“L’unica cosa che non mi è piaciuta è il rilassamento della squadra dopo il 4-1.Bisogna tenere i piedi per terra e continuare a lavorare, gestire le vittorie è sempre difficile. Se giochiamo così, però, possiamo vincere contro qualsiasi avversario. Siamo partiti forte e abbiamo subìto il gol alla prima occasione del Palermo, poi abbiamo reagito”. Così l’Ansa riporta le parole di Sinisa Mihajlovic, dopo la vittoria per 4-1 a Palermo. “Baselli? Sono contento per lui, finalmente ha fatto vedere che è in grado di dare quello che ha. Abbiamo provato un po’ di tutto, il bastone e la carota, e alla fine sta andando bene”.
Grave operaio travolto da macchinario
E’ un quarantenne l’operaio rimasto gravemente ferito questa mattina alla Pegasus di Favria, una azienda che si occupa di stampaggio. E’ stato investito da un macchinario che lo ha colpito al busto. Intubato, è stato trasportato d’urgenza in elicottero al Cto. L’allarme è arrivato dai colleghi di lavoro. Gli accertamenti sono affidati ai carabinieri di Rivarolo Canavese.
(Foto: archivio)
A Quattordio, circondati da bellezza naturale e comfort, si può fare autoformazione individuale e efficienza aziendale nel Centro che ha sede preso il Relais Rocca Civalieri, sotto la guida del human coach Roberto Rossi
È nato su idea del titolare Marco Casalegno, nel cuore dell’Alessandrino, in una stupenda location, presso il Relais Rocca Civalieri a Quattordio, il Centro di Autoformazione e efficienza aziendale sotto la guida del human coach Roberto Rossi. E la scelta non poteva essere diversa e non cadere su questo luogo, in cui bellezza della natura e comfort della struttura suggeriscono una naturale predisposizione degli ospiti alla serenità dello spirito e alla contemplazione.
Questo centro rappresenta il luogo fisico in cui individui e aziende possono apprendere la tecnica di autoformazione, sperimentata in tutto il mondo dal human coach Roberto Rossi. I suoi due principi base prevedono di dimenticare la formazione come è stata finora conosciuta e di fare di se stessi, dei propri problemi e delle proprie esigenze, il punto di partenza, divenendo capaci di trasformare le stesse esigenze in obiettivi concreti e misurabili, fattibili nel senso di raggiungibili.
Roberto Rossi è sicuro che ci siano tre vantaggi alla base dell’autoformazione: il primo è dato dalla possibilità di accedere a percorsi costruiti ad hoc, totalmente su misura, ad personam, proprio come nel caso del sarto che cuce su misura l’abito che indossa solo un suo particolare cliente; il secondo grande vantaggio consiste nel fatto che sarà possibile acquisire le tecniche del processo di autoformazione, divenendo in grado di fare coaching su se stessi. Non verranno fornite, infatti, soluzioni preconfezionate per il problema presentato, ma il soggetto verrà condotto per mano all’interno di un viaggio interiore, nella sicurezza che solo all’interno di se stessi è presente la soluzione di ogni problema che si presenta. Il terzo vantaggio è rappresentato dalla presa di coscienza del fatto che il futuro appartiene e dipende da ciascuno di noi ma, soltanto avendo a disposizione gli strumenti adatti, sarà possibile camminare da soli.
Il percorso di human coaching praticato da Roberto Rossi punta all’obiettivo di raggiungere la cosiddetta “umanizzazione evolutiva”, quel tipo di rivoluzione che deve partire dall’interno di ciascuno di noi per portarci a rivoluzionare il nostro modo di pensare e di agire, costruendo una nuova modalità di essere, che rappresenti un ponte verso gli altri. In questo consiste anche il suo monito, concentrato nell’ “etica del coraggio”, che non indica soltanto la capacità di affrontare senza cedimenti e con forza d’animo situazione pericolose, difficili e penose, ma costituisce piuttosto una disciplina applicabile a tutta la vita emotiva dell’essere umano. Suo obiettivo è quello di rendere l’essere umano capace di imparare a superare gli imprevisti che nascono dalle destabilizzazioni quotidiane e imparare a evincersi.
Roberto Rossi, il nostro human coach, ogni mercoledì accompagnerà il lettore con alcuni pensieri ispirati alla sua “etica del coraggio”.
