Settembre 2015- Pagina 14

Grave al Cto la donna caduta da un sentiero

Elicottero-118Era con un uomo, che ha dato l’allarme al 118

 

E’ ricoverata al Cto di Torino in gravi condizioni Susanna Mina, la donna di 43 anni caduta da un sentiero di montagna nei pressi di Oropa, nel Biellese. L’ escursionista era precipitata dalla stradina che dalla bocchetta del lago del Mucrone, nella conca di Oropa, conduce al rifugio Coda ai Carisey, a  2.280 metri. Era con un uomo, che ha dato l’allarme al 118.

Un'ottima annata, vendemmia al top

langhe 

Recupero del 10% nella produzione rispetto al 2014

 

Sarà una vendemmia di ottima qualità, con un recupero del 10% nella produzione rispetto al 2014. Sono positive le prime previsioni di Assoenologi: la quantità prevista è di 2 milioni 640 mila ettolitri, erano 2 milioni e 402 mila del 2014. La varietà  meno produttiva è il Nebbiolo. Tutti gli altri vitigni (Moscato, Brachetto, Barbera e Cortese) segnano un aumento. Per i vini rossi ‘importanti’, orgoglio piemontese,  la vendemmia partiràa metà settembre.

Il ministro Boschi rassicura: "Le riforme si faranno o il Pd non è credibile"

BOSCHI

“Se il Pd perde questa sfida perde credibilità”

 

Il ministro Maria Elena Boschi, a Torino per la festa di Left Wing, è ottimista: “Sono assolutamente fiduciosa che si arriverà all’approvazione delle riforme costituzionali entro il 15 ottobre. Al 90% la riforma è condivisa. Non ci sono veti da parte della maggioranza, a maggior ragione non ci devo essere da parte della minoranza. Se il Pd perde questa sfida perde credibilità ed il rischio è di consegnare il Paese al M5s e alla Lega”. Se son rose fioriranno.
   

Sul 56 altri pugni ai controllori Gtt

TRAM GMADRE

L’aggressore è un ragazzo un nordafricano di 28 anni

 

Questa volta il malcapitato è stato un controllore di un autobus della linea 56, che è stato preso a pugni da un passeggero torvato senza biglietto. L’aggressione è avvenuta ieri pomeriggio in piazza Benefica. Il dipendente del Gruppo torinese trasporti, di 50 anni, è stato portato all’ospedale Martini, dove è stato medicato e poi dimesso. L’aggressore è un ragazzo un nordafricano di 28 anni, che è stato fermato dai colleghi della vittima e denunciato dalla polizia.
   

Torino, incubatore di cultura europea e universale

Mercoledì 23 settembre 2015 – ore 17.00 – 19.30

 

 

europa torino castelloConvegno alla fondazione Einaudi, in Via Principe Amedeo, 32 

 

Intervengono 

 

Piero Fassino, Sindaco di Torino

Dunia AstrologoFondazione Istituto Piemontese “Antonio Gramsci”


Marco BrunazziIstituto di studi storici “Gaetano Salvemini”


Sergio Pistone
Movimento Federalista Europeo

 

Introduce e modera: Luigi BonanateCentro studi “Piero Gobetti”

 

(Foto: il Torinese)

 

BRAMBILLA: “STOP AI TEST SU ANIMALI PER I DETERGENTI E LE SOSTANZE CHIMICHE”

“Un’inaccettabile strage”, sottolinea l’ex ministro: “Questi test non sono etici, non sono neppure condotti per fini scientifici e si possono tranquillamente rimpiazzare con procedimenti alternativi. E’ ora di dire basta”

 

