La Commissione Istruzione del Senato ha di recente discusso ed approvato in sede referente il disegno di legge “Norme per l’educazione alla cittadinanza economica” (atto 1196) dopo aver effettuato tutta una serie di audizioni con diversi enti e soggetti operanti nel settore, tutti rigorosamente esterni al mondo della scuola. Il provvedimento, che tratta lo “sviluppo della pratica educativa della cittadinanza economica”, è stato dunque compartecipato nel suo iter dai contributi di ABI, Altroconsumo, Anasf (promotori finanziari), Ania, Banca d’Italia, Consob, Federcasse, Feduf, Prometeia, Unioncamere, Vigilanza Consulenti Finanziari. “Si è trattato di adottare pareri e proposte ufficiali su argomenti che istituzionalmente rappresentano la materia di insegnamento dei docenti di diritto e di economia politica delle scuole italiane” afferma Ezio Sina, Presidente Apidge (Associazione Professionale Insegnanti Scienze Giuridiche ed Economiche). Nessuna minima attenzioione, nè riguardo è stata infatti rivolta a quanti quotidianamente operano nel mondo della scuola.
Per Apidge inoltre risulta palesemente vago e contraddittorio continuare a riversare nuovi e specifici programmi educativi nel grande calderone di “Cittadinanza e Costituzione”, una disciplina che fatica a trovare la sua chiara ed esatta collocazione in ambito curricolare. E intanto, per insegnare tale disciplina, c’è pure stato chi ha proposto di attivare speciali percorsi formativi (80 ore di corso per diventare specialiasti!) indirizzati a docenti di “aree tematiche contigue”, finanziati con i proventi della tassazione del gioco d’azzardo.
APIDGE contesta poi la farraginosità delle procedure contenute nel testo normativo, dove si prevede la costituzione di tre nuovi distinti organismi interistituzionali attraverso cui si verrebbe a dipanare tutta la fase della ricerca educativa, delle autorizzazioni e dei controlli. Si pensi che per validare i programmi di educazione finanziaria si dovrebbero consorziare Autorità pubbliche (quattro ministeri, tutte le authority ed enti di vigilanza), istituti di istruzione, istituzioni finanziarie, intermediari finanziari, associazioni di consumatori, organizzazioni sindacali, imprese del mercato finanziario, creditizio, assicurativo, previdenziale, organizzazioni sociali e società di consulenza e formazione. “Si ipotizza la costituzione di una enorme macchina organizzativa – conclude Sina – una autentica Armata Brancaleone pronta a difendere gli interesso dei più deboli! E intanto quasi seimila docenti di Scienze giuridiche ed economiche di ruolo nelle scuole italiane, continuano ad essere utilizzati fuori dalle attività di insegnamento, in innumerevoli progetti speciali e in tante supplenze”.
L’Associazione avanza dunque al Presidente del Senato Grasso e al Senatore Marcozzi, Presidente della Commissione istruzione un forte ed accorato appello ad essere formalmente ascoltata prima del passaggio in Aula del testo in oggetto per poter fornire un ragionato contributo sul tema.
Roma, 9 agosto 2016
Massimo Iaretti – Area Comunicazione e Stampa APIDGE
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