Il mitico tram 447 dall'oblio triestino alla rinascita sotto la Mole

Si tratta dell’ unico tram dell’ex rete urbana dell’Acegat triestina  ancora marciante in Italia, dopo aver prestato servizio anche a Roma. Ora attende l’omologazione a Torino

 

tram storicoUn bell’articolo di Andrea Di Matteo, pubblicato sulla versione web dello storico quotidiano il Piccolo di Trieste, racconta le vicissitudini di un tram che per molti anni ha solcato le strade del capoluogo del Friuli Venezia Giulia e che oggi  sta per tornare a nuova vita proprio qui a Torino. Si tratta dell’ unico mezzo dell’ex rete urbana dell’Acegat triestina  ancora marciante in Italia, dopo aver prestato servizio anche a Roma: è  il mitico  “447”, prodotto dalle Officine Meccaniche La Stanga di Padova nella seconda metà degli anni Trenta, caratterizzato da un frontale di tipo “aerodinamico” assolutamente innovativo per quel tempo e giunto a Trieste nel 1938.

 

“Negli anni Cinquanta – scrive il giornalista – cercando di uscire dalla difficile situazione post bellica, l’Acegas rivede la rete di trasporto cittadino prediligendo i filobus a scapito dei tram. E decidendo di vendere le vetture in eccesso. Si fa subito avanti la Stefer di Roma, acronimo di Società delle tranvie e ferrovie elettriche di Roma, che necessita di motrici tranviarie da immettere sulla tratta urbana della Tranvia dei Castelli, in particolare sulle linee Termini-Cinecittà e Termini-Capannelle, andando così a servire la zona a sudest della capitale. Nella primavera del 1962 la dirigenza della Stefer giunge a Trieste per visionare i rotabili messi in vendita e sceglie le vetture a carrelli di terza serie. A novembre il primo tram lascia Trieste con destinazione Roma”.

 

Sei vetture vengono spedite nella capitale, via ferrovia, dove vengono ribattezzate dai tranvieri romani come “le triestine”, che iniziano a “lavorare” sulla Termini-Cinecittà e sulla Termini-Capannelle. Ma il 15 febbraio 1980 cessa la trazione tranviaria sulla Termini-Cinecittà, ultimo ramo della tranvia dei Castelli, così dal giorno successivo inizia il servizio regolare della Metro A che segna la fine delle “triestine”.Poi, l’Associazione per il Museo italiano dei trasporti che lo conserva lo cede all’Associazione torinese tram storici decisa  a restaurarlo. “Nel 2008 – scrive il Piccolo – il tram compie così un nuovo viaggio: lascia Roma e raggiunge Torino su camion. I lavori di ristrutturazione della “triestina” prendono avvio nel 2010, grazie ad un finanziamento del ministero dell’Ambiente e a una collaborazione in ore di lavoro con il Gruppo torinese trasporti. Ma il “447” deve risalire nuovamente sul camion per dirigersi a Salerno dove ha sede l’azienda specializzata che ha vinto la gara per il ricondizionamento.Finalmente, dopo tanti pellegrinaggi, ora il tram è rientrato a Torino ed è pronto per ritornare in servizio”. Ora si trova in un’officina del Gruppo torinese trasporti in attesa degli ultimissimi interventi prima dell’omologazione. Poi lo vedremo circolare sotto la Mole.

 

(Foto: IL PICCOLO)

Leggi qui le ultime notizie: IL TORINESE
Articolo Precedente

Gatta Lucy smarrita alla stazione, la Polfer la restituisce alla padrona

Articolo Successivo

Islamic è fashion

Recenti:

IL METEO E' OFFERTO DA

Auto Crocetta