Dieci ufficiali della Scuola di Applicazione dell’Esercito hanno partecipato lo scorso fine settimana alla 40^ Tavola Rotonda sul Diritto internazionale umanitario presso l’International Institute of Humanitarian Law (IIHL) di Sanremo. L’iniziativa, in collaborazione con il Comitato Internazionale della Croce Rossa e sotto il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, ha offerto ai giovani sottotenenti dell’Esercito l’opportunità per constatare l’attualità dei Protocolli aggiuntivi alle Convenzioni di Ginevra, siglati all’Aja nel 1977. Ai saluti istituzionali, fra i quali quello del Presidente dell’IIHL professor Fausto Pocar, sono seguite otto sessioni di analisi dei nuovi conflitti e delle future prospettive del diritto umanitario. I dieci ufficiali della Scuola di Applicazione si sono confrontati con argomenti di scottante attualità fra i quali la privazione della libertà individuale nei conflitti armati, la violenza sessuale e di genere, la protezione del personale medico e i negoziati umanitari. A decretare il successo della tavola rotonda il respiro internazionale dell’iniziativa e l’alternanza di relatori e moderatori con prestigiosi background professionali e altrettanto peculiari esperienze maturate “sul campo”: accademici, giuristi, diplomatici e dirigenti militari. Fra gli atenei protagonisti della tavola rotonda Tel Aviv, Bruxelles, Ginevra, Nottingham, Francoforte, Torino, Milano e Reggio Calabria. Molto apprezzati i contributi dei rappresentanti di istituzioni in prima linea nello studio e nella tutela dei diritti umani; fra queste il Ministero della Difesa francese, la Croce Rossa Internazionale, la Corte Penale Internazionale, la Rappresentanza colombiana presso le Nazioni Unite e la Commissione inter-ministeriale per i diritti umani della Farnesina. Il professor Edoardo Greppi, presidente della Struttura Universitaria Interdipartimentale di Scienze Strategiche (SUISS) dell’Università degli Studi di Torino e vice presidente dell’IIHL ha espresso la propria soddisfazione: “per i risultati di una iniziativa che segna un decisivo passo avanti nella formazione e aggiornamento dei professionisti civili e militari quotidianamente impegnati nella risoluzione di situazioni di crisi e dunque nell’applicazione del diritto umanitario”.