Settembre 2016- Pagina 4

Educazione alimentare “di base” alla ripresa della stagione sportiva

michieletto-2TORINO: ATTIVITA’ FISICA E SPORTIVA IN CITTA’

di Paolo Michieletto

Si torna, purtroppo, dalle vacanze che tutti hanno atteso in maniera fiduciosa per potersi rigenerare e talvolta, come ad ogni capo di anno, ancorché sportivo, si mobilitano i buoni propositi.

Se le vacanze lasciano segni nei cuori e nella mente, succede talora che anche il nostro corpo subisca gli attacchi dei forse meritati momenti di riposo… dissimulati nel krapfen della mattina o nello spuntino di mezzanotte a base di spaghetti alla carbonara… Se il peso supera quello cosiddetto “forma” scatta rapido il pensiero di rientrare all’interno dello stesso ma sono necessari alcuni sani accorgimenti da serbare sempre presenti.

Innanzitutto, non si deve mai realizzare la follia di voler perdere il peso in eccesso attraverso la non alimentazione, cioè rinunciando drasticamente ad alimentarsi in maniera idonea alle necessità metaboliche della vita di relazione quotidiana. Tale sistema, oltre che essere “fuori moda”, è ben noto e preoccupante in alcune sindromi gravi e, pur non volendo eccessivamente sforare in tale zucchine cibo pennecampo patologico medico, sono chiari quali possano essere le forme di disturbo psico – fisico che la mancanza di alimentazione sufficiente provoca. Pur volendo comunque valutare solo l’aspetto “meccanico e plastico”, il non mangiare provoca in primo luogo l’abbattimento e l’abbassamento ovvio dell’apparato muscolare. In parole semplici si toglie la calce dal muro e i mattoni crollano. La componente muscolare ha un peso di molto superiore alla componente lipidica (grassi) e, di conseguenza, accade che il peso diminuisca in maniera sensibile, ma non si sta solo dimagrendo, si sta deperendo. Si perde forza, lucidità e si va incontro a “sbalzi” ormonali anche gravi. E’ necessario accettare il sovrappeso come uno zaino da scaricare gradualmente e non come un giubbotto che si sfila in pochi istanti.

Non è possibile dare qua ovviamente pareri specifici per l’attività fisica sportiva che si vuole riprendere. Infatti, la ripresa agonistica o amatoriale che sia, necessita di ulteriori attenzioni, che vedremo prossimamente con anche tanti altri pareri “autorevoli”, ma almeno un consiglio importante può essere fornito. Non si deve ripartire con una doppia fatica derivata dalla ripresa fisica e da una scarsa integrazione alimentare. L’associazione “maggiore attività” + “meno alimentazione” è pericolosa. E’ come cercare di andare più veloce quando si ha meno benzina. Per un po’ si riesce ma prima o dopo finisce il carburante, e noi non siamo macchine e le scorie non le smaltiamo così in fretta e il carburante bisogna costruirlo in tempi lunghi.

E’ necessario quindi ripartire con attenzione anziché solo con le gambe. E’ obbligatoria una ripresa fisica graduale, cioè allenamenti o sedute di attività fisica non portate assolutamente subito al limite. Bisogna dare il tempo a tendini e articolazioni di adeguarsi ai nuovi ritmi. Contratture e stiramenti sono in agguato dietro l’angolo della voglia di fare subito tutto e come prima delle vacanze. E’ necessaria l’arma della pazienza progressiva per raggiungere senza traumi e con piacere la forma fisica e il livello di allenamento precedente.

Una ripresa con pazienza e con doppia attenzione alimentare e fisica è un suggerimento importante. Non cosa fare o cosa mangiare: sono suggerimenti che sono troppo personali e che necessitano di forte attenzione. Ma usare la testa quando si vuole correre subito troppo o la testa quando lo stomaco reclama, ricorda a tutti che la testa è sopra le spalle non solo come più o meno gradevole ornamento… .