Mara Martellotta
Controllo del vicinato, il progetto si allarga
Il tempo regge l’atto. Dopo la serata che si era svolta al Teatro Comunale in collaborazione con l’Associazione Controllo del Vicinato, anche il Comune di Monteu da Po ha dichiarato di condividere i principi del progetto. Il sindaco Laura Gastaldo, con un proprio provvedimento (Monteu è uno dei pochi comuni al di sotto dei mille abitanti dove si votò per il rinnovo di sindaco e consiglio con la normativa, poi superata, che aboliva le giunte) ha deciso di sostenere il sistema del controllo del vicinato. Si allarga così il numero dei comuni della Valcerrina dopo la prima adesione di Villamiroglio, seguita da quelle più recenti di Moransengo, Gabiano e Cavagnolo. Nelle prossime settimane l’amministrazione promuoverà anche la costituzione di un gruppo.
Massimo Iaretti
Consiglio a Cavagnolo
Giovedì 20 ottobre, alle ore 21, il sindaco di Cavagnolo Mario Corsato ha convocato il consiglio comunale. Nella seduta dovranno venire discussi, ed approvati, una variazione al bilancio di previsione, il Documento unico di programmazione per il periodo 2017 – 2019 e il regolamento per il diritto di interpello contro i contribuenti.
Massimo Iaretti
Unitre Brusasco apre con la storia della Repubblica
E’ iniziata sabato scorso, 14 ottobre, il quindicesimo anno accademico dell’Università della Terza Età di Brusasco. L’inaugurazione si è tenuta a Palazzo Ellena con la prolusione sul tema “Repubblica, Monarchia, Fascismo, Costituzione”. Il primo appuntamento è, invece, venerdì 21 ottobre nel salone polivalente dell’Istituto comprensivo di Brusasco con la conferenza di Valter Balzala su “Ariosto e l’evoluzione della figura del cavaliere”. Nata nel 2002 su iniziativa di un gruppo di volontari, l’Unitre di Brusasco si è rapidamente sviluppata negli anni con un numero di iscritti ed iniziative culturali. Ogni anno organizza incontri con accademici e studio di su temi di varia natura culturale e di attualità. Collabora con l’amministrazione comunale per la realizzazione di diverse iniziative tra cui visite ed escursioni aperte alla cittadinanza.
Massimo Iaretti
Ragazzi e ragazze del ’59 in festa
I “ragazzi” e le “ragazze” della classe 1959 di Ozzano Monferrato si sono ritrovati domenica per il tradizionale appuntamento della leva. Quest’anno l’incontro conviviale si è tenuto al ristorante “L’Curnalin” a Brusasco, centro della città metropolitana di Torino, in Valcerrina.
In questo modo è stata rinnovata la tradizione di trovarsi almeno una volta all’anno, iniziata con il compimento dei quarant’anni da parte dei coscritti e proseguita nel corso del tempo, con appuntamenti che si ripetono sempre in luoghi diversi. Ed è stata anche l’occasione per trascorrere qualche ora insieme ai familiari, magari non tutti della stessa annata, e scambiarsi il racconto di come sono trascorsi i dodici mesi, mangiando l’ottimo fritto misto preparato dallo chef Valentino Prosio.
Massimo Iaretti
L’Università di Torino è al 5/o posto in Italia e 177/o nel panorama internazionale, guadagnando due posizioni rispetto all’anno scorso. Lo stabilisce il ranking della National Taiwan University che classifica le prime 500 Università in tutto il mondo su parametri bibliometrici della ricerca. Nelle graduatorie disciplinari è al 111/o posto al mondo in Medicina (3/o italiana), al 204/o in Scienze Naturali, al 206/o in Scienze della Vita, al 210/o in Agraria e al 263/o in Scienze Sociali. L’ateneo di Torino ha una apprezzabile collocazione anche in 7 subject ranking, in particolare entro la 150/o posizione al mondo in Agraria, Biologia e Farmacia.
(foto: il Torinese)
Presente in sala il marocchino sfrattato con la moglie e i figli, che hanno iniziato a urlare slogan
La Giunta Appendino incomincia a prendere contatto con i problemi reali della città. In sala Rossa si è materializzata all’improvviso la protesta degli autonomi del Collettivo Prendocasa Torino. Saliti nelle tribune del pubblico in Consiglio comunale, hanno manifestato contro lo sfratto improvviso, venerdì scorso, di una famiglia originaria del Marocco. Presente in aula il marocchino sfrattato con la moglie e i figli, che hanno iniziato a urlare slogan. Il presidente dell’assemblea, Fabio Versaci, ha sospeso la seduta. La sindaca ha rivolto ai manifestanti l’invito a rispettare il Consiglio comunale. I manifestanti hanno chiesto una posizione chiara sugli sfratti. “non c’è rispetto per le persone”. In piazza, intanto, manifestavano gli autonomi. I lavori dell’aula sono ripresi dopo una riunione dei capigruppo.