BRAMBILLAL’Unione europea dovrebbe “cambiare le attuali regole e porre fine ai test su animali per la commercializzazione di sostanze chimiche, detergenti e prodotti per la casa”. Lo ha detto oggi, durante il suo intervento al Veganfest di Bologna, l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega Italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente. “Un’inaccettabile strage”, sottolinea l’ex ministro: “Questi test non sono etici, non sono neppure condotti per fini scientifici e si possono tranquillamente rimpiazzare con procedimenti alternativi. E’ ora di dire basta”. “Si tratta di proseguire – spiega l’on.Brambilla – sulla stessa via imboccata con il bando degli esperimenti per i cosmetici, che ha positivamente influenzato anche i mercati extraeuropei. Le indagini tossicologiche sulle sostanze che compongono i detersivi e altri prodotti chimici e per l’igiene della casa, imposte dal Regolamento europeo sulla registrazione, valutazione, autorizzazione e restrizione dei prodotti chimici (REACH), comportano tuttora gravi sofferenze e la soppressione finale degli animali coinvolti. Non è necessario. Se c’è un campo in cui i metodi alternativi hanno compiuto passi da gigante, è proprio la tossicologia. Oggi sono validati e commercializzati metodi fondati sulla riproduzione di cellule della pelle, della mucosa, dell’epitelio corneale. Sono passati già dieci anni da quando la più importante società specializzata in modelli di tessuti umani è stata acquistata da un gigante della cosmesi. La grande industria non fa beneficienza. Se investe in una tecnologia lo fa perché la ritiene più efficace e meno costosa. Del resto – ha aggiunto la parlamentare –  decine di aziende a livello mondiale ormai aderiscono allo standard “Stop ai test sugli animali”: non c’è bisogno di ammazzare topi e conigli per commercializzare questi prodotti, l’Unione europea dovrebbe prenderne atto prima possibile e cambiare le regole”. Secondo stime dell’ECEAE (European coalition to end animal experiments),  nel decennio 2009-2018 potrebbero essere impiegati tra i 13 e 54 milioni di animali per testare più di 30 mila sostanze chimiche (non solo detergenti). “Un massacro che ormai non ha senso né giustificazione alcuna e che deve essere fermato”, ribadisce l’ex ministro.

Suicidio nel Vercellese, il caso di Andrea serva da monito per combattere il bullismo

Andrea-Natali “Sappiamo che nessuno potrà restituirci nostro figlio –  spiegano con sconforto i genitori – ma vogliamo capire cosa è veramente accaduto”

 

E’ ancora scioccata la comunità di Borgo d’Ale, il paese del Vercellese dove vergognosi episodi di bullismo hanno probabilmente convinto il giovane Andrea Natali a togliersi la vita, a soli 26 anni. I genitori chiedono giustizia, la Procura di Vercelli ha aperto un fascicolo seguito dal sostituto procuratore Ezio Domenico Basso. Ma ne era stato aperto uno già più di un anno fa: nell’aprile del 2014 Andrea si era recato alla polizia postale di Biella per denunciare gli episodi di cyber-bullismo di cui era vittima (lo chiudevano nei cassonetti della spazzaturea e gli infilavano sacchetti di plastica in testa per poi fotografarlo e postare tutto su Facebook), situazione che lo ha fatto precipitare in una depressione profonda.

 

“Sappiamo che nessuno potrà restituirci nostro figlio –  spiegano con sconforto i genitori – ma vogliamo capire cosa è veramente accaduto”. Serve una lotta più incisiva, condotta anche dalle istituzioni, contro un fenomeno preoccupante come questo. L’ assessore ai Diritti della Regione Monica Cerutti ricorda che “il Piemonte ha messo in campo due progetti contro truffe e bullismo on line. Se vogliamo evitare che episodi come quelli di Borgo d’Ale continuino ad accadere, dobbiamo lavorare sui giovani sin dall’età scolastica”.

 

Il  progetto della Regione si chiama  Move Up. In collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale e le forze dell’ordine si opera nelle scuole per sensibilizzare al rispetto delle diversità e alla prevenzione della violenza, oltre all’uso consapevole delle nuove tecnologie. Inoltre, si sta lavorando a un tavolo di coordinamento sulla lotta al cybercrime che si occupa delle truffe sottili, quelle che fanno leva su emozioni e sentimenti per estorcere ingenti cifre di denaro. “Truffe e bullismo on line possono avere tragiche conseguenze – afferma Cerutti – e dobbiamo lavorare sull’educazione al rispetto e sul contrasto alla solitudine delle vittime. Internet può diventare una vera e propria arma in grado di uccidere prima l’anima e poi il corpo di un uomo. La gogna mediatica alla quale sono sottoposte le vittime del cyberbullismo può essere insostenibile. Noi, cittadini e amministratori, non dobbiamo lasciare solo chi è vessato sul web e nella vita di tutti i giorni”.

