L’obiettivo è accompagnare la pianificazione e la realizzazione di una vera e propria Rete Ecologica Provinciale
Nell’ambito del Tavolo Nazionale dei Contratti di Fiume, che si è riunito a Venezia, la Provincia di Torino ha ricevuto una menzione speciale per il progetto “La rete ecologica che vogliamo: il fiume, il paesaggio, la biodiversità”. Il documento era stato presentato nella sessione “Esperienze significative” ed era stato curato dal Servizio Pianificazione e gestione Rete Ecologica, Aree protette e Vigilanza ambientale e dal Servizio Risorse Idriche. Alla stesura hanno collaborato l’Enea, il Dipartimento interateneo di scienze, progetto e politiche del territorio del Politecnico di Torino e lo studio Sferalab.
“Sovente, – spiega l’Assessore provinciale ai Parchi e Aree protette, Marco Balagna – la tutela dell’ambiente e della biodiversità viene considerata in una certa misura incompatibile con le attività economiche e sociali umane. La Provincia di Torino ha lavorato concretamente negli ultimi anni per smentire questo luogo comune, attraverso lo stumento dei Contratti di fiume e, dal 2013, con il progetto della Rete Ecologica dell’Anfiteatro Morenico di Ivrea e di sensibilizzazione dei portatori di interesse locali sulla gestione a lungo termine delle aree naturali”. Il progetto è stato finanziato dalla Regione Piemonte, nell’ambito del bando relativo alla misura 323 del Piano di sviluppo rurale 2007-2013, con l’obiettivo di accompagnare la pianificazione e la realizzazione di una vera e propria Rete Ecologica Provinciale, intesa come interconnessione tra aree naturali e come strumento per il contenimento del consumo di suolo, uno degli obiettivi prioritari del Piano Territoriale di Coordinamento provinciale adottato nel 2012.
Sono stati inoltre realizzati diversi altri interventi nelle Aree protette provinciali e in quei Siti di Interesse Comunitario appartenenti alla Rete Natura 2000, che erano stati individuati come “nodi” della Rete Ecologica Provinciale. L’elenco degli interventi comprende il monitoraggio e contenimento del Gambero della Louisiana e del Loto nel Parco del Lago di Candia, la realizzazione di rospodotti e corridoi ecologici arbustivi, il monitoraggio e ripristino dell’habitat per il Gambero nostrano nello Stagno di Oulx, la rigenerazione dell’habitat del Castagno alla Rocca di Cavour, la riproduzione dell’Euforbia gibelliana al Colle del Lys per evitarne l’estinzione, il ripristino degli habitat di tutela del Pelobate fosco insubrico nei SIC degli stagni Poirino, dei 5 laghi di Ivrea a Chiaverano e della Serra di Ivrea a Burolo.
Per accompagnare la progettazione degli interventi sono stati organizzati incontri informativi per ogni sito, per illustrare ai cittadini le finalità perseguite, realizzati filmati e stendardi informativi da utilizzare durante gli incontri con la cittadinanza, organizzate sessioni di inanellamento ornitologico a scopo didattico a Candia con la partecipazione di esperti del Gruppo ornitologico Piemontese.
(www.provincia.torino.gov.it/territorio/strat_strumenti/misura323/presentazione)
IL COINVOLGIMENTO DELLE SCUOLE: IL CONCORSO DI IDEE “LA RETE ECOLOGICA CHE VOGLIAMO”
Nelle attività di progettazione partecipata sono state convolte alcune classi di istituti scolastici dell´area dell´Anfiteatro Morenico. Dopo incontri di informazione in classe, condotti da alcuni tecnici dei Servizi Pianificazione Territoriale e Risorse Idriche della Provincia di Torino, le classi partecipanti hanno predisposto elaborati e proposte relative alle aree naturali che da tutelare o riqualificare. Al concorso “La rete ecologica che vogliamo”, hanno aderito le classi I G e II B del liceo scientifico “Antonio Gramsci” di Ivrea e le classi IV A e IV B dell’istituto professionale per l’agricoltura e l’ambiente “Carlo Ubertini di Caluso”.
Gli allievi hanno proposto interessanti interventi di riqualificazione, tutela e valorizzazione di aree con valenza naturalistica ed ambientale nei Comuni di Ivrea e Caluso. La proposta della classe I G del liceo scientifico “Gramsci” riguarda la realizzazione della “passeggiata lungo il fiume” Dora Baltea nei pressi dell’istituto scolastico: un percorso ludico-sportivo accompagnato da sei pannelli illustrativi con testi in italiano, inglese, francese e braille. L’area di studio della classe II B del “Gramsci” ha riguardato invece le zone comunemente conosciute come “lago di città” (oggi adibite ad area mercatale della città di Ivrea) e la vicina palude, proponendo la creazione di un parco che diventi luogo ideale per la socializzazione, il relax, l’attività fisica e la contemplazione della natura. La proposta, attenta anche alla pubblicizzazione del nuovo Parco, ha previsto la realizzazione di poster e volantini come strumenti promotori di “Ivrea all’aperto”.
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