L’intervento di Lamberto Vallarino Gancia, Presidente del Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale in occasione della presentazione della nuova stagione teatrale
La prossima stagione assume un significato particolare perché sarà l’ultima firmata da Mario Martone dopo dieci anni di direzione artistica del Teatro Stabile. Ho conosciuto Mario circa due anni fa e da subito è nata un’intesa profonda, all’insegna del confronto dialettico più aperto e costruttivo e dello spirito di corpo. Sono state due stagioni ricche di successi straordinari e di grandi soddisfazioni grazie alla sua progettualità autorevole, al suo carisma intellettuale e al suo riconosciuto talento d’artista. A fine anno concluderà la collaborazione per sviluppare il suo lavoro su molti fronti, ma sono certo che lascerà un segno indelebile all’identità del Teatro, che nel corso degli anni ha consolidato un ruolo di riferimento nel panorama nazionale e internazionale. A lui va tutta la mia riconoscenza più sincera e profonda, sia umana che professionale. A sostituire Martone alla guida artistica del Teatro abbiamo chiamato Valerio Binasco, al quale porgo le felicitazioni più vive, mie e di tutto il Consiglio di amministrazione, e il benvenuto nella nostra squadra, con la certezza che saprà proseguire nel solco di eccellenza tracciato da Mario per conseguire ulteriori prestigiosi obiettivi e consolidare le funzioni e la competitività del nostro Teatro. Se lo Stabile gode di ottima reputazione e può esprimere una grande capacità produttiva e un’apprezzata proposta culturale è perché i suoi vertici si sono conquistati credibilità e affidabilità da parte di tutti i Soci Aderenti: Città di Torino, Regione Piemonte, Città di Moncalieri, Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT sono interlocutori attenti e partecipi che pongono la nostra Istituzione nelle condizioni migliori per esercitare nel modo più efficace le molteplici funzioni di pubblico interesse, produrre e ospitare spettacoli di teatro e danza, formare culturalmente la cittadinanza e professionalmente i giovani attori, svolgere ricerca e documentazione nell’ambito dello spettacolo dal vivo, conservare e valorizzare importanti edifici di pregio storico ed architettonico. Oltre ai Soci Aderenti sottolineo con piacere la conferma di tre sponsor ‘storici’ come Intesa San Paolo, Lavazza e Gruppo Crédit Agricole Cariparma e saluto con grande soddisfazione l’approdo tra i nostri sostenitori di Fideuram – Intesa Sanpaolo Private Banking, che ha deciso di supportare l’attività istituzionale e in particolare la produzione de Il nome della rosa, e Fenice, società appartenente a Edison. Infine, un ringraziamento speciale a chi contribuisce quotidianamente a realizzare la gran mole di lavoro di un Teatro Nazionale come il nostro: i colleghi del Consiglio di amministrazione, i dipendenti sempre motivati e affiatati, le organizzazioni sindacali che insieme a noi affrontano con grande senso di responsabilità le sfide del presente, last but not least gli artisti che con il loro talento daranno vita ancora una volta ad una stagione davvero speciale.
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