Una domenica gratis sui tram e (quasi) sul metrò

 Per la Settimana Europea della Mobilità Sostenibile

 

tram coloriOggi, domenica 20 settembre 2015, nell’ambito delle iniziative per la Settimana Europea della Mobilità Sostenibile si viaggerà gratis sulla rete urbana e suburbana. Sulla metropolitana sarà invece possibile viaggiare per l’intera giornata con un solo biglietto ordinario da € 1,50 (l’iniziativa vale unicamente per i biglietti singoli e non per i carnetmetro gente elettronici da 5 e 15 corse).

 

 http://www.gtt.to.it/…/1952-torino-mobility-week-2015-visit…

 

(Foto: il Torinese)

Tre performance di Aterballetto alle Fonderie Limone per Torinodanza

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Upper-East -Side,  E-ink e Antitesi, una riflessione sulla costante analogia tra danza e musica e danza e scrittura

 

Nell’ambito di Torinodanza,  alle Fonderie Limone,  andranno in scena martedì 22 settembre prossimo tre performance, seguendo un unico fil rouge, quello della tradizione coreutica di Aterballetto. A partire dalle 19.30 saranno eseguite queste performance sotto la direzione di due  coreografi di fama internazionale,  come Michele Di Stefano e Antonis Foniadakis.  La serata prenderà avvio con un lavoro corale firmato da Michele Di Stefano, dal titolo “Upper- East-Side”, un interrogarsi sul tema del luogo e della sua definizione relazionale. Seguirà “E-ink”, una rapida riflessione sempre di Di Stefano sulle tematiche del linguaggio e della scrittura. Lo spettacolo debutto’ nel 1999, ottenendo un enorme successo sia di pubblico, sia di critica, e ora viene riproposto grazie al progetto RIC.CI, ovvero  “Reconstruction Italian Contemporary Coreography anni Ottanta Novanta”, su ideazione e direzione di Marinella Guatterini.  A concludere la serata sarà “Antitesi”, in cui il greco Antonis Foniadakis utilizzerà la rapidità del linguaggio fisico per cesellare passaggi musicali sempre nuovi.

 

“Upper- East-Side” rappresenta un geniale connubio di geografia e coreografia, in cui la mappatura spaziale diventa necessità di abitare, di esplorare e di attraversare,  e dove il turista si interroga sul suo ruolo e sulla sua presenza, spesso poco opportuna e poco organica, proprio come si verifica in opere quali “Il giro del mondo in 80 giorni”, “Grand tour”, “Robinson”.  In Upper – East Side  movimenti e azioni dinamiche si sviluppano nello spazio e nel tempo seguendo un ritmo matematico di entrate e uscite, accelerazioni e dispersioni, saldamente,  modificando l’ambiente di chi lo abita e la grammatica coreografica sottesa all’azione.  Sulle musiche originali di Lorenzo Bianchi Hoesh si componequali, sotto gli occhi dello spettatore, un’architettura di danza che parte dall’esplorazione della propria collocazione fisica e geografica.  Ciascuno dei nove interpreti esegue un assolo, accanto e contemporaneamente, a quello degli altri, ma senza creare interazione. L’azione si ripete e crea delle conseguenze spaziali e ambientali, che portano il paesaggio a trasformarsi. “E ink” è,  invece, il titolo di un ambizioso progetto che vuol tradurre l’indicibile in codici trasmissibili, senza, però dimenticare le componenti della danza, del movimento e del contrappunto tra corpi e ritmo.

