Ci scrive una lettrice a proposito della vicenda del tappeto per la preghiera a Palazzo Civico, rimosso dai consiglieri leghisti
Non c’è nulla di più dannoso che un politico si senta stretto nel suo ruolo. I piemontesi ne hanno alcuni esempi, l’ex presidente della regione, che avrebbe preferito continuare l’esperienza ministeriale. Sappiamo com’è finita. Ora il sindaco che anziché lavorare e rappresentare i bisogni degli abitanti dell’area metropolitana continua a fare il ministro degli esteri, usando la casa comunale come fosse un ministero!! Poveri torinesi, abbandonati in nome di una integrazione forzata.Caro Sindaco, anziché prendersela con il giovane consigliere leghista , dovrebbe ringraziarlo..perché se non fosse per il tappeto islamico, della sua manifestazione internazionale nessuno ne avrebbe saputo nulla..invece oggi è su tutti i giornali ed anche il torinese meno attento si rende conto che forse la sfilata per donne velate era meglio farla in altro luogo più idoneo..e magari con competenze più appropriate come la Camera di Commercio?
Una torinese disgustata
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