Paolo Michieletto

Tir e camper si ribaltano sulla Torino-Bardonecchia

E’ stata chiusa l’intera carreggiata: uscita obbligatoria a Rivoli e rientro ad Avigliana Est

incidente tangenzialeIntorno alle 6e30 di questa mattina, un tir e un camper si sono ribaltati sull’autostrada Torino – Bardonecchia, poco prima dello svincolo di Avigliana Est. Nell’incidente è rimasta coinvolta anche una terza automobile ma fortunatamente nessuno è rimasto ferito. Subito dopo lo scontro la corsia della carambola è stata chiusa per permettere le operazioni di soccorso, costringendo così tutte le altre vetture a viaggiare su una sola corsia in direzione Bardonecchia. Dalle ore 9e30 però è stata chiusa l’intera carreggiata per poter rimuovere in sicurezza il camion: uscita obbligatoria a Rivoli e rientro ad Avigliana Est. Sull’incidente sono ora in corso gli accertamenti della polizia stradale di Susa per ricostruire la dinamica dell’accaduto.

La Fucina del circo, preparazione atletica all’arte circense

CIRCO QUIDAMPartono i corsi della Fucina del circo di via Bologna 220. Il laboratorio di arti aeree propone corsi per grandi e piccini, che spaziano dalla semplice preparazione fisica alle attività di tipo circense. Vengono proposti: acrobatica aerea, mano mano, acroportes, verticali, potenziamento, elasticità, circo bambini, junior, ragazzi. Sono aperte le iscrizioni.

Info: www.lafucinadelcirco.com

(foto: archivio)

Sicurezza sui treni: al via un concorso per le scuole

TRENI SERA STAZIONENon sembrano diminuire gli incidenti ferroviari nel 2016. Secondo gli ultimi dati forniti dalla Polizia ferroviaria del Piemonte e Valle d’Aosta (Polfer), nel confronto tra i primi 7 mesi (gennaio-luglio) dello scorso 2015 con quelli del 2016 si evidenzia un significativo incremento degli incidenti a livello nazionale: le vittime per investimenti sono passate da 52 a 72 (+33%); i deceduti da 25 a 43 (un aumento di circa il 70%; le vittime tra 0-19 anni nel 2015 sono state 7, già passate a 10 nel primo semestre del 2016. Rispetto alla cittadinanza si è passati da 20 nel 2015 a 37 nel 2016).

Un quadro che manifesta la necessità di investire in campagne di sensibilizzazione e di promozione alla cultura della sicurezza anche tra i più giovani. A questo proposito l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie (ANSF), il Compartimento della Polizia ferroviaria del Piemonte e Valle d’Aosta, l’Ufficio Scolastico Regionale e la Regione Piemonte (Assessorato all’Istruzione, Formazione e Lavoro e Assessorato ai Trasporti, Infrastrutture, Opere pubbliche, Difesa del suolo) hanno ideato il concorso “Prima…vera educazione ferroviaria”, rivolto agli studenti degli istituti superiori e agli istituti di formazione professionale del Piemonte.

L’iniziativa, presentata nella mattinata di venerdì 23 settembre presso il palazzo della Giunta regionale dagli assessori ai Trasporti, Francesco Balocco, e all’Istruzione, Gianna Pentenero, intende sensibilizzare i ragazzi rispetto alla cultura della sicurezza e al corretto uso del treno e al rispetto delle regole in ambito ferroviario per prevenire comportamenti scorretti, molto spesso alla base di gravi incidenti. Il concorso, già avviato in Toscana e Lombardia,  si inserisce infatti nell’intesa formalizzata con un protocollo sottoscritto lo scorso 13 giugno, nell’intento di far acquisire agli alunni conoscenze e competenze in tema di salute e sicurezza negli ambienti di vita.

