Dicembre 2016- Pagina 36

ANIMALI NEI CIRCHI, LAV IN PIAZZA

A TORINO SABATO 3 E DOMENICA 4 DICEMBRE PER SOSTENERE IL DISEGNO DI LEGGE DEL CAMBIAMENTO Dopo la campagna dello scorso anno “Al circo con animali non daremo un euro”, a dicembre la LAV tornerà in piazza con una grande mobilitazione per sostenere il Disegno di Legge del Governo sulla disciplina dello spettacolo, che prevede la graduale dismissione degli animali nei circhi, il cui esame inizia giovedì 3 novembre in Commissione Cultura al Senato. Il 3 e 4 dicembre saremo nelle principali città d’Italia con una petizione dal messaggio chiaro e semplice, ZOO LEONE“UN BEL PASSO AVANTI”: la fine dell’utilizzo degli animali in tutti i circhi italiani. Sono sempre di più i Paesi, in Europa e nel mondo, che hanno già vietato o posto serie limitazioni all’utilizzo degli animali nei circhi e negli spettacoli (18 gli stati Membri dell’UE che lo hanno bandito, in modo totale o parziale). A Torino puoi firmare presso i tavoli LAV allestiti in Via Roma n°7 angolo Piazza Castello dalle ore 10,00 alle ore 18,00. Anche in Italia il vento sta cambiando: il Rapporto Eurispes 2016 rivela che il numero di chi vorrebbe abolire la pratica di utilizzare animali nei circhi è aumentato dal 68,3% al 71,4% in un solo anno, segno di una crescente sensibilità del pubblico e di una maggiore informazione sulle condizioni degli animali nei circhi. Tutto questo è senza dubbio il risultato di molte inchieste e campagne di sensibilizzazione condotte dalle associazioni animaliste, LAV in primis, supportate anche dalla recente posizione assunta dalla Federazione dei Veterinari Europei (FVE) – che attraverso oggettive e qualificate argomentazioni scientifiche, ha chiesto “di proibire l’utilizzo di mammiferi esotici nei circhi in quanto non vi è affatto la possibilità che le loro esigenze fisiologiche, mentali e sociali, possano essere adeguatamente soddisfatte” – nonché dalle numerose condanne a carico di circhi, disposte dai Tribunali nel corso degli ultimi anni. Soltanto nel 2016 sono stati ben cinque i casi di circhi condannati in vari gradi di giudizio, per reati che vanno alla detenzione di animali incompatibile con le loro naturali necessità, al maltrattamento.

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Queste condanne, insieme ai recenti orientamenti dell’opinione pubblica, rappresentano segnali inequivocabili di un nuovo corso nella giurisprudenza e di una mutata condizione culturale, cui le Istituzioni stanno mostrando di voler attribuire significato, introducendo proposte di modifica delle leggi vigenti. Il Disegno di Legge di riforma del settore dello spettacolo, infatti, nella sua formulazione iniziale includeva anche una disposizione per la progressiva chiusura dei circhi con animali. Questa disposizione allo stato attuale è stata stralciata dal testo del DDL, ma il Governo ha preannunciato di voler mantenere la natura di collegato, anche per le disposizioni stralciate. Noi chiediamo che questo impegno venga mantenuto e: 1. che venga adottata una nuova norma nazionale che preveda la graduale eliminazione dell’utilizzo degli animali nei circhi; 2. la garanzia che gli animali attualmente utilizzati nei circhi siano ricollocati in strutture autorizzate con finalità di Centri di recupero, in grado di garantirne il miglior mantenimento, senza alcun utilizzo in spettacoli; 3. il sostegno alle attività circensi realizzate senza l’uso di animali. Lo scenario nazionale e quello internazionale sono decisamente favorevoli alla fine del circo con animali, un obiettivo perseguito da tempo, che oggi può finalmente realizzarsi. Diventa anche tu parte del cambiamento, sostieni la nostra campagna per un circo senza animali: ti aspettiamo sabato 3 e domenica 4 dicembre nelle principali città d’Italia. Scopri tutte le piazze su www.lav.it LAV di Torino.

Un anno di FiorFood

Il presidente Dalle Rive: “A giorni lanceremo le offerte per luce e gas”. Tra le novità del 2017: spesa online, consegna a domicilio e sportelli “drive” per il ritiro in macchina. 90 eventi, oltre 420 mila scontrini, 200 mila coperti, 212 mila caffè e cappuccini, ma anche 35 mila euro di prodotti non venduti e ancora commestibili devoluti in beneficenza: sono solo alcuni dei numeri dei 363 giorni di vita di FiorFood (saranno 365 solo il 3 dicembre!). L’innovativo concept store firmato Nova Coop festeggia il suo primo compleanno e, a un anno esatto dal giorno in cui è stato inaugurato, una candelina alta due metri verrà accesa nel cuore di Galleria San Federico, simbolo di un viaggio che rappresenta non solo un’avventura imprenditoriale, ma anche la rinascita di una delle gallerie storiche più belle di Torino.