 

Questo lavoro è nato dalla curiosità di Di Stefano per le modalità di trasmissione dei messaggi oracolari e divinatori,  la cui comunicazione è esatta e ambigua al tempo stesso, in quanto risulta il prodotto di una destabilizzazione.  Nel cambiamento costante degli stati corporei,  nel loro rimescolamento,  che non è consequenziale, è possibile avvicinarsi a un punto di vista non ordinario e alle potenziali compositive di una scrittura mutante.  A distanza di 15 anni, gli inchiostri elettronici si sono moltiplicati e il futuro è diventato presente. Interpreti di questo lavoro sono Damiano Artale e Philippe Kratz.  Velocità,  agilità,  potenza, tecnica e precisione si condensato in “Antitesi”, la prima creazione del coreografo e danzatore di origine greca Andonis Foniadakis.  35 minuti di puro spettacolo.  L'”antitesi” è quella che nasce tra la musica barocca e quella contemporanea, nella quale sono immersi i diciotto danzatori della compagnia,  nell’alternarsi di tempi lenti e veloci in continuo dialogo tra loro,  nella morbidezza delle curve sinuose e nella spigolosita’ di quelle spezzate,  nel continuo passaggio tra maschile e femminile. Il viaggio musicale di Antitesi è costituito da musiche italiane dal Seicento a oggi, tra cui composizioni di Alessandro Scarlatti, Giuseppe Tartini e  Giovan Battista Pergolesi,  fino a approdare a autori contemporanei, quali Giacinto Scelsi e Fausto Romitelli, in un’ analogia costante con la danza, che talvolta diventa un doppio astratto della musica.

Mara Martellotta

In memoria dei Moti del 1864

Lavazza cavallo

Le proteste di piazza seguivano la decisione di trasferire la capitale del neonato Regno d’Italia da Torino a Firenze, già con l’occhio a Roma

 

Il 21 e 22 settembre nel 1864 per la storia di Torino e del Piemonte è una data da cerchiare in rosso. Rosso come il sangue dei torinesi (e dei piemontesi) che caddero sotto il fuoco dei carabinieri reali, della polizia e dei soldati che soffocarono così, molto duramente, le proteste di piazza che seguivano la decisione di trasferire la capitale del neonato Regno d’Italia da Torino a Firenze, già con l’occhio a Roma dove venne portata nel 1870 dopo la breccia di Porta Pia con i bersaglieri di Lamarmora che misero fine al potere temporale di Papa Pio IX. L’episodio della città sabauda, però , nella storiografia ufficiale passò in secondo piano, anzi, venne minimizzato e non è ricordato nei libri di scuola. In tutto furono cinquantadue gli uomini, le donne ed i bambini che persero la vita e quasi 200 i feriti.

 

Nonostante l’episodio avesse suscitato raccapriccio in tutta Europa, l’indagine venne archiviata e nessuno venne individuato come colpevole. Sino ad oggi anche la toponomastica di una Torino, che è diventata via via sempre più cosmopolita (pur mantenendo, anzi cercando di mantenere le proprie radici, grazie anche all’impegno di associazioni e movimenti che lo ricordano alle istituzioni) sembra avere rimosso quasi del tutto quanto avvenne in quelle due tragiche giornata con poche eccezioni, una è quella di Roberto Gremmo nel suo bel libro “La prima strage di Stato, il massacro di Torino del 1864”. Negli anni c’è stata soltanto la posa di una piccola lapide in un angolo di piazza San Carlo.

 

Gioventura Piemonteisa per non dimenticare organizza un incontro domenica 20 settembre, in piazza San Carlo, sotto il Caval ed Bronz, alle ore 16, nel cuore di Torino, per una commemorazione popolare e la deposizione di un omaggio floreale, sotto lo slogan “ricordare è un dovere”. Ed effettivamente tutte le operazioni di recupero della memoria non sono mai negative e meriterebbero maggiore attenzione dalle istituzioni, proprio perché sono, comunque, a prescindere da qualsiasi tendenza o ambito politico, di un patrimonio culturale comune ad un luogo.

 

Massimo Iaretti