treno frecciarossa milleCiascuna scuola potrà partecipare al massimo con 5 lavori realizzati da una classe, da più classi, da un gruppo o più gruppi interclasse, riguardanti i temi della sicurezza, della salute, del ben-essere ed il rispetto dei luoghi in ambito ferroviario, inteso sia come ambiente sia come mezzo di trasporto. Alle prime 100 scuole che presenteranno i progetti dei propri alunni, sarà attribuito un premio di 500 euro per scuola per l’attività svolta. Ai progetti primi classificati per ognuna delle categorie previste, sarà invece assegnato un premio di 5.000 euro. Quattro le categorie a cui i progetti dovranno far riferimento: Espressione artistico-creativa (Video, audio, sceneggiature, opere artistiche, spot/filmati promozionali/pagine WEB); Materiali informativi e formativi (Gadgets, manifesti,opuscoli, story board, campagne di sensibilizzazione); Progetti tecnici (Elaborati rivolti al miglioramento dello scenario ferroviario (ad esempio innovative soluzioni tecniche-strutturali per migliorare le condizioni di sicurezza e/o il comfort dei passeggeri) e Narrativa di genere (Racconti aventi lunghezza massima di 18000 battute spazi inclusi, rientranti in un genere narrativo (per esempio: giallo, fantascienza, fantasy, storico, sentimentale). Tutti i lavori dovranno essere necessariamente prodotti in formato elettronico e fatti pervenire all’ Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte entro e non oltre venerdì 31 marzo 2017. Sarà compito di una commissione giudicatrice composta, oltre che dai soggetti promotori, anche da alcuni rappresentanti delle associazioni dei genitori e della Consulta degli studenti, valutare i lavori dei ragazzi.

“Imprudenze e distrazioni – ha dichiarato Pentenero – sono tra le cause più frequenti alla base deglitreno11 incidenti, ma anche la sottostima dei rischi soprattutto nei più giovani. Per questo è importante coinvolgere nei progetti di prevenzione e di promozione alla sicurezza ferroviaria gli studenti che, attraverso il concorso pensato per le scuole, da spettatori si trasformeranno invece in veri ‘protagonisti della sicurezza’ avendo la possibilità di ideare loro stessi cartellonistica, depliant e spot informativi per i cittadini. Un’iniziativa importante dunque perché innesca processi positivi, educando al rispetto delle regole e dei beni comuni””.

“Educare i ragazzi delle scuole alla cultura della sicurezza personale nell’uso degli spazi ferroviari e dei treni e al rispetto degli spazi e dei beni comuni per prevenire fenomeni di vandalismo è sicuramente un’iniziativa meritevole – ha aggiunto l’assessore Balocco – In particolare, gli atti di vandalismo sul materiale rotabile o sulle infrastrutture rappresentano un costo per la collettività oltre ad essere spesso causa di disservizi e per questo è fondamentale intervenire sulla prevenzione. Non meno importante è evitare comportamenti che possono mettere a rischio l’incolumità dei ragazzi nelle stazioni e sui treni. Per questo ringrazio tutti i promotori del concorso che insieme alla Regione hanno consentito questa iniziativa ed in particolare l’Agenzia per la Sicurezza Ferroviaria che la ha finanziata”

 

Susanna De Palma – www.regione.piemonte.it
foto: il Torinese

 

La Svizzera non vuole più i lavoratori piemontesi. Ma (per ora) non cambierà nulla

banca2 svizzera-doganaSono oltre 5000 i lavoratori italiani transfrontalieri, per lo più infermieri e muratori del Vco, che temono l’esito del referendum

Dalla redazione di vco24.it

Per ora non succederà nulla, perché quello ticinese è stato solo un referendum per sollecitare la capitale Berna, non è una legge vera e propria, ma certo è un segnale. Al referendum anti-frontalieri vince il sì con il 58% dei voti favorevoli ma poca affluenza: ferma al 45%. Si chiedeva, a parità di qualifica lavorativa, di assumere svizzeri e non stranieri. “Prima I nostri”, così lo slogan del partito proponente il referendum, l’Udc, partito di destra, che però faticherà a livello nazionale a fare approvare la proposta.

