Il Capo gabinetto dell’ente risponde a accesso civico radicale: “non sappiamo se possiamo mettere online elenco compensi dati in tre anni ai dipendenti regionali impegnati nell’opera” (1.323.552,60 euro). Chiesto un parere a Cantone. Manfredi: “la legge è chiara e non prevede intervento Anac”
Riceviamo e pubblichiamo
Il 12 febbraio 2016 il capo di gabinetto della Giunta Regionale, Dott. Luciano Conterno, ha risposto all’ “accesso civico” presentato da Giulio Manfredi (Radicali Italiani), con la quale si rinnovava la richiesta (già presentata al Responsabile della Trasparenza della Regione Piemonte) di pubblicare online le determinazioni (con allegati elenchi nominali e relativi importi) inerenti gli incentivi assegnati ai dipendenti regionali impegnati nella realizzazione della “Sede Unica” della Regione Piemonte; per la precisione, le determinazioni dirigenziali n. 1001 (DB0700-ST0701) del 28/11/2012, n. 70 (SB0100 STS102) del 8/11/2013 e n. 161 (SB0100-STS102) del 25/11/2014 nonché eventuali altri provvedimenti relativi alla fattispecie indicata, ai sensi dell’art. 18 del D. lgs. 14 marzo 2013, n. 33. L’importo totale delle tre determinazioni è pari a 1.323.552,60 euro.
Il Dott. Conterno non ha accolto né rigettato l’“accesso civico” radicale ma ha preso tempo, avendo richiesto (il 28 ottobre 2015) un parere all’Autorità nazionale Anticorruzione sulla natura dei compensi incentivanti dopo che la Cisl/Funzione Pubblica aveva richiesto gli stessi provvedimenti con un “accesso agli atti”, ai sensi della L. 241/90.
Giulio Manfredi :” Il testo dell’art. 18 del D. lgs. 33/2013 è chiaro e la legge sulla trasparenza non contiene alcuna previsione di intervento dell’Autorità nazionale Anticorruzione. La CISL/Funzione Pubblica ha fatto un accesso agli atti ed ha ottenuto i provvedimenti senza, però, un elenco analitico da cui risulti chi ha preso quanto. Noi radicali chiediamo la pubblicazione integrale online a tutela della trasparenza della pubblica amministrazione; non ci interessa avere solo noi i provvedimenti, peraltro in versione inadeguata e incompleta.Avevo a suo tempo segnalato l’inadempienza della Regione Piemonte – stiamo parlando di provvedimenti vecchi di anni – all’Autorità nazionale Anticorruzione (segnalazione 2145 del 1/12/2015) e al Difensore Civico regionale (n. 1962 del 3 dicembre 2015), che ho risollecitato ad intervenire dopo il “NI” del Dott. Conterno della settimana scorsa”.
(Foto: il Torinese)
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