredibilmente  dedicato due monumenti. Sembrano siano  rimasti all’era della fionda… Il volo, per molti di loro, è ancora solo quello di Icaro.Torino all’epoca del Sindaco Amedeo Peyron ,il grande  sindaco del centenario del 1961,sapeva guardare lontano invece. Peyron fu l’unico sindaco degno del secondo ‘900 insieme a Castellani. Realizzò l’eliporto  di cui parla la lettrice, dedicandolo al tenente pilota Aldo Cavallo,caduto in volo. Era un giovane esemplare ,figlio del commendator Felice Cavallo ,uno stimato artigiano tappezziere torinese che ebbe la vita segnata dalla tragica morte del figlio. L’eliporto non ebbe successo  anche perché la Fiat aveva il suo eliporto per gli aperitivi dell’Avvocato in Sardegna e ritorno immediato a Torino. Dovette chiudere per mancanza di utenti. Con il treno ci si metteva tanto tempo per raggiungere Milano e anche l’autostrada a due corsie era insufficiente. L’elicottero poteva essere una soluzione specie se visto anche come collegamento con Venezia.  Durante il Ventennio  c’era una linea di idrovolanti  con scalo  sul Po nei pressi del Castello Medievale  che collegava Torino con Trieste. Durò fino da metà degli Anni 20 alla II Guerra Mondiale. Oggi è tutto cambiato e il Frecciarossa  ha bruciato i tempi. Una delle poche cose di cui l’Italia si possa vantare, anche se il TGV francese, cara Etienne ,come Lei ben sa, venne con decenni di anticipo.

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Lazzarino presidente Caat

E’ Marco Lazzarino il nuovo presidente del Caat, Centro Agro Alimentare di Torino. E’ stato nominato dall’ assemblea dei soci della società consortile alla guida di quello che è il terzo centro italiano per valore complessivo degli scambi. 46 anni, Lazzarino è ingegnere, professionista e imprenditore, con esperienza nell’associazionismo ed è stato membro Ucid, l’Unione cristiana degli imprenditori. Subentra a Giuliano Manolino. Nella foto, Lazzarino con la sindaca Appendino durante una serata dell’Ucid dei mesi scorsi.