 

Commemorazione dei moti del 1864

piazza s carlo chiese notteDomenica 2 ottobre si tiene la commemorazione dei torinesi e dei piemontesi, che manifestarono in occasione delle proteste scoppiati il 22 e 23 settembre del 1864, contro la decisione di spostare la capitale del Regno d’Italia da Torino a Firenze: Esercito, carabinieri e polizia fecero fuoco e sul terreno rimasero in 52 mentre i feriti furono circa 200. La cerimonia, che si terrà alle 16 in piazza San Carlo, è organizzata da Gioventura Piemonteisa che spiega in un comunicato che “quest’anno è stata spostata al 2 ottobre per la concomitanza di un altro evento e il Comune di Torino, per la prima volta da cinque anni, ha annullato le celebrazioni istituzionali”. In occasione della commemorazione saranno anche presentate richieste ad alcune amministrazioni piemontesi ovvero:

–  La posa di una seconda lapide commemorativa sul luogo dell’eccidio in piazza Castello, in aggiunta a quella piccola collocata in un angolo nascosto di piazza San Carlo, del tutto insufficiente, se non addirittura fuorviante.

La ricerca e il ripristino della stele al Cimitero Monumentale, ai piedi della quale per decenni si è svolta la commemorazione .

La revoca dell’intitolazione a Marco Minghetti di due vie urbane dei Comuni di Novara e di Collegno; la nuova intitolazione alle Vittime della strage in quest’ultimo Comune e la dedica al ventiquattrenne novarese Biagio Ramellini, ucciso in quei frangenti, a Novara. Minghetti era il capo del governo all’epoca dei fatti e, a seguito di questi, essendo ritenuto fra i maggiori responsabili fu costretto dal re alle dimissioni.

La revoca dell’intitolazione a Silvio Spaventa di un via urbana nel Comune di Novara e la sua nuova intitolazione alle Vittime novaresi della strage (il ventunenne Crescentino Caldi di Ameno e il trentenne Giuseppe Barone di Arona). Spaventa era sottosegretario agli interni e capo delle forze di polizia.

L’intitolazione di vie e strade alle vittime di quella carneficina, a Torino e nei Comuni di origine degli stessi.

Massimo Iaretti

 

L’occupazione in agricoltura è in piena espansione

AGRICOL SAN GIORGIOC’è un settore in Piemonte che, nonostante la crisi economica, appare in continua espansione dal punto di vista dell’occupazione: l’agricoltura. Nel corso della congiuntura economica negativa avviatasi alla fine 2008, le assunzioni nel settore, infatti, si sono mosse in controtendenza, mostrando una crescita lineare, con gli avviamenti passati dalle 32.700 unità del 2008 alle 44.000 unità nel 2015 (+ 34,5%).

Sono le cifre fornite dall’assessora regionale al Lavoro, Gianna Pentenero, durante l’intervento svolto durante il convegno “Stati generali della formazione nell’agroalimentare. Le nuove opportunità per l’agricoltura del futuro”, organizzato il 23 settembre nell’ambito di Terra Madre Salone del Gusto dall’Istituto tecnico agroalimentare del Piemonte in collaborazione con la Rete nazionale degli Istituti agrari, l’Università di Scienze gastronomiche di Pollenzo e la rete degli Its Agroalimentari.

“Nel medesimo periodo – ha aggiunto Pentenero per dare meglio conto del fenomeno – i movimenti complessivi hanno segnato invece una flessione di quasi 50.000 unità (-8% circa). E nel primo semestre 2016, quando, per varie ragioni, i flussi occupazionali sono tornati a ridursi, il ramo agricolo ha continuato il suo trend espansivo, con una crescita dei movimenti registrati del 6,6% (+ 1.321 unità). L’agricoltura dunque si qualifica, sotto questo profilo, come settore dinamico con potenzialità di natura anticiclica, che va progressivamente aumentando il suo peso sul totale delle assunzioni, salito dal 5% al 7,5% tra il 2008 e il 2015. Un fenomeno favorito dai processi di riqualificazione e diversificazione delle colture e delle produzioni, ma anche dalla maggiore sensibilità dei consumatori verso la qualità dei prodotti agricoli, e dalla crescente appetibilità che il settore esercita nei confronti agricolturadei giovani, proprio per la natura green delle attività che vi si svolgono”.