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1300 metri quadri su tre piani, di cui 390 dedicati alla vendita all’interno del Fiorshop, che propone una selezione dei migliori prodotti Coop e la linea d’alta gamma a marchio Fiorfiore.  Poi un caffè, un bistrot e il ristorante guidato dallo chef Gianni Spegis, affiancato dall’esperienza stellata degli chef Giovanni Grasso e Igor Macchia del rinomato Ristorante La Credenza di San Maurizio Canavese, che collaborano alla creazione dell’offerta ristorativa.Al 1° piano spazio alla cultura con le Librerie.Coop e un’area eventi intitolata allo storico cinema “Lux”, ospitato ancora oggi sotto le volte eleganti della Galleria.

 

“Una delle cose che ci rende più orgogliosi è proprio l’aver contributo a riaccendere le luci di un luogo importante di questa città, rimasto spento per oltre 20 anni  sottolinea Ernesto Dalle Rive, presidente di Nova Coop – Fiorfood è stato concepito non solo come punto di riferimento commerciale, ma come centro di aggregazione e incontro culturale e sociale. E’ uno dei tasselli più importanti del nostro piano strategico 2015-2020, che tra gli obiettivi principali ha l’innovazione. Abbiamo iniziato con Fiorfood, ma tra il 2017 e il 2018 ci saranno altre novità, come ad esempio la possibilità di fare la spesa online e di riceverla comodamente a casa o ritirarla in macchina presso appositi sportelli, che saranno posizionati accanto agli ipermercati esistenti o completamente autonomi. Il primo di questi “drive” sarà a Torino. Il 7 dicembre, invece, presenteremo ufficialmente la società Nuova Aeg e le nostre offerte per il mercato luce e gas”.

fiorfood2Per festeggiare il primo compleanno di Fiorfood, da venerdì 2 a domenica 4 dicembre sotto le volte di Galleria San Federico verranno offerte, dalle 16 alle 18, degustazioni di panettone e dolci Fiorfiore. Domenica pomeriggio, dalle 15:30 alle 19, alla festa si aggiungeranno anche le note musicali della Gatsby Orchestra con un repertorio dancing Anni ’30.

 

“Fiorfood è la punta di diamante del processo di innovazione e rilancio d’immagine voluto da Nova Coop – spiega Giorgio Agosto, capo progetto Fiorfood – Solo nell’area del capoluogo piemontese abbiamo 300 mila soci. L’obiettivo era quello di far conoscere maggiormente il brand e i suoi prodotti a tutti i consumatori attraverso una presenza nel centro storico di Torino che avesse un format adatto al suo contesto prestigioso e aulico. Così è nato Fiorfood, che più che un supermercato è un concept store. L’idea era di dare ai clienti non solo la possibilità di acquistare, san federicoma vivere un’esperienza completa, provando direttamente l’eccellenza di alcune linee e abbinando a prodotti di qualità una cucina di qualità. Parallelamente volevamo valorizzare i produttori del territorio, dando loro l’occasione di una vetrina centrale che da soli non avrebbero potuto avere”. 


“Il primo anno di Fiorfood – sottolinea lo chef Giovanni Grasso – è stato un periodo molto intenso e una scommessa da vincere. Oggi, con soddisfazione possiamo dire che chi viene a Fiorfood riconosce un luogo, respira un’atmosfera e soprattutto percepisce l’anima di questo posto. Il nostro obiettivo era quello di dargli un’identità precisa, soprattutto nell’ambito della ristorazione. Portare a Torino lo spirito de La Credenza senza fare confusione. E creare una squadra. Siamo riusciti a organizzare un gruppo consolidato di giovani che sta crescendo con il progetto. Vedere questi ragazzi fidarsi di noi e affidarsi totalmente alla nostra competenza, percepire il loro entusiasmo: questo è ciò che fa di Fiorfood un posto speciale, che brilla per la sua bella energia”. 


Dando uno sguardo al Fiorshop, ad avere più successo sono i “mondi” Fiorfiore, Viviverde e Solidal, oltre ai freschissimi che rappresentano il 50% delle vendite, in particolare l’ortofrutta e il pesce (quest’ultimo con un’incidenza tre volte più alta rispetto agli altri punti vendita Nova Coop). 

La spesa principale si registra il sabato e la domenica, ma soprattutto il lunedì, segno anche delle abitudini di rientro dal weekend. Altro dato particolare l’orario dei single, che si concentrano in settimana tra le 18:30 e le 20:30.

 

“Nel complesso siamo molto soddisfatti – commenta Paolo Clerici, direttore Fiorfood – L’area ristorazione raggiunge a pranzo 300 coperti e i risultati dell’area vendite, confrontando i dati Nielsen sulla grande distribuzione, superano di oltre il 20% la media di analoghe strutture nel centro di Torino. L’obiettivo di pareggio era in tre anni, ma continuando così potremmo arrivarci in due anche per la creazione di valore”.

