Mercoledì 22 febbraio dalle ore 14,30 alle 16,30, presso l’aula Biancalana dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino (ingresso via Genova 3 a sx), si terrà la cerimonia di celebrazione del riconoscimento della Medaglia d’argento al merito della Sanità pubblica, che l’AITF (Associazione Italiana Trapiantati di Fegato) ha conseguito dal Ministero della Salute e ricevuto dal Capo dello Stato Sergio Mattarella. Il Direttore Generale della Città della Salute di Torino Gian Paolo Zanetta si congratula e si complimenta per l’importante riconoscimento nazionale e ringrazia per il sostegno che AITF ed i suoi volontari hanno offerto ed offriranno agli ospedali di Città della Salute ed ai loro pazienti. AITF è l’unica Associazione del settore ad avere la sede nazionale a Torino. L’AITF – Associazione Italiana Trapiantati di Fegato è stata fondata a Torino nel 1988 ad opera dei primi trapiantati di fegato piemontesi per “sostenere moralmente e fornire il necessario aiuto concreto ad adulti e bambini prima durante e dopo il trapianto”. Ad oggi è presente con altre 15 delegazioni in molte regione italiane con una sezione – AITF Bimbi- che si occupa dei trapianti pediatrici. Si propone inoltre di promuovere la ricerca, di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla conoscenza consapevole della donazione degli organi e di sollecitare le autorità sanitarie per la distribuzione dei nuovi farmaci che permetteranno la sparizione di alcune malattie che per ora hanno come unica possibilità di guarigione quella del trapianto. A fondare l’associazione è stato l’ing. Carlo Maffeo (Presidente onorario), operato trent’anni fa a Bruxelles da un giovane chirurgo che sarà poi il fondatore dell’attuale Centro Trapianti di Torino: il prof. Mauro Salizzoni. Il presidente nazionale dell’AITF, il cuneese Marco Borgogno (trapiantato a Torino 16 anni fa) ringrazia: “Il riconoscimento ricevuto va equamente condiviso con tutti coloro, sanitari e paramedici, che hanno fatto di Torino uno dei Centri più importanti a livello europeo del settore. Senza dimenticare tutti i volontari, passati e presenti, che hanno dedicato il loro tempo sia all’assistenza degli ammalati che alla conduzione dell’Associazione in ogni parte d’Italia.”
(foto: il Torinese)
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