La domanda di lavoro dipendente stagionale nel settore primario coinvolge prevalentemente cittadini stranieri con una quota del 45% di lavoratori con meno di 35 anni, e una netta maggioranza di uomini. Le assunzioni si concentrano in alcune aree particolarmente vocate: le province di Asti e Cuneo, dove nel Saluzzese si arriva al 50% di movimenti nel settore sul totale, i bacini di Acqui Terme, di Vercelli e Pinerolo, la fascia della provincia di Torino confinante con il Cuneese. Gli avviamenti, inoltre, hanno una durata media di oltre quattro mesi, configurandosi come occasioni di lavoro relativamente strutturate, con una prevalenza di braccianti e assimilati.

Caratteristica tipica dell’agricoltura è quella di poter contare su una filiera “allungata” che coinvolge l’industria di trasformazione, il commercio, il comparto turistico e della ristorazione. Anche in questo caso è evidente la natura anticiclica delle attività. Nel settore della trasformazione alimentare, il volume di assunzioni è rimasto pressoché invariato negli anni di crisi, oscillando intorno alle 15-16.000 unità annue, con una crescita a 18.700 avviamenti al lavoro nel 2015.

“L’agricoltura – ha concluso Pentenero – fornisce occasioni di lavoro importanti, soprattutto per i giovani, occasioni che la Regione sostiene con convinzione grazie al sistema della formazione professionale. Ad oggi sono 35 le figure professionali del settore agroalimentare formate in Piemonte, grazie a oltre 200 percorsi formativi di vario livello, da quelli finalizzati all’ottenimento delle qualifiche per l’obbligo di istruzione e per il conseguimento del diploma professionale, ai percorsi per adulti disoccupati o occupati, passando per l’alta formazione, grazie agli Its, Istituti tecnici superiori che offrono percorsi biennali alternativi o complementari a quelli universitari, con percentuali di inserimento nel mondo del lavoro molto alte”.

Mara Anastasia-www.regione.piemonte.it

 

Quel tempo in cui ronzavano nell’aria i maggiolini

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Con i coetanei e amici del paese andavo “a caccia” di questi coleotteri. Bastava dare qualche robusta pedata ad alberi con fusto non troppo grande (castani, noci, ciliegi, gelsi e altri ancora) per farne cadere a terra un bel numero