“Capodanno in salotto”

capodanno torino“Capodanno in salotto” con Samuel Romano (frontman dei Subsonica), la band Planet Funk con il suo rock-electrodance-psichedelico, i giovani torinesi Niagara, Victor Kwality, Mangaboo, il rapper Ensi, e la musica di Krakatoa dj set friends. Saranno loro, sul palco che sarà allestito in piazza San Carlo, ad animare l’attesa del nuovo anno e le prime ore del 2017. A partire dalle ore 22, Samuel, direttore artistico della serata, aprirà le porte al nuovo anno insieme a giovani talenti torinesi. Poi, dopo la mezzanotte, si ballerà in piazza con i Planet Funk e Krakatoa djset. Questa la scelta al termine della selezione della proposte pervenute al Teatro Regio in merito al bando pubblico, con procedura aperta, per l’ideazione, la progettazione, la produzione e la gestione dello spettacolo di Capodanno.  In seguito all’avviso di gara pubblicato sul sito del Teatro Regio erano giunti quattro progetti di cui tre hanno ottemperato i requisiti previsti dal bando. Dopo l’analisi e la valutazione del progetto artistico e tecnico, la Commissione ha scelto quello presentato da Shining Production srl, in qualità di mandataria del costituendo R.T.I. con Punk for Business srl.

www.comune.torino.it

(foto: il Torinese)

Crescere Insieme al Sant’Anna sulla cupola della Mole

mole arcoLa Fondazione Crescere Insieme al Sant’Anna, in collaborazione con il Comune di Torino, ha organizzato per la prima volta la proiezione del proprio logo sulla cupola della Mole Antonelliana di Torino – dalle ore 18:00 del 3 dicembre alle ore 02:00 del 5 dicembre – lato via Po – in occasione del decimo anniversario di fondazione. L’iniziativa si svolgerà in concomitanza con il tradizionale weekend dedicato alla vendita di panettoni e pandori, in collaborazione con il gruppo Crai, nelle principali piazze di Torino e provincia, per la raccolta fondi a favore del Reparto di Terapia Intensiva Neonatale dell’Ospedale Sant’Anna di Torino. Un evento unico e molto importante, ideato per ringraziare tutte le persone e le aziende che in questi dieci anni hanno sostenuto la Fondazione e invitarle a supportare, ancora una volta, gli importanti progetti di raccolta fondi, volti a migliorare strutture e attrezzature e a promuovere lo studio scientifico nel campo della Neonatologia. La Fondazione Crescere insieme al Sant’Anna è una ONLUS fondata nel 2005 per iniziativa di un piccolo gruppo di sognatori, che avevano come obiettivi la ristrutturazione del Reparto di Terapia Intensiva Neonatale dell’Ospedale Sant’Anna di sant'anna ospedaliTorino e la ricerca e il potenziamento delle strutture nel campo della Neonatologia. Il progetto è stato sostenuto grazie alla generosità, alla disponibilità e all’aiuto di molte grandi aziende, tra le quali Juventus Football Club, FCA, Gruppo Crai, e soprattutto grazie al sostegno di tante affezionate persone, che hanno reso possibile il finanziamento di ricerche e iniziative e l’acquisto di nuove attrezzature. Il 9 maggio 2016, dopo dieci anni di grande impegno e di grandi sforzi, è stato finalmente inaugurato il nuovo Reparto di Terapia Intensiva Neonatale dell’Ospedale Sant’Anna, che può vantare spazi e attrezzature all’avanguardia: una struttura efficiente, moderna e funzionale, dotata delle strumentazioni mediche più evolute. “E’ emozionante vedere il nostro logo proiettato sulla Mole Antonelliana, simbolo di Torino, immagine dell’impegno che in questi anni la Fondazione Crescere Insieme al Sant’Anna Onlus ha profuso per raggiungere gli obiettivi che si è posta. Nulla sarebbe e sarà possibile senza l’aiuto di tanti piccoli e grandi benefattori; l’apertura della nuova Terapia Intensiva Neonatale, la nuova casa per i nostri piccolissimi pazienti, è uno straordinario risultato di cui non saremo mai abbastanza riconoscenti per tutta la generosità ricevuta – afferma Daniele Farina, Vice Presidente della Fondazione Crescere Insieme al Sant’Anna ONLUS.”

Per ulteriori informazioni: www.fondazionesantanna.it

(foto: il Torinese)

Dialoghi tra l’Arte africana tradizionale e quella contemporanea

donna-mumuila-oderzo“Africa, la Grande Madre”, con opere della collezione Albertino-Alberghina

 

