“Dalla Città Metropolitana in poi, il dibattito all’interno del centrosinistra ha riguardato esclusivamente la spartizione delle rappresentanze, nell’abbandono totale del confronto politico sui contenuti”
Riceviamo e pubblichiamo
Nella ricerca di un capro espiatorio per la sconfitta di Venaria, il segretario provinciale del PD dice di voler chieder conto a SEL dell’appoggio dato al ballottaggio al neo sindaco Falcone e minaccia ritorsioni “per quando SEL verrà a chiederci un assessorato o un posto a Torino nel 2016”. In queste frasi, che ho letto su “La Repubblica” di ieri, sta la risposta inconsapevole alle vere motivazioni della sconfitta del PD, a Venaria come altrove.
Dalla Città Metropolitana in poi, il dibattito all’interno del centrosinistra ha riguardato esclusivamente la spartizione delle rappresentanze, nell’abbandono totale del confronto politico sui contenuti. Fabrizio Morri ci fa un onore immeritato ritenendoci determinanti per la vittoria del M5S. Se la matematica non è un’opinione, le motivazioni vanno piuttosto cercate nel desiderio di cambio di passo espresso dalla maggior parte dei cittadini votanti e probabilmente anche nelle speranze sottintese della grandissima percentuale degli astenuti.
Sono questi gli elementi di riflessione che dovrebbe porsi una forza politica di governo a vocazione maggioritaria. E’ bene che il Partito Democratico esca dalla sindrome dell’autoreferenzialità e dell’autosufficienza, riprenda ad interrogarsi sul suo ruolo e sul rapporto con i cittadini e con le altre forze politiche per il bene comune.
Autoreferenzialità e autosufficienza ai limiti della scorrettezza, che il PD mostra palesemente anche là dove SEL ha sostenuto il suo candidato, come a Moncalieri, dove un metodo politico che annulla il dibattito sui temi e il rispetto delle parti sta già dando i suoi disastrosi frutti.Sarebbe dunque bene infine interrogarsi anche sulle voragini che si aprono nel centro sinistra nelle contraddizioni tra politica nazionale e governi locali.
Nell’appoggiare Roberto Falcone a Venaria SEL ha voluto sostenere quell’alternativa che il PD non ha saputo o voluto rappresentare, lanciando contemporaneamente una sfida allo stesso M5S, che ci auguriamo possa uscire dall’angolo della protesta per misurarsi come forza di governo. SEL continuerà a lavorare con la massima apertura, esercitando anche forme di vigilanza e controllo sul rispetto di quei contenuti programmatici che il PD non ha voluto accogliere e che hanno invece trovato punti di interesse da parte del M5S. Sempre naturalmente disponibili al confronto con tutti, molto meno ai ricatti e alle prove di forza.
Nicoletta Cerrato – Segretaria Provinciale di Sinistra Ecologia Libertà, Torino
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