Mi ritorna in mente il “mio” tempo dei maggiolini, quando leggo il libro omonimo di Marco Travaglini, collega scrittore ma soprattutto concittadino delle nostre terre, a cavallo tra laghi grandi e piccoli, tra monti e valli, strette e pittoresche: mete turistiche purtroppo non abbastanza apprezzate.  Di “brutto” , che mal ci contraddistingue, abbiamo sono la sigla che ci accomuna: VCO. Mi ritorna in mente che, quand’ero ragazzino, dopo che la maestra ci aveva spiegato che i maggiolini, pur non essendo pericolosi, sono comunque insetti dannosi per l’agricoltura: con i coetanei e amici del paese andavo “a caccia” di questi coleotteri. Bastava dare qualche robusta pedata ad alberi con fusto non troppo grande (castani, noci, ciliegi, gelsi e altri ancora) per far cadere a terra un bel numero di maggiolini, che se ne ristavano tranquillamente sulle foglie; si raccoglievano e si mettevano questi parassiti in una scatola di latta, che veniva poi riempita d’acqua. Questo accadeva “a metà della primavera, tre gli ultimi giorni di aprile e l’inizio di maggio, appena le giornate accennavano a diventare più lunghe e tiepide….”. A quei tempi, abitavo in un piccolo paese tra Varese e Como, ma tornavo spesso dalle nostre parti, in Valle Intrasca, dove si respirava la stessa aria degli anni ‘50 e ’60, le galline razzolavano nelle corti e le bestie (mucca, vitello, conigli…) e abitavano nelle stalle di fronte alle abitazioni. Nei singoli paesi, ogni tanto arrivavano il mulìta, munito di una bicicletta i cui pedali potevano azionare anche la mola rotante per affilare forbici e coltelli, oppure l’ombrellaio, ottimamente descritto in uno dei quadretti di Travaglini.  Vi ricordate, donne e uomini anziani, il grido di richiamo ? “Muuulitaaa !! “Ombrellaiooo !!” Questa seconda figura, protagonista di una delle novelle del libro dello scrittore omegnese, è descritta ne “L’ombrellaio di Sissi”. L’ombrellaio, che era chiamato, a seconda delle singole zone, addirittura dei singoli paesi, umbrelè o anche lüciàt. ¨, sbarcava così il lunario proponendo così il proprio lavoro alle massaie.  Sì, proprio di singoli quadretti si tratta, affascinanti opere pittoriche più che fotografie. Qualche foto, casomai, la possiamo ammirare ancora sulla credenza della nonna. Lo stile di Travaglini nonché i contenuti, non hanno più (aggiungerei, fortunatamente) quello e quelli di tanti scrittori moderni che fanno proprio uno stile volutamente e scriteriatamente telegrafico, frasi brevissime intervallate da punti e punti e virgola a iosa, parolacce sparate a ripetizione, trame improbabili o assurde. Eppure la letteratura che “vende” oggi è quest’ultima e gli editori fanno i loro interessi. Fuoco di paglia? Speriamo…

Elio Motella

Autunno caldo in Piemonte? Forse no, ma le massime di fine settembre sono estive

tramonto-sole-carrus-lorenzoSettembre caldo in Piemonte, con temperature  estive: domenica si sono registrati oltre 27 gradi a Nizza Monferrato nell’Astigiano, 26 a Novi Ligure nel basso Piemonte alessandrino, e 26.1 nel centro di Torino. sarà anche autunno caldo? Per ora solo martedì le previsioni meteo di Arpa -Agenzia regionale  prevedono qualche pioggia sulle zone montane e pedemontane, dovute a infiltrazioni d’aria fresca in quota, ma si tratta di un peggioramento temporaneo. Massime  della settimana previste a 26-27 gradi con picco di caldo superiore alla media di fine settembre previsto tra mercoledì e giovedì. 3bmeteo prevede per l’inizio di autunno un primo cedimento dell’alta pressione anche se le perturbazioni dovrebbero passare velocemente sull’Italia dirette ai Balcani.

(FOTO DI LORENZO CARRUS)

Muore funzionario della Protezione civile di ritorno da Amatrice

Il fuoristrada della Protezione civile su cui era al volante, si è ribaltato sulla A4 nel tratto di strada tra Saluggia e Rondissone

ambulanza SOCCORSOE’ morto ieri sera, a causa di un incidente stradale avvenuto sull’autostrada Torino-Milano, il funzionario della Protezione civile della Regione Piemonte, Marco Belfiore. Il fuoristrada della Protezione civile su cui era al volante l’ingegnere minerario di 60 anni, si è ribaltato sulla A4 nel tratto di strada tra Saluggia e Rondissone, a pochi chilometri dal casello. Del tutto inutile è stato il repentino soccorso dei vigili del fuoco e del 118 arrivati immediatamente sul luogo dell’incidente: l’uomo è morto poco dopo il suo arrivo all’ospedale di Chivasso. Marco Belfiore stava tornando da Amatrice e dalle altre zone colpite dal tremendo terremoto. Era distaccato alla Protezione civile di corso Marche a Torino e vantava una lunga esperienza nella difesa del suolo e della logistica; ultimamente si stava occupando di prevenzione sul territorio. Sulla sua pagina Facebook, l’assessore della Regione Piemonte, Augusto Ferrari, ha commentato con rammarico e profonda tristezza la tragica scomparsa.