A sottolineare la curiosità, l’interesse e per molti la felice scoperta che la cultura e l’arte africane vanno acquisendo presso una gran parte del pubblico del nostro paese – con la conferma del termine “arte” a dispetto di pregiudizi neppur sospinti troppo in là nei decenni addietro, con buona pace di un necessario quanto tranquillo giudizio estetico -, si estende in questi giorni ancor più il panorama di quel continente con l’inaugurazione di una mostra intitolata “Africa, la Grande Madre”, sotto la cura sempre perfezionista e agguerrita di Donatella Avanzo, che prende il via il 3 dicembre, un lunghissimo periodo sino al 28 maggio del prossimo anno, nelle sale di Palazzo Foscolo a Oderzo, in provincia di Treviso (una eccellente cornice, questa, costruita nel XVI secolo per Alessandro Contarini, con le caratteristiche tipiche della villa veneta cinquecentesca, vittima delle deturpazioni napoleoniche, sede dei comandi militari nel corso della Grande Guerra, vittima ancora di un grave incendio nel 1974, restaurata felicemente nella seconda metà degli anni Ottanta per ospitare oggi una pinacoteca, convegni, esposizioni d’arte). Dicevamo un’estensione di interesse, richiamando alla memoria di chi legge un’altra mostra, “Africa, dove vive lo spirito dell’arte”, apprezzata nei suoi primi quindici giorni d’apertura da un vasto pubblico (l’esposizione si chiuderà il 29 gennaio) nelle sale della Casa Museo del Conte Verde a Rivoli. Uno sguardo sull’arte africana quindi, che qui in un più ampio panorama spazia “dai graffiti preistorici all’oro dei faraoni, dall’arte africana tradizionale all’arte contemporanea”, rimettendo in campo una visione artistica e, ricordiamolo in tutta la sua importanza, religiosa, per troppo lungo tempo sottovalutata e dimenticata, rivalutata in seguito da un gruppo d’artisti come maternita-oderzo-2Picasso, Matisse, Braque, Derain e Brancusi, pronti ad attingere “alla grande lezione formale offerta da quegli idoli, maschere e feticci, per tradurla in una nuova e vitale stagione estetica”, come sottolineano le parole di presentazione alla mostra. Un percorso lungo quello della valorizzazione, che ha trovato un favore incondizionato e supportato dai sentimenti della passione e della consapevolezza da parte dei viaggiatori, dei collezionisti, degli etnografi pronti a guardare con un occhio diverso l’Art nègre, sino a svelarne in tutta la propria completezza l’eredità culturale arrivata sino a noi. Un collezionismo che nella mostra consegna un invidiabile bagaglio (maschere e preziose statuette nei diverse materiali, immagini) ad opera di Bruno Albertino e Anna Alberghina, medici entrambi e viaggiatori nei più diversi paesi del territorio africano (per tutti, la Costa d’Avorio e il Mali, l’Angola e il Mozambico e il Ghana), e non soltanto, un occhio particolarmente attento lui alla scultura dell’antico continente, indagatrice lei, attraverso il mezzo fotografico, nel ritrasmettere ad un pubblico lontano volti e ambienti, tradizioni e costumi, momenti catturati alla vita quotidiana, i villaggi, il lavoro, le acconciature, i colori delle vesti, istantanee di una cultura che va aiutata a mantenere una genuinità da sempre messa in pericolo da fattori esterni (“i nostri studi, i viaggi che compiamo, gli scambi che da sempre sviluppiamo con altri appassionati e studiosi ci dicono la necessità di testimoniare di un’Africa che lentamente si dilegua, travolta dal vortice della globalizzazione, dall’economia di mercato, dalle religioni importate e dal neocolonialismo economico”, sottolineava ancora Albertino presentano la suamaschera-oderzo1 importante partecipazione alla mostra di Rivoli). Per l’occasione, nella volontà di ripercorrere la lunga strada fatta sino qui dall’arte dell’Africa, vengono altresì esposti alcuni calchi dei celebri graffiti preistorici della valle del Bergiug nel Sahara libico, risalenti a circa 11.000 anni fa, documentati dalla spedizione denominata “Fiumi di pietra” condotta da Alfredo e Angelo Castiglioni, celebri ricercatori, con Giancarlo Negro e Luigi Balbo. La ricostruzione di importanti sezioni pittoriche di tombe egizie, realizzate da Gianni Moro, illustranti i temi della vita quotidiana, delle attività agricole e artigianali, sono messe a confronto con un filmato girato dagli stessi Castiglioni nel cuore delle società africane, a dimostrazione del mantenimento di certi atteggiamenti culturali nel tempo; e ancora un grande diorama che fa parte della ricostruzione di un insediamento minerario per lo sfruttamento del quarzo aurifero da cui veniva estratto l’oro per i faraoni dell’Antico Egitto. A lato dei “reperti”, le opere di vari artisti contemporanei, Raffaella Brusaglino, Giuliana Cusino, Ezio Gribaudo, Isidoro Cottino, Giancarlo Laurenti, George Lilanga, Ugo Nespolo, Nino Ventura, Pietro Weber, sono lì a testimoniare le contaminazioni o i ponti di dialogo disposti negli anni più recenti tra l’arte nostra di oggi e le radici che per molti versi l’hanno generata.

 

Elio Rabbione

 

 

Nelle foto, dall’alto verso il basso:

Donna Mumuila, Angola, foto di Anna Alberghina

Maternità Phemba, Kongo-Yombe (coll. Albertino-Alberghina)

Maschera Kifwebe Luba (coll. Albertino-Alberghina)

Le ragioni del Sì, le ragioni del No. Ghigo e Placido in volata per il referendum

Domenica 4 dicembre gli italiani sono chiamati a esprimere la loro preferenza sul quesito proposto dal referendum costituzionale. Già da mesi il dibattito è stato molto acceso e, a differenza del solito, l’appartenenza a uno schieramento politico sembra influire relativamente poco sulla decisione in sede di voto.

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Due sono i personaggi intervistati dal “Torinese”. Un passato comune in Publitalia, una forteghigo-placido passione per il ciclismo (nella foto), ma diversi per formazione e ideologia. Da un lato abbiamo Enzo Ghigo, già proconsole di Berlusconi in Piemonte, “padre nobile” del centrodestra subalpino e Presidente della Regione dal 1995 al 2005; dall’altro Roberto Placido, da sempre uomo di sinistra e Pd spesso  “critico”, consigliere regionale in più legislature e vicepresidente di minoranza  dell’Assemblea piemontese nella precedente tornata amministrativa.

