Stanno per iniziare i lavori per la ricostruzione dello storico Stadio Filadelfia. La data stabilita è quella del 17 ottobre 2015, una data che ha un significato simbolico per il popolo granata in quanto, nel lontano 1926, veniva inaugurato quello che all’epoca era chiamato Campo Torino
La gioia dei tifosi del Torino FC è grande: finalmente, dopo anni di lotte, stanno per iniziare i lavori per la ricostruzione dello storico Stadio Filadelfia. La data stabilita è quella del 17 ottobre 2015, una data che ha un significato simbolico per il popolo granata in quanto, nel lontano 1926, veniva inaugurato quello che all’epoca era chiamato Campo Torino.
E nella stessa data, ma stavolta nel 2016, si concluderà la prima parte dei lavori e si inaugurerà il primo dei tre lotti previsti. La nuova struttura si articolerà infatti in due campi sportivi e in due ulteriori lotti destinati a spazi legati al Torino di ieri e di oggi. Per quanto riguarda i campi di gioco, il primo sarà totalmente in manto naturale, ed il secondo, più piccolo, in parte in erba naturale ed in parte in manto sintetico. La capienza complessiva dell’impianto sarà di 4000 posti, di cui 2000 in tribuna coperta, che sarà simile a quella originaria. In un secondo momento verranno edificati i complessi del secondo lotto: caffetteria, foresteria per i giovani calciatori, spazi per il Torino FC e per la Fondazione Stadio Filadelfia e il Cortile della Memoria.
Ultimo ma non meno importante il terzo lotto, ovvero l’area museale. Per quest’ultima il progetto è stato donato alla Fondazione da parte dell’attuale Museo del Grande Torino e della Leggenda Granata, progetto che ha ricevuto il contributo dello sponsor Technikabel S.r.l. Anche se i fondi per la parte sportiva, che ammontano a 8 milioni di euro, ci sono già grazie a Comune di Torino, Regione Piemonte e Fondazione Mamma Cairo, per completare il complesso, soprattutto nelle sue parti più aggregative, partirà una raccolta fondi prossimamente.
Il progetto del nuovo stadio e le modalità della sua realizzazione sono state presentate ufficialmente in loco durante una conferenza stampa, alla presenza di varie personalità legate alla città di Torino e al mondo Granata. Durante tale occasione si è anche reso conto dei lavori di bonifica bellica del campo, che hanno portato alla luce un elmetto militare, delle opere di disboscamento e dello spostamento della colonia felina che ivi dimorava fino ad inizio lavori. In ultimo si è ricordato Don Aldo Rabino, cappellano del popolo granata a cui era affidata da anni la celebrazione della messa in suffragio dei caduti di Superga, purtroppo deceduto recentemente.
(Foto: il Torinese)
Chiara Mandich
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