Sanità, Chiamparino è andato in orbita

chiamp consiglio

 “Ho ascoltato interventi che mi hanno  fatto venire un dubbio: se in questi mesi ho vissuto qui oppure su una stazione spaziale”

 

Dibattito vivace in Consiglio regionale. Il governatore è scettico. “Non è ancora detto che si riesca ad evitare il commissariamento della Regione”. Lo ha detto nella seduta sulla riorganizzazione della sanità piemontese, a Palazzo Lascaris,  il presidente della giunta piemontese, Sergio Chiamparino. Rispondendo ai consiglieri di opposizione ha aggiunto: “Ho ascoltato interventi che mi hanno  fatto venire un dubbio: se in questi mesi ho vissuto qui oppure su una stazione spaziale”.

 

Convinti, invece, di essere ancorati saldamente a terra i consiglieri di Forza Italia Claudia Porchietto e Gian Luca Vignale: “Oggi il centro sinistra ha nuovamente penalizzato la Val di Susa” lo dichiarano , dopo la bocciatura in Consiglio Regionale di una mozione, presentata dal gruppo di Forza Italia, che chiedeva il mantenimento del Presidio di Susa come Ospedale di base e non di area disagiata, come previsto nella delibera di revisione ospedaliera votata dalla giunta Chiamparino.

 

 “Grazie alla nostra proposta – spiegano i due consiglieri – si sarebbe potuto mantenere il punto nascite, la chirurgia e il Pronto Soccorso dell’ospedale di Susa. Invece la sinistra ha di nuovo perso una buona occasione per garantire un servizio adeguato alla Valle”.

 

“Vorremmo capire come si traducono sul territorio i tagli di duemila posti letto”, ha detto Davide Bono (M5S), che ha giudicato la riorganizzazione ospedaliera guidata da un calcolo ragionieristico e senza attenzione ai bisogni reali. Il capogruppo M5S Giorgio Bertola ha messo in luce “l’inappropriatezza nella spesa farmaceutica e nella diagnostica per cui il Piemonte è fuori dagli standard nazionali e rientrando risparmierebbe 130 milioni di euro l’anno”.

 

“Avete esaminato dei numeri senza vedere la qualità delle singole strutture in termini fisici e di produzione, non ne avete confrontato i parametri di sicurezza”, ha affermato Paolo Mighetti (M5S). “Se la sanità era organizzata in un certo modo, c’erano anche ragioni logistiche, non solo clientelari”.

 

“Non è in discussione il tema delle chiusure delle strutture ospedaliere perché nessun ospedale verrà chiuso”, ha commentato il consigliere Domenico Ravetti (Pd). “Dobbiamo rivedere il rapporto con il privato, sbloccare le assunzioni del personale infermieristico e dobbiamo dire basta alle proroghe degli appalti”.

 

“Nella precedente Giunta sono cambiati ben tre assessori, sono stati fatti atti come le federazioni, i cui costi stiamo pagando ancora adesso”, ha affermato il consigliere Valter Ottria (Pd). “Ora nei territori sta passando una parola falsa e insopportabile, che chiuderanno gli ospedali. Questo non è vero e va detto con forza, però bisogna spiegare quello che accadrà, garantendo la capillarità del servizio specie per le acuzie”.

 

 

 

 

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