(Foto: CittAgora)
Nuovo ospedale unico Asl To5 a Trofarello
Non ci sarà consumo di suolo, i Comuni compensano destinando ad agricolo 8 ettari di terreno oggi edificabile. Il nuovo ospedale unico dell’ASL TO5 sorgerà in località “Cenasco” (a nord di Vadò) contigua al Movicentro del Comune di Trofarello: lo ha deliberato oggi la Giunta regionale su proposta degli assessori regionali alla Sanità, Urbanistica e Trasporti.
L’area è stata individuata sulla base dei criteri indicati nel Protocollo d’Intesa siglato il 3 dicembre 2015 con i sindaci dei Comuni di Moncaleri, Chieri e Carmagnola e del lavoro svolto dal gruppo di studio di edilizia sanitaria (composto da tecnici delle Direzioni Sanità, Ambiente e tutela del territorio, Opere pubbliche, Trasporti e logistica) che dapprima ha predispostola “Carta dei Vincoli” ed il “Documento Trasporti” sulla base dei quali sono state valutate le diverse candidature.
La scelta dell’area in località Cenasco si è basata sulle diverse motivazioni, sulle quali spicca la decisione già assunta dai Comuni di Trofarello e Moncalieri di compensare il consumo di suolo eliminando 8 ettari di aree oggi edificabili e trasformandole in aree verdi e agricole, molto più delle aree sulle quali sorgerà il futuro ospedale unico, equivalenti a circa 4-5 ettari: inoltre, l’area è baricentrica sia in rapporto alla dislocazione sul territorio degli utenti sia ai tempi necessari per raggiungere il nuovo ospedale; l’area è in prossimità del nodo ferroviario più completo e fornito, è in vicinanza dello svincolo autostradale di Vadò sulla tangenziale sud di Torino, le caratteristiche geomorfologiche presentano problemi marginali facilmente superabili con accorta progettazione,
Il nuovo Ospedale Unico dell’ASL TO5 avrà le caratteristiche di base e specialistiche di un ospedale sede DEA di 1° livello con circa 100.000 accessi ed una potenzialità di circa 460 posti letto. Sarà progettato e realizzato per garantire tutte le prestazioni sanitarie che richiedono alti livelli assistenziali ovvero professionalità, attrezzature, impianti non replicabili in più punti sul territorio: si tratterà di un ospedale moderno ed efficiente dove recarsi per le situazioni particolarmente gravi o complesse che non possano essere affrontate da servizi territoriali.
La delibera assunta oggi dalla Giunta regionale conferma che la Regione Piemonte interverrà su due tematiche che riguardano da vicino gli abitanti delle zone interessate al nuovo ospedale: razionalizzare il sistema di riscossione dei pedaggi della tangenziale sud di Torino per agevolare al massimo l’accesso dei fruitori della struttura ospedaliera; agevolare la realizzazione della rete stradale di variante al concentrico del Comune di Cambiano per alleggerire il traffico sulla viabilità esistente e consentire un rapido accesso all’area del nuovo ospedale.
Sino alla messa in funzione del nuovo ospedale, la Regione Piemonte si impegna a mantenere tutte le funzioni ed i servizi ospedalieri attualmente attivi a Carmagnola, Chieri e Moncalieri ed a proseguire gli interventi di miglioramento strutturale degli attuali tre presidi ospedalieri per garantirne la sicurezza e la piena operatività sino all’attivazione del nuovo presidio unico (il Comune di Moncalieri attiverà, invece, le procedure amministrative per la modifica del PRGC del Comune di Moncalieri, volte alla valorizzazione ed alienazione dell’ospedale Santa Croce).
Parallelamente alla progettazione del nuovo ospedale, l’ASL TO5 riprogetterà i servizi territoriali che dovranno venire potenziati. Parti delle attuali strutture ospedaliere, in particolare a Chieri e Carmagnola, potranno garantire ai distretti importanti spazi di ampliamento utili a nuovi e maggiori servizi territoriali sia ambulatoriali sia residenziali, cioè Case della Salute e medicina di gruppo per dare risposte appropriate ai bisogni di salute della popolazione con particolare attenzione ai malati cronici, anziani e non autosufficienti.