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LE RAGIONI DEL SI’ / ENZO GHIGO

  • Nonostante il suo percorso politico, perché lei voterà sì?

ghigo-istituzionale Il popolo italiano è chiamato a esprimersi su una riforma costituzionale, non su uno schieramento politico o un altro. Pur non essendo di sinistra mi esprimo sul contenuto della riforma. Benché non sia totalmente simile a quella che avevamo voluto noi di Forza Italia nel 2006, la quale era maggiormente spinta verso un presidenzialismo, questa è nella sostanza la riforma che avevamo voluto noi. Si tratta di una proposta più blanda, ma, se prima ero favorevole, perché non dovrei esserlo adesso?

  • Quali sono le sue personali ragioni che la spingono a votare sì?

 Questa riforma vale per tutti: non solo per Renzi, ma anche per quelli che saranno i suoi successori. Andare verso un monocameralismo significa snellire l’iter legislativo, al di là di un risparmio sui costi della politica, quello che cambia è il tempo più rapido di approvazione delle leggi, perché avremo una Camera sola. Questo è il vero senso di questa riforma. Inoltre, si mette mano al Titolo V, facendo sì che alcune materie ritornino in mano in modo esclusivo allo Stato. Perché, ad esempio, non è possibile pensare che un’autostrada non venga fatta perché una Regione è contraria. Se vincesse il sì, Renzi dovrebbe capitalizzare il successo nell’ottica del percorso delle riforme per il Paese e, inoltre, potrebbe sedersi ai tavoli europei con una maggior capacità di trattare, dal momento che ha dalla sua parte un governo più credibile.

  • Se vincesse il no, che cosa succederebbe a suo avviso?

 Non cambia nulla, nessun elemento di novità. Se vincesse il no, si perde l’ennesima occasione di cambiare le cose. E, soprattutto, prima che le forze politiche mettano insieme una riforma passerà un bel po’ di tempo. Se vince il no è un segnale che gli italiani non ce la fanno ad andare verso la modernità.

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LE RAGIONI DEL NO / ROBERTO PLACIDO

  • Nonostante il suo percorso politico, perché lei voterà no?

placido Voto no nel merito di una riforma confusa, sbagliata, sgangherata che afferma di voler cambiare il Paese, ma non si sa bene come nei fatti. Se dovesse passare, creerebbe più problemi e confusione di quello che già è adesso. Ci sarà ancora il bicameralismo, ma sarà più confuso: ci saranno materie su cui il Senato deve intervenire, altre ancora su cui può decidere intervenire, alcune per cui si deve verificare se deve intervenire. Il risparmio sui costi della politica è irrisorio: il documento della Ragioneria dello Stato, a firma del Ministro Boschi, parla di 49 milioni di risparmio che, a conti fatti, sarebbero 0,79 centesimi a testa, se suddiviso per il numero di italiani.Lo snellimento del processo legislativo è solo virtuale: attualmente una legge viene approvata in media in cinquanta giorni. Ci sono problemi politici: facciamo troppe leggi e le facciamo anche male.

  • Quali sono le sue personali ragioni che la spingono a votare no?

Non ho ragioni personali, ma sono contrario nel merito della questione. Infatti, se passa la riforma, si creeranno due Italie: una, quella delle Regioni a statuto ordinario, compreso il Piemonte, a cui verranno tolti molti poteri e un’altra, quella delle Regioni a statuto speciale, che li manterranno, dato che per loro la riforma non vale. Questa riforma straordinaria si fermerebbe al Gran Paradiso e a Villa San Giovanni. Inoltre, è una riforma che azzera i contrappesi politici. Se la riforma passasse, si creerebbe una sorta di semi-presidenzialismo cialtrone, dove il governante ha la maggioranza assoluta di fare quello che vuole.

  • Se vincesse il sì, che cosa succederebbe a suo avviso?

Ci sono due possibili scenari, a mio avviso. Potrebbe essere che si vada subito a votare, dal momento che Renzi non vedrebbe l’ora di incassare la vittoria, oppure la situazione potrebbe favorire molto il Movimento Cinque Stelle che alle politiche potrebbe raccogliere il senso di protesta e insofferenza diffuso nel Paese. Il no non sconfigge il populismo, ma sarebbe un segnale che sottolinea che le cose si fanno bene.

