Ammortizzatori sociali, Grimaldi (SEL-SI): far risollevare chi rischia di cedere alla disperazione

Subito un’indagine sullo stato delle politiche attive regionali, sui Centri per l’impiego e sull’erogazione degli ammortizzatori sociali

È di martedì la scioccante notizia di Jolanda Candido, disoccupata, che si è data fuoco nella sede dell’Inps di corso Giulio Cesare, abbia scioccato tutti noi. La signora Candido faceva le pulizie in una grande birreria di Settimo. Un rapporto di lavoro durato dieci anni per un servizio che la birreria aveva poi “esternalizzato”. Risultato: il licenziamento immediato. Ma Jolanda non ha solo perso il lavoro, è stata anche costretta ad avviare una causa per recuperare il pagamento di stipendi arretrati e del Tfr. Dopo un primo periodo di malattia, aveva chiesto la “Naspi”, l’indennità di disoccupazione. Si era rivolta il 24 gennaio al patronato Inca della Cgil, e solo il 12 giugno l’Inps aveva accolto la sua domanda, senza però avere ancora liquidato quanto dovuto. Nella dichiarazione rilasciata agli organi di stampa, la Camera del Lavoro di Torino ha sottolineato come questa storia drammatica porti alla luce le difficoltà di chi, nella nostra città, continua a perdere il lavoro. E mostri che non solo le misure di protezione sociale sono state ridotte, ma le procedure, le lentezze burocratiche e la diminuzione del personale dell’Inps possono lasciare senza soldi per mesi coloro che ne hanno diritto. Il nuovo rapporto Ires, presentato di recente, parla di un livello occupazionale che non riesce ai riavvicinarsi a quello precedente la crisi. Il tasso di disoccupazione è più del doppio: 9,3% a fronte del 4,2% del biennio 2006/2007, con una disoccupazione giovanile lontanissima dal 15% di dieci anni fa. “Sono anni ormai che chiediamo misure di welfare nuove e universali: un reddito minimo che permetta a disoccupati, inoccupati, sottoccupati e precari di sopravvivere dignitosamente ed essere liberi dal ricatto, ma anche dalla disperazione che può far sentire senza scampo, senza sostegno e senza solidarietà da parte dello Stato. Ma da tempo diciamo anche che chi, come la signora Candido, non sarebbe escluso dagli ammortizzatori sociali già esistenti, dovrebbe avere delle risposte in tempi utili. E d’altro canto i lavoratori dell’inps, dei Centri per l’impiego e dei servizi sociali non dovrebbero essere lasciati soli in questo corpo a corpo” – dichiara il Capogruppo di SEL Marco Grimaldi. – “Per questo ho chiesto alla Commissione Lavoro e all’Assessora Pentenero di avviare un’indagine sullo stato delle nostre politiche attive, sui Centri per l’impiego e sull’erogazione degli ammortizzatori sociali”.

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