In riferimento al Vostro articolo riguardante Brozolo come paese di emigrazione vorrei porgere le mie più vive congratulazioni agli ideatori ed allestitori di questa ricerca, che si traduce in una mostra che ha come oggetto l’emigrazione dei brozolesi. Poco importa quale sia stata, o sia ora, la loro destinazione geografica in questo flusso di uomini. La storia ci insegna che è sempre bene tenere viva la memoria della propria terra. “La memoria non è solo ieri, ma è anche oggi. E l’oggi è il frutto del lavoro di ieri”. E ad insegnarci tutto questo è ancora una volta la terra, essendo Brozolo un paese storicamente agricolo. Vorrei che questa fosse veramente molto più di una semplice mostra. Vorrei che servisse a scuotere le coscienze dei brozolesi stessi, dell’intera amministrazione comunale che ha tanto a cuore la storia di Brozolo. Partire da quest’analisi metafisica della comunità brozolese, in termini di popolo emigrante, per giungere finalmente a restituire il favore aprendo le porte ai tanti, e tanto temuti “moru”. È così che i brozolesi chiamano i rifugiati politici accolti dai paesi limitrofi, che si vedono poi in bicicletta tra le colline. Brozolo è l’unico paese della zona a non aver azionato alcuna forma di accoglienza nei confronti dei rifugiati politici. Brozolo, sebbene voglia rendere di sè l’immagine di una comunità fondata sull’emigrazione, mostra altrettanto di non essere certo una comunità aperta agli altri. E ad oggi l’assenza di “moru” ne è l’odiosa prova tangibile.
Lettera firmata
Ieri l’assemblea dei soci di IREN Energia S.p.A. ha nominato i nuovi componenti degli Organi di Amministrazione e di Controllo della Società per il triennio 2016-2017-2018
Sono stati 1.747 i visitatori che si sono recati al Museo Nazionale del Risorgimento Italiano in questi primi tre giorni delle Festività natalizie, da lunedì 26 dicembre ad oggi
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Vox populi vox Dei, un detto molte volte fondato. Da tempo “addetti ai lavori” vociferavano che qualcosa non funzionava 















con il ritrovamento da parte dei soccorritori del corpo dell’anziana e malata signora in un torrente, nella periferia del paese, a tre chilometri dalla casa di riposo. A essere fatale, con ogni probabilità, il freddo patito durante le tante ore trascorse all’addiaccio a vagare senza la capacità di sapersi orientare e tornare indietro: sarebbe deceduta per arresto cardiocircolatorio e ipotermia. Una fine terribile per la povera donna, che era di Torino e aveva lavorato una vita come sarta.
direttrice ad ammettere che “le ragioni e modalità con cui a signora si è allontanata sono ancora da chiarire, in quanto la struttura è chiusa e gli ospiti che ne hanno bisogno, come nel caso di Maria Teresa Silvestro, sono dotati di dispositivi tecnologici per segnalare il passaggio attraverso i varchi d’uscita”.
Il direttore d’orchestra Timothy Brock, venerdì 30 dicembre alle 20.30 e sabato 31 dicembre alle 17.30 (concerto fuori abbonamento), dirige l’Orchestra del Teatro Regio in un programma che propone un capolavoro della storia del cinema con una splendida colonna sonora d’autore: Tempi Moderni di Charlie Chaplin. Durante la proiezione del film, l’Orchestra del Teatro eseguirà dal vivo la partitura di Tempi Moderni composta dallo stesso Chaplin. Brock, direttore e compositore di musiche da film di riconosciuta fama, vanta una lunga esperienza con le partiture lasciate da Chaplin delle quali ha curato la riedizione e l’orchestrazione di famosi titoli come: Luci della città, La febbre dell’oro e Il circo.
crogiuolo di “idee sinfoniche” che Chaplin compose con grande maestria, sebbene aiutato da uno staff che comprendeva, tra l’altro, David Raksin, entrato negli studios di Hollywood su raccomandazione di George Gershwin. Il concerto celebra, oltretutto, l’80° anniversario della prima proiezione del film e rende omaggio a Chaplin nel 40° anniversario della scomparsa.
Tenevano materiale esplosivo in cantina senza le dovute precauzioni.
E’ stata una maratona social, grazie a migliaia di condivisioni in poche ore, a permettere ad una settantacinquenne di Torino malata di Alzheimer