Toro arrembante e la Vecchia Signora si arrende

toro bandieratoro juve juve toroSTADIO OLIMPICO NUBIIl derby della Mole è appannaggio del Torino che dopo venti anni si aggiudica la stracittadina. La rete della vittoria, ironia della sorte, la realizza l’ex bianconero Fabio Quagliarella. La gara è stata preceduta da episodi violenti che nulla hanno a che fare con lo sport. Onorata fino alla fine dai giocatori di entrambe le squadre, la Vecchia Signora ha dovuto arrendersi ad un Toro arrembante, accompagnata anche da una buona dose di sfortuna, tre i pali colpiti durante l’incontro

 

 La Juventus ha dovuto rimandare la festa scudetto probabilmente ancora per un paio di partite grazie ad un Torino arrembante sin dal primo minuto di gioco. Si è conclusa così, la lunga astinenza da parte dei tifosi granata che non riuscivano più a sconfiggere i cugini bianconeri. I granata se lo sono aggiudicato meritatamente chiudendo la partita con il punteggio di 2 a 1. E’ stato senza dubbio, uno dei derby più emozionanti degli ultimi anni. Molto meno emozionante il pre partita che ha fatto registrare una sassaiola contro un vetro del pullman bianconero. Successivamente, una manciata di minuti dopo l’inizio della gara, una esplosione all’interno dell’Olimpico che ha ferito una decina di tifosi. Scene da condannare in maniera ferma e decisa, tutto l’opposto di ciò che si è visto sul terreno di gioco. Vantaggio di Pirlo e pareggio di Darmian nel primo tempo. Nella ripresa la rete-vittoria di Quagliarella. Juve anche sfortunata con tre legni colpiti. In classifica non cambia nulla per Madama: la Lazio ha pareggiato in casa col Chievo e i punti di vantaggio sui biancocelesti, secondi in classifica, sono 14. Per i granata continua la lotta per accedere all’Europa League. Ventura ha schierato un 3-5-2 con Bruno Peres e Darmian esterni. A centrocampo Benassi, preferito a Vives. In attacco chance dal 1° minuto per Maxi Lopez. Al suo fianco Quagliarella. Allegri risponde con il 4-3-1-2 con Pereyra dietro le punte che sono state Matri e Morata. Al posto di Marchisio, squalificato, ha giocato Sturaro che ha completato il centrocampo con Vidal e Pirlo. In difesa Ogbonna e Padoin terzino sinistro. Parte forte il Toro con un pressing alto che non fa ragionare la Juve. Ma è Matri ad avere le occasioni migliori: al 12°, smarcato alla grande da Pirlo, calcia sopra la traversa. Subito dopo sbaglia una girata al volo mentre in un’altra circostanza lo ferma Glik. Sul fronte opposto ci prova Quagliarella, ma senza fortuna. Gazzi non è in giornata, sbaglia tanto e al 34° stende Matri al limite dell’area. Punizione di Pirlo che insacca con un tocco magico di destro che tocca la traversa ede entra nella porta di Padelli. Il Torino accusa il colpo e sembra smarrirsi. La Juventus gestire la palla a centrocampo. Si giunge al 44°: Quagliarella sorprende Bonucci, va sul fondo, servendo l’accorrente Darmian che controlla male ma riesce a correre verso la palla con la difesa bianconera immobile e la conclusione, da pochi passi, termina in gol per l’1-1. Il secondo tempo si apriva con un’altra punizione per Pirlo che batteva ancora in modo sublime ma coglieva il palo con Padelli impotente. Il Torino non si scomponeva e al 12° passava in vantaggio: El Kaddouri attaccava l’area, servendo a sinistra Darmian che crossava radente nell’area piccola dove Quagliarella con una zampata anticipava Ogbonna e insaccava. Tredicesimo gol in campionato per l’attaccante campano. Iniziavano i cambi dei tecnici e se Ventura levava Maxi Lopez per Martinez, Allegri faceva entrare Tevez al posto di Morata. Al 25° grossa chance bianconera per Vidal: traversone di Pereyra e colpo di testa del cileno che non trovava lo specchio della porta. La Juventus premeva e nel Toro entrava Vives al posto di Benassi. Al 32°, secondo legno per i Campioni d’Italia: cross di Lichtsteiner e colpo di testa di Matri che scheggiava il legno alla destra del portiere. Allegri faceva subentrare Pepe per Pereyra e Llorente per Padoin nel finale. Ma la sfortuna si accaniva con i bianconeri, come al 36°: tiro-cross dalla sinistra e terzo palo ad opera di Matri. La sfera tornava in gioco, Vidal concludeva e Padelli respingeva. Padelli risultava decisivo anche poco dopo quando volava a negare il 2-2 a Sturaro che colpiva di testa da distanza ravvicinata. Gli ultimi minuti era un arrembaggio bianconero ma i granata stringevano i denti, resistevano e dopo cinque minuti di recupero potevano festeggiare uno storico successo nel derby della Mole.

 

Dario Barattin

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