Elisa Speroni

Nazionale Italiana Dell’Amicizia Onlus, il disco di Natale fa bene

La Nazionale Italiana dell’Amicizia Onlus nasce nel 2012 e aiuta bambini in difficoltà. Con tanto impegno, dedizione e trasparenza è riuscita a raccogliere negli anni circa 250mila euro coi quali ha aiutato più di mille bambini. I componenti dell’associazione organizzano partite di calcio in tutta Italia con ex calciatori, cantanti, attori e comici vari, visitano i reparti di pediatria degli ospedali vestiti da super eroi e principesse, portano natale-discoregalini ai bambine e bambini ricoverati, realizzano cene e banchetti per raccogliere i fondi necessari a sviluppare i loro progetti. Su Torino, la Nazionale Italiana Dell’Amicizia Onlus è una realtà molto importante: riesce a coinvolgere oltre 3mila persone alle partite più importanti e tanta tantissima gente alle feste organizzate. L’associazione sta lavorando da due anni con l’amministrazione comunale per poter avere in gestione un centro sportivo abbandonato che sarà utilizzato per far praticare sport ai tanti bambini reduci da più o meno gravi malattie. L’obiettivo è realizzare una struttura multifunzionale per ragazze e ragazzi diversamente abili e che possa offrire fisioterapia gratuita ai bambini malati e con famiglie in grave difficoltà economica. “Un progetto enorme unico nel suo genere sia in Europa e probabilmente al mondo – affermano i responsabili dall’associazione -, i cui costi di ripristino sono elevatissimi”.   Per concretizzare questo sogno la Nazionale Italiana dell’Amicizia Onlus si affida alla solidarietà di tutti e per Natale ha prodotto un CD con le più belle canzoni della tradizione interpretato sia da giovani artisti emergenti (Stefania Mancuso, Nila, Maria Vaccaro, Biro & Nux, i Serendip, Francesco Trimani, Dave, Nazario) sia dai bambini della NIDA tra cui la piccola Bea Naso (bimba torinese tristemente nota per la sua malattia, unico caso al mondo, per chi tutte le articolazioni molli del suo corpicino si sono calcificate, pietrificandola viva). Il risultato è un piccolo capolavoro. Il CD, con tanto di bollino SIAE, è stato stampato in 20mila copie e il costo è basato su un’offerta libera a partire da soli 9 euro. Per chi fosse interessato a partecipare al gesto di solidarietà la consegna del Compact Disc Digital Audio natalizio è a domicilio chiamando il numero 3339411394.

Doni e Suggestioni al Borgo medievale

Accendi il tuo Natale sullo sfondo del presepe scenografico di Emanuele Luzzati con una kermesse di quattro giorni all’insegna del buon gusto, della solidarietà e dell’accoglienza. Tante idee originali ed esclusive per i tuoi doni, tra cooking show di ricette natalizie, cori, artisti circensi e ospiti d’eccezione… a cominciare da Luciana Littizzetto.

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Il Gusto del Natale torna dall’8 all’11 dicembre 2016 nella splendida cornice del Borgo Medievale di Torino e con la sua seconda edizione si arricchisce di tante nuove proposte, appuntamenti e presenze. Sarà una kermesse festosa e colorata che anticiperà l’incanto e la magia della ricorrenza più amata dai bambini e dalle famiglie. Il Gusto del Natale è una full immersion alla riscoperta dei valori più autentici di questa festa, delle nostre tradizioni regionali e di quelle del mondo che abbiamo in casa; un’occasione per trovare tante idee per i doni che farete ai vostri cari e a voi stessi.Vi aspettano infatti 50 espositori accuratamente selezionati tra i Maestri del Gusto della Camera di Commercio di Torino, le eccellenze artigiane, i creativi e designer, le Cooperative Sociali.

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Il Gusto del Natale non è un semplice mercatino natalizio dove poter scegliere tra tanti prodotti gourmet e oggettistica di pregio, ma un evento ricco di appuntamenti, animato dagli artisti circensi di Cirko Vertigo, dai canti dell’Associazione Cori Piemontesi, da musicisti di strada, street poetry e truccatori per grandi e piccini. L’intero percorso si snoda intorno alle figure del presepe dell’artista Emanuele Luzzati, un ensemble di 90 sagome in legno dipinte, che abbina i classici protagonisti della tradizione natalizia cristiana con i magici personaggi delle fiabe per bambini per ricreare un’atmosfera incantata. E’ poi possibile visitare la mostra Cuore a cura di Pompeo Vagliani: immagini e percorsi alla scoperta del libro Cuore di Edmondo De Amicis.  A Il Gusto del Natale sarà possibile gustare in loco le migliori specialità di cucina di strada proposte dall’Antica Focacceria di San Francesco di Palermo, presente con il suo street food siciliano, dal premiato Pastificio Virgilio all’Agrimacelleria L Marghè, insieme a molte altre squisitezze, alle birre artigianali del Belgio selezionate da Tripel B, del Birrificio La Piazza e della ciclofficina birraria Bici & Birra. Particolarmente ricco il cartellone dei cooking show dedicato alle ricette di Natale, dolci e salate, organizzato in collaborazione con la scuola di cucina Il Melograno, dove al fianco di talent chef del calibro di Nicola Batavia e Riccardo Ferrero si alterneranno cake designer, le cuoche de Il Melograno e lo stesso Chef Kumalé, che presenterà il suo menù con le ricette di Natale di tutto il mondo, che potete già scaricare gratuitamente collegandovi alla pagina www.ilgustodelnatale.it/regalo

