Dal riso e dalle rose al fior di loto, questo potrebbe essere il filo conduttore del principale evento del primo fine settimana di “Riso & Rose in Monferrato”, kermesse organizzata dal Consorzio Mondo, insieme ai comuni del territorio e a tanti altri enti, istituzioni ed associazioni, che coinvolge quattro province, Alessandria, Asti, Vercelli e Pavia. Alle 17.30 di domani, sabato, infatti, verrà inaugurato il padiglione del festival “Monferrato Fluttuante” al Castello Paleologo, vera e propria immersione nell’arte e nella cultura del Giappone. La manifestazione ha la collaborazione ed il sostegno dell’assessorato alla cultura del Comune di Casale e del Consolato generale nipponico in Italia. La città di Sant’Evasio, inoltre, per tutto il fine settimana sarà ricca di iniziative dalla cultura, all’enogastronomia, all’hobbiso, all’antiquariato, senza dimenticare lo shopping diffuso, il florovivaismo e le iniziative per i più piccoli e la consueta edizione di “Casale città aperta”. Nel tratto tra Teatro e via Saffi ci sarà il mercatino hobbistico e l’esposizione di quadri di Dire Fare Disegnare a cura dell’associazione Botteghe storiche e nel centro storico il Mercatino Doc a cura del Consorzio Casale c’è. Domenica, invece, c’è Bicimbici, tappa nazionale della parata di bambini e biciclette, mentre in piazza San Francesco si raduneranno le auto storiche. Ricca di iniziative saranno pure il sabato pomeriggio e la domenica l’intera giornata di Terruggia dove ritorna per il ventitreesimo anno “Vivere in campagna” nel parco di Villa Poggio con tante iniziative collaterali. A Mirabello andrà in scena la “Domenica del Villaggio” con bancarelle di enogastronomia, artigianato e la visita ai monumenti. Sempre la giornata di domenica sarà arricchita dall’evento “Ponzano In … giardini arte e gastonomia” giunto alla settima edizione con tante iniziative le foto di Igor Furlan in esposizione al Castello Cavallero. Il gruppo arcieri “01 bulè tana dei cinghiali” sarà a disposizione per l’intera giornata con dimostrazioni di tiro e mini lezioni per chi vorrà provare. Occimiano, sabato, ospita “L’ultimo Vivaldi. Note storiche per una riscoperta” alla Villa Marchesi di Passano dove si terrà, alle 16.30 il convegno sull’argomento e alle 21 il concerto dei solisti dell’Orchestra da Camera italiana. Inoltre l’iniziativa “Il sabato dei villaggi – Cultura e natura nelle Terre del Po” proporrà domenica dalle ore 14.30 una doppia visita che avrà quale filo conduttore fiori e giardini, natura e cultura in due centri affacciati su Po, Casale e Gabiano. A questi appuntamenti si aggiungono l’iniziativa “Fotografiamo il paesaggio”, domani, sabato, alle 9, alla sede casalese del Parco del Po in Lungo Po Gramsci, l’evento “Il legno si trasforma” al centro visite Cascina Belvedere di Frascarolo, domenica alle 14.30 e sia sabato che domenica, l’apertura della Furnasetta a Casale, a cura di Buzzi Unicem Spa e dell’associazione Il Cemento, dalle 10.30 alle 17.
Massimo Iaretti

La Regione Piemonte ha deciso, come già avvenuto nel 2015, di privilegiare la mobilità in deroga, per cercare di dare un aiuto concreto, anche se limitato nel tempo, ai lavoratori in età avanzata
Ed è forse proprio la “città dei quattro fiumi”, la capitale sabauda collocata ai vertici dei due triangoli magici esoterici, la vera protagonista del racconto, persa fra le nebbie e le vie coperte di foglie morte in un autunno che pare un tramonto infinito
delicata della musica stessa del grande compositore austriaco, sullo sfondo di una Torino magica e vagamente inquietante. Ed è forse proprio la “città dei quattro fiumi”, la capitale sabauda collocata ai vertici dei due triangoli magici esoterici, la vera protagonista del racconto, persa fra le nebbie e le vie coperte di foglie morte in un autunno che pare un tramonto infinito. I protagonisti, dei quali non si fa mai cenno al nome ( solo del cane, il volpino di Lei, si conosce il nome proprio: Pulce!) , lasciandone l’identità avvolta in un alone di mistero, sono immersi in situazioni che a volte sfumano nel surreale, e il romanzo sviluppa un intreccio avventuroso senza che venga mai meno il divertimento. Del resto, che fareste voi se un anonimo vi telefonasse a casa e, senza mai dire una parola, vi facesse ascoltare un’aria, una sonata, una sinfonia del repertorio mozartiano? Non un fatto isolato ma quasi un appuntamento quotidiano,
dove dalla cornetta del telefono escono i pezzi più famosi del genio salisburghese , a cominciare dalla
Dogana Vecchia, il più antico albergo della città , in via Corte D’Appello 4,), situata nella “Contrada dell’Albero Fiorito”. Accompagnato dal genitore, il giovane Mozart assistette al Teatro Regio, “uno dei più grandi e belli d’Europa”, alla rappresentazione dell’opera “Annibale in Torino” di Paisiello. Nonostante la riservatezza della nobiltà e della cultura sabauda, i Mozart riuscirono a frequentare alcuni salotti buoni tra cui quello dei marchesi Saluzzo di Paesana che li accolsero a Palazzo in via della Consolata. Non è certo che Mozart si sia esibito in quelle stanze ma è sicuro che a Torino – il 27 gennaio di quell’anno – il giovane Wolfgang Amadeus festeggiò il suo quindicesimo compleanno, probabilmente alla locanda dove alloggiava. Più che probabile, quindi, che nella città magica per eccellenza, il suo fantasma abbia trovato il modo di far avvertire la sua presenza e, visto il personaggio, accennare a qualcuna delle sue arie da concerto più famose.

