La Juventus viene raggiunta da Higuain a pochi secondi dalla fine dei tempi supplementari. La giostra dei rigori premia gli azzurri di Benitez che vince il suo decimo trofeo
Il Golfo Persico si colora di un azzurro intenso come quello delle maglie dei giocatori del Napoli che hanno compiuto una grande impresa sconfiggendo una Juventus che ha voluto impostare la partita in un certo modo ma, di fatto, non riuscendoci fino alle fine. La Vecchia Signora, durante l’incontro, è andata in vantaggio per ben due volte, per opera del suo giocatore più rappresentativo e dotato di maggior classe rispetto a tutti gli altri, Carlitos Tevez. Da parte sua, il Napoli per due volte riacciuffa i bianconeri con il Pipita Higuain, altro giocatore che fa la differenza quando decide di scendere in campo con la giusta determinazione. La conclusione e assegnazione del trofeo è stata così decisa dai calci di rigore che hanno decretato, dopo una serie interminabile di penalty, con reti e parate, la vittoria partenopea. L’ultimo dei quali, calciato da Padoin, è risultato fatale per la squadra di Allegri. Festeggia così la squadra sfavorita alla vigilia dell’incontro mentre per il suo allenatore Benitez si tratta del decimo trofeo conquistato sul campo.
Così il primo trofeo stagionale se lo aggiudica la squadra di De Laurentis, presidente del Napoli in pectore, che ha dichiarato pochi giorni fa che non lascerà mai la sua squadra del cuore. Il piccolo ma accogliente stadio locale con una capienza di 18 mila posti a sedere è completamente esaurito con leggera prevalenza del tifo bianconero. Diciotto i gradi a Doha. Tutto confermato come alla vigilia: la Juve scende in campo con la formazione titolare e con il solito modulo del 4-3-1-2 mentre il Napoli applica un 4-2-3-1. Al 4° minuto di gioco si sblocca subito il risultato. Pasticcio difensivo Koulibaly-Albiol, Tevez ringrazia per lo svarione difensivo e con un tiro rasoterra, fa secco l’incolpevole Rafael, siglando il 14° goal in stagione. Da qui in poi la Juventus smette di attaccare, lasciando completamente il gioco in mano agli azzurri che non si lasciano scappare l’occasione per pareggiare e che sono anche sfortunati in due occasioni. La prima con tiro di Hamsik, deviato da Chiellini sul palo, la seconda con Higuain che colpisce, con un pallonetto, anch’egli un legno della porta difesa da Buffon.
Le azioni si alternano da una parte all’altra. Termina il primo tempo sull’1 a 0 per la Juve. La ripresa inizia sulla falsariga del primo, ritmo lento e azioni di gioco che si alternano da una parte all’altra. Clamorosa quella capitata a Callejon al 10° della ripresa, solo davanti a Buffon spara il pallone a lato della porta sguarnita. Ma al 67° minuto il Napoli pareggia. Cross dalla sinistra di De Guzman e colpo di testa vincente del Pipita. Da adesso in poi si sveglia la Juve con azioni ficcanti e pericolose prima di Tevez e poi di Llorente ma senza esito. L’incontro, nei primi novanta minuti finisce 1 a 1. Si susseguono le sostituzioni che in qualche modo cambiano la fisionomia dell’incontro. Anche Pirlo viene sostituito ma non la prende bene. Clamorosa l’occasione capitata a Vidal su passaggio all’indietro di Evra ma il tiro viene intercettato sulla linea da Koulibaly. Anche Morata subentra a Llorente. Nel secondo tempo supplementare meravigliosa azione di Pogba che scardina la difesa napoletana servendo Tevez, il quale con una finta magistrale, insacca rasoterra davanti all’esterrefatto Rafael. Ma la Juve questa sera non riesce proprio a gestire il risultato. A cento secondi dalla conclusione dell’incontro il Napoli pareggia sempre con il Pipita. Pallone spedito nel mucchio dell’area bianconera e tap-in di Higuain che lo depone in rete. Si va ai calci di rigore con l’amaro epilogo per i colori bianconeri.
Dario Barattin
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