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Giovedì 8 dicembre alle ore 17.00 Luciana Litizzetto inaugurerà con un suo intervento la sezione dedicata a #NatiPerSoffriggere, il progetto di food refugee ideato dal giornalista “gastronomade” Vittorio Castellani aka Chef Kumalé, realizzato a Torino in collaborazione le cooperative del Consorzio La Valdocco. Sarà così possibile scoprire, degustare e votare le ricette presentate da alcuni cuochi rifugiati indiani, afghani, nigeriani e ghanesi dei centri per richiedenti asilo, insieme a alcuni ospiti di valore, come Luca Morino dei Mau Mau e altri a sorpresa.Oltre a cioccolato, miele, formaggi d’alpeggio, ceramiche da favola e confetture Bio, molte sono le novità e le curiosità di questa nuova edizione: dalle bollicine francesi aromatizzate al cioccolato belga in bottiglia di Chocolate in a Bottle ai cosmetici di Luvae Cosmetics a base d’uva di Langa, sono solo alcuni esempi per farvi venire voglia di scoprirli curiosando tra le bancarelle ed i saloni del Borgo medievale.Il Gusto del Natale è un’esperienza da vivere in prima persona, immersi in un’atmosfera da sogno, ma assolutamente reale, con tante cose da vedere, assaggiare, toccare, annusare, regalare… per fare festa insieme! L’evento è ideato dal giornalista “gastronomade” Vittorio Castellani, meglio conosciuto come Chef Kumalé è organizzato in tandem con la Cooperativa Animazione Valdocco in collaborazione con la Fondazione Torino Musei.

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PROGRAMMA

Giovedì 8 dicembre

A partire dalle 15h00 esibizioni itineranti degli artisti circensi di Cirko Vertigo

15h00 Sala Ozegna | cooking show dello chef Riccardo Ferrero del ristorante Camilla’s Kitchen

16h00 Salone S. Giorgio | esibizione del coro VociInNote, diretto da Loreta Pinna, al piano Gianfranco Montalto, alle percussioni Matteo Trevisan

16h30 Presentazione del calendario 2017 Questa è la mia casa della Coopartiva Animazione Valdocco

17h30 Sala Ozegna | cooking show con i cuochi di #NatiPerSoffriggere

Fried Rice: il riso saltato delle feste by Happiness Ehizokhale (Nigeria)

Special guest: Luciana Littizzetto

 

Venerdì 9 dicembre

12h00 Sala Ozegna | cooking show con la Scuola di cucina Il Melograno

Finger food natalizi:  piccole preparazioni dai profumi e dai colori del Natale per iniziare i festeggiamenti stuzzicando. Un modo giovane e disinvolto per farsi gli auguri quando gli amici sono numerosi.

14h00-17h00 Terrazza ristorante torneo di calciobalilla a cura di MXC Matti per il Calciobalilla

15h00 Sala Ozegna cooking show con la cake designer Liliam “Buffet” Altuntas

Il Naked Cake di Natale in versione brasiliana

16h00 Salone S. Giorgio | musica classica natalizia con il Trio Madir

17h00 Sala Ozegna | cooking show con i cuochi di #NatiPerSoffriggere

Biryani: riso basmati saltato al curry e frutta secca by Navjot Kaur (Punjab-India)

Special guest: Luca Morino dei Mau Mau

 

Sabato 10 dicembre

12h00 Sala Ozegna | cooking show con la Scuola di cucina Il Melograno

Declinazioni dolci e salate del panettone: idee sfiziose per utilizzare il panettone come ingrediente di ricette salate e dolci

15h00 Sala Ozegna | cooking show con lo chef Nicola Batavia del ristorante Birichin

16h00 Salone S. Giorgio | canti natalizi a cura dell’Associazione Cori Piemontesi

17h00 Sala Ozegna | cooking show con i cuochi di #NatiPerSoffriggere

Thiadouran: stufato in salsa di arachidi by Sulayman Cessay (Ghana)

 

Domenica 11 dicembre

12h00 Sala Ozegna | cooking show con la Scuola di cucina Il Melograno

Il dolce di Natale: una “cascata di stelle” per la festa più magica dell’anno: biscuit al cioccolato con crema di marroni e decorazioni di panna montata

15h00 Sala Ozegna | cooking show con Vittorio Castellani aka Chef Kumalé

Il menù di Natale con le ricette di Chef Kumalé

16h00 Salone S. Giorgio Canti natalizi a cura dell’Associazione Cori Piemontesi

17h00 Sala Ozegna | cooking show con i cuochi di #NatiPerSoffriggere

Ghabeli polo: il piatto ricco delle feste by Zahara Nabizade (Afghanistan)

 

Durante i quattro giorni saranno con noi…

Chiara & Alessia face painting natalizio con colori naturali, per grandi e piccini Lorenzo Giannetti fisarmonicista: musiche e ballate dalla Francia e dal mondo

Viviana Vicario street poetry, dedica poesie al pubblico scritte sul momento

 

 

ESPOSITORI DELL’EDIZIONE 2016

Agrimacelleria L Marghè salumificio e macelleria artigianale di pregio

Amarilla creazione handmade di borse, portafogli, zaini, cinture in materiale riciclato

Amorland salumi artigianali della Valle d’Aosta, conserve, confetture, castagne sciroppate

Antica Focacceria San Francesco streed food, dolci tradizionali palermitani, vini siciliani