Verbano tra il 1893 al 1896, dove i protagonisti sono i marinai e i militari della Guardia di Finanza del locale distaccamento, addetti al controllo lacuale con le torpediniere, gli “sfrusitt” ( i contrabbandieri ) che sfidavano leggi e autorità dedicandosi – tra fatiche e pericoli – al contrabbando, considerato a quel tempo una delle poche risorse per la sopravvivenza degli abitanti del lago e poi la gente e i luoghi tra Cannobio e Pallanza. Le rare foto d’epoca, a corredo degli avvenimenti, rendono bene l’atmosfera di quei luoghi e di quegli anni, in una terra di frontiera.
“Abbiamo lavorato per unire il centrodestra ma non è stato possibile”



Il cacciatore e la regina di ghiaccio – Avventura. Regia di Cedric Nicolas Troyan, con Charlize Theron, Jessica Chastain, Chris Hemsworth e Emily Blunt. La perfida regina Ravenna ha spinto la sorella, la dolce Freya, a trasformarsi in un essere che dal proprio regno di ghiaccio ha bandito ogni sentimento. Ma i giovani Eric e Sara, una volta cresciuti, non potranno rinunciare al loro amore. Durata 114 minuti. (The Space, Uci) 
Le confessioni – Drammatico. Regia di Roberto Andò, con Toni Servillo, Connie Nielsen e Pierfrancesco Favino. Un gruppo di ministri dell’Economia delle grandi potenze, sotto la guida del direttore del Fondo Monetario internazionale, è riunito in un lussuoso albergo sulle rive del Baltico. Con loro alcuni ospiti, tra cui il monaco Roberto Salus, irreprensibile e pericolosamente non malleabile. All’indomani di quello che appare come un suicidio ma che potrebbe avere tutti i connotati di un omicidio, come si comporteranno i presenti con le manovre che si sarebbero dovute votare? Dal regista pluripremiato per “Viva la libertà”, anche questa volta affiancato dalla prova eccellente di Servillo. Durata 100 minuti. (Ambrosio sala 3, Eliseo grande, Romano sala 1)
La foresta dei sogni – Drammatico. Regia di Gus Van Sant, con Matthew McConaughey, Naomi Watts e Ken Watanabe. Ultimo film dell’autore di “ Will Hunting” duramente contrastato all’ultimo festival di Cannes. L’inoltrarsi di un americano lungo le pendici del monte Fuji, in Giappone, luogo ove la contemplazione e la prospettiva della morte convivono, tra realtà e magia, l’incontro dell’uomo con un imprenditore del Sol Levante, l’istinto di sopravvivenza. Durante il percorso, i vari flashback ci riportano alla vita familiare del protagonista, ai suoi rapporti con la moglie, un lutto che ci si deve lasciare poco a poco alle spalle. L’occasione per controllare di persona se il pubblico festivaliero abbia espresso un giudizio del tutto errato (qualche amico se ne era tornato a casa sostenendo che Van Sant aveva fatto un robusto racconto filosofico pieno di poesia). Durata 110 minuti. (Greenwich sala 2, Massaua, Reposi, The Space, Uci) 
Perfetti sconosciuti – Commedia. Regia di Paolo Genovese, con Marco Giallini, Edoardo Leo, Valerio Mastandrea, Giuseppe Battiston, Kasia Smutniak, Alba Rohrwacher. Una cena tra amici, l’appuntamento è per un’eclisse di luna, la padrona di casa decide di mettere tutti i cellulari sul tavolo e di rispondere a telefonate e sms senza che nessuno nasconda qualcosa a nessuno. Un gioco pericoloso, di inevitabili confessioni, che verrebbe a sconquassare le vite che ognuno di noi possiede, quella pubblica, quella privata e, soprattutto, quella segreta. Alla fine della serata, torneranno ancora i conti come quando ci siamo messi a tavola? Durata 97 minuti. (Eliseo blu, Greenwich sala 2)
Lo Stato contro Fritz Bauer – Drammatico. Regia di Lars Kraume, con Burghart Klaussner. Nella Germania del 1957, il procuratore generale Bauer viene a conoscenza che il criminale nazista Adolf Eichman si nasconde a Buenos Aires. Sin dal suo ritorno in patria si spende per portare in tribunale i responsabili di morti e massacri: ma non ha fiducia in uno Stato che vuole a tutti i costi cancellare il proprio passato. Preferirà rivolgersi al Mossad israeliano. Durata 105 minuti. (Eliseo Rosso, Romano sala 3)
Winslet, Judy Davis e Liam Hamsworth. All’inizio degli anni Cinquanta, divenuta una affermata stilista, Tilly torna da Parigi nel piccolo paese natio di Dungatar, nel cuore dell’Australia, da cui era stata cacciata anni prima. Con una ventata di modernità, costruendo abiti per le donne acide e immalinconite di Dungatar, Tilly avrà modo di far luce sul suo lontano passato. Grande successo all’ultimo TFF. Eccellente prova della Winslet al centro di un film che pur facendosi giudicare (pressoché) positivamente non riesce mai a definire le proprie scelte (commedia, divertimento surreale, percorso drammatico, un faticoso altalenarsi?) in maniera definitiva. Durata 118 minuti. (Ambrosio sala 2, Massaua, Reposi, The Space, Uci)