Apicoltura La Margherita mieli e prodotti dell’alveare

Aromata spezie, erbe aromatiche, miscele, sali dal mondo

Attaccabottone bijoux in ceramica

Az. Agr. Chialva menta piperita di Pancalieri

Az. Agr. Le Masche alberi di natale da vivaio

Ballesio Cioccolato cioccolato, cioccolata calda, eccellenza artigiana

Bici & Birra ciclofficina birraria, birre artigianali italiane, panini, dolci

Cascina Bonetto varietà di mele, confetture di mele, aceto di mele

Cascina Giaccona cascina didattica, verde ornamentale e zucche

Ceramiche Bellina manufatti in ceramica per arredo da giardino e per la casa

Chocolate in a Bottle vino chardonnay francese aromatizzato al cioccolato belga

Cioccolateria Zuccarello prodotti a base cioccolato e panettoni

Coop. Piprò Perlaluna articoli in ceramica artigianale, complementi d’arredo

Coop. Soc. Articolo 4 Panacea pani a lievitazione naturale 100% pasta madre viva

CrafTorino oggettistica, artigianato, composizioni natalizie

Erbe e Spezie erbe, tisane, sale rosa dell’Himalaya, frutta disidratata, risotti, sughi

Farina nel Sacco ambiente, gusto, impresa di pulizie

Grapperia artigianale Alì grappe e liquori

GreenItaly prodotti ricavati dalla canapa sativa, dalla pasta, ai biscotti, al cioccolato

‘I Canestrej ‘d Flamina canestrelli di Vaie, dolci valsusini tradizionali

Il Filo d’Erba cuscini con sale rosa dell’Himalaya, cappelli artigianali in lana grezza 

Il Melograno Scuola di cucina

Ingenio bottega d’arti e antichi mestieri, oggettistica da regalo handmade

La Casa Naturale giochi in legno naturale

La Camelaide formaggio toma di Lanzo

La Dispensa di Nonna Papera eccellenze piemontesi e prodotti biologici

La Piazza dei Mestieri prodotti dolciari, cioccolato, birre artigianali, amaro di birra

Le Bizzarro – Laboratorio creativo Torinda cialde farcite

Le Mollette di Lucia mollette di legno creative, segnaposto, calamite, idee regalo

Le Querce apicoltura biologica miele, prodotti a base di miele, succo di mirtillo, panettoni

Luvae Cosmetics cosmetici a base di uva di Langa

Mai Uguali artigiani sociali, ceramiche, bigiotteria, prodotti di falegnameria, decoupage

Manu Bijoux bigiotteria in ceramica, collane, sciarpe in seta e viscosa, guanti in cotone

Maria Teresa Bertolo cuori e quadretti in legno

#NatiPerSoffriggere food refugee

Nuovacooperativa cooperativa sociale

Passion Chocolate creme spalmabili al gianduja e mille gusti

Pastificio Virgilio pasta fresca, pasta essiccata

Pier H2o Erogatori e frigogasatori d’acqua

Stamperia Pascucci 1826 teleria della tradizione romagnola stampata a mano

Tappeti Volanti tappeti, arazzi con sacchi del caffé riciclato e altri materiali

The Tea te, infusioni, accessori, caffè aromatizzato, spezie

Tripel B birra belga di birrifici artigianali e familiari

UnipolSai assicurazioni

 

Botteghe stanziali

Il Paniere prodotti tipici della Provincia di Torino www.prodottidelpaniere.it

Mastro Cerrato repliche di gioielli antichi e pregiati ornamenti di fattura artigianale

Mastro Corradin spade, corrazze, elmi, scudi medievali in ferro battuto www.bottegadelferro.it

Stamperia del Borgo stampe artistiche ottenute da lastre incise con antiche tecniche

 

INFO

www.ilgustodelnatale.it www.facebook.com/gustonatale

 

ROCCA E BORGO MEDIEVALE DI TORINO

Parco del Valentino – Viale Virgilio 107 Tel. 011 44 31 701 | www.borgomedievaletorino.it

APERTURA

Da giovedì 8 a domenica 11 dicembre, dalle ore 10.00 alle 19.00

INGRESSO

Libero e gratuito

 

 

Bimbo “fantasma” da sette anni: mai registrato all’anagrafe

carabinieriE’ nato nel 2009, all’ospedale di Moncalieri, ma non è mai stato registrato all’anagrafe. I carabinieri, hanno fatto visita alla casa della madre per notificarle un atto giudiziario hanno scoperto l’esistenza di un bimbo “fantasma” di sette anni. Era infatti registrato un solo residente in quell’appartamento e dopo i controlli è risultato che quel bambino per l’anagrafe non era mai nato. Il padre è irreperibile e la madre ha detto di essere convinta che avesse provveduto lui a registrare la nascita del figlio. Il bambino non è mai andato a scuola, non ha mai fatto visite mediche o vaccinazioni. E’ comunque in buona salute. Con la mamma  è stato affidato a una comunità protetta. I genitori sono stati denunciati.

Maltempo, 300 milioni per ripristinare le opere pubbliche

po111300 milioni di euro: a tanto ammonta la stima dei danni alle opere pubbliche causati in Piemonte dal maltempo dei giorni scorsi. Un’analisi che però non tiene ancora conto dei danni ai privati, e viene ipotizzata dal settore Opere pubbliche della Regione. Entro l’inizio della prossima settimana si completerà la documentazione utile al  governo per ufficializzare lo stato di calamità naturale. Nelle alluvioni del 1994 e del 2000 l’impatto complessivo valutato dagli uffici regionali è di oltre 1 miliardo di euro. Il Consiglio regionale ha destinato i primi 10 milioni di euro per incominciare a coprire le spese delle emergenze.